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amadellico
Registrato: 28/08/08 17:49 Messaggi: 43
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Inviato: Mer Ago 14, 2013 2:54 pm Oggetto: Val Danerba - le vie dimenticate di Ballarini & Co. |
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Apro qui un argomento già toccato su Cavento (pubblicità occulta o meglio apertamente manifesta....); ma sul sito in questione non riesco proprio ad iscrivermi tra i forumisti...bho...non mi vorranno....
Sono stra-contento che una delle vie di Ballarini sia stata ripetuta. Io e Angelo Davorio, prima di ripetere e riattrezzare le soste di "Le meraviglie di Alice" (bellissima per quanto breve linea) avevamo percorso il primo tiro della via più a sx in quanto ci pareva la meno selvatica; non disponendo di relazione (della via precedentemente citata ne avevamo una per quanto approssimativa e succinta) e non sapendo di che morte andare a morire preferimmo desistere.
Circa l’opinione relativamente alla supposta apertura dall'alto attribuitami, salvo errore/dimenticanza, non mi risulta di aver mai sostenuto che le vie siano state aperte con questa metodologia non rientrante di certo nelle corde di Ballarini & soci. Rileggendo le pagine dedicate alla Val Danerba su ATHT non trovo peraltro menzione di questo aspetto; ma poco importa.
La relazione visto che è dettagliata verrà acquisita a bt nel database di ATHT e ringrazio di questa possibilità i ripetitori; mi auguro che anche le altre due vie escano dall'anonimato/dimenticatoio. Il ripeterle e diffonderne l'interesse è un poco ricordare persone che mi sono state care e con le quali ho arrampicato, anche se solo in falesia purtroppo; ero agli inizi e per me personaggi già noti agli addetti ai lavori come Dario e Tiberio erano dei miti.
Ultima questione prima di rischiare la prolissità.... Circa il riattrezzare vie di questo tipo, già in passato si sono levati alti i lai degli indefessi tutelatori dello status quo.
Io mi limito a ricordare (la memoria [almeno per ora...] è una delle poche cose che non mi difettano...) una discussione nata all'ombra dei carpini neri di Caionvico in un'afosa serata estiva di fine anni '80 (caldo faceva caldo MA LE ZANZARE NON C'ERANO!!!) tra Dario ed uno degli frquentatori dell'epoca a me poco noto circa uno spit aggiunto su una via alla Corna delle Capre...con conseguenti accuse di sminuizione dell'interesse/integrità della medesima....chiusa con la seguente guisa dal Dario medesimo: "so le me vie finchè i gha na tacà gha nè mia problemi; ma se i ma ia tira via alurà se che ma girà i coioni!!".
Riportando questa piccolo memento, non sono certo alla ricerca di alibi per richiodature selvagge...ci mancherebbe. E' solo la testimonianza di un modo di vedere le cose che collima totalmente con il mio. Preferirei vedere le vie di Ballarini in val Danerba e quelle di Tiberio alle Placche del Rifugio in Val di Fumo riattrezzate e riproposte alle nuove generazioni piuttosto che doverne purtroppo constatare lo stato di totale abbandono. Ai posteri le ardue sentenze........ _________________ _____________________________________________
"La piu' bella e profonda emozione che possiamo provare e' il senso di mistero; sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza."
Albert Einstein, Come io vedo il mondo |
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VYGER
Registrato: 13/07/13 10:14 Messaggi: 16
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 5:15 pm Oggetto: |
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Ciao Adamellico.
Non sei stato tu a scrivere che Dario aveva chiodato dal basso.
Ma Angelo, su daoneclimbing.
Linko: http://daoneclimbing.webnode.com/val-danerba/le-placche-di-tiberio-e-dario/.
Ho corretto anche su cornodicavento.
Per il resto, secondo me il problema è non tanto che le vie sono poco chiodate, quanto che l'arrampicata su certe vie lunghe è passata di moda.
Non ti dico la tristezza, sabato, a vedere due capolavori come "Il Ritorno dello Zio Sam" e "Forze Oblique", là, abbandonati e dimenticati.
Ma bisogna riconoscere che forse è destino delle cose umane: ci sono magnifiche schegge di esistenza che per un po' vengono alla luce e poi scompaiono.
A pochi la fortuna di ammirarle. |
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 6:28 pm Oggetto: |
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per me dovrebbero farle patrimonio dell'UNESCO |
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VYGER
Registrato: 13/07/13 10:14 Messaggi: 16
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 6:41 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | per me dovrebbero farle patrimonio dell'UNESCO |
Sì.
Mi immagino la commissione UNESCO calarsi in doppia su Paparazzo Guardone per certificare.
Mica è necessario dare - come si può dire? - riconoscimento sociale a tutti tutti tutti i prodotti dell'arte umana, eh?
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VYGER
Registrato: 13/07/13 10:14 Messaggi: 16
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 7:10 pm Oggetto: |
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Mi permetto di riportare un testo di intro alla prima versione della guida BS-BG di Versante Sud, scritta da M. Roversi.
Credo sia esplicativa.
Citazione: |
Scalatori.
Si sorrideva alla parola.
Magnesite. Atleti.
E poi
i posti di scalata, ognuno permeato di una propria aura, quasi un sito da febbre dell'oro.
È il senso della frontiera quello che è andato perduto.
in questi pochi anni.
E su poche o nessuna di queste vie potrete trovare ancora il gusto antico della scalata estrema.
Perché estremo è diverso da difficile
se pur lo comprende.
Il filo teso degli ancoraggi eternamente distanti, la serena forzatura di limiti mai valicati, il calcolo freddo del giusto rischio
hanno portato molto più in là di dove si possa immaginare
per una strada ormai abbandonata.
E il tempo di respirare.
Di tutte le vie
tutti i passaggi, tutte le crepe
ci si ricorderà poi soltanto di quei lucidi attimi di respiro
ne basterà per la vita.
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simon
Registrato: 17/04/07 17:37 Messaggi: 1582
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 7:12 pm Oggetto: |
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ma scherzi
hanno appena proposto di fare patrimonio dell'unesco pure le villettopoli del Garda |
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VYGER
Registrato: 13/07/13 10:14 Messaggi: 16
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 7:20 pm Oggetto: |
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simon ha scritto: | ma scherzi
hanno appena proposto di fare patrimonio dell'unesco pure le villettopoli del Garda |
Appunto... |
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amadellico
Registrato: 28/08/08 17:49 Messaggi: 43
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Inviato: Lun Ago 19, 2013 9:55 pm Oggetto: |
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Complimenti per la ripetizione del Paparazzo, secondo me una delle più significative realizzazioni damioliane insieme a Mai gridare al lupo, alla mitica Cicciolina for president e a Lo Hobbit al Coster del Corno Triangolo. A me era piaciuta molto. Non ricordavo che lo stato dell’attrezzatura in via fosse così precario…ma evidentemente il Tempo può più dei riconoscimenti ufficiali, UNESCO compreso..…. Sicuramente aggiornerò la relazione con le info fresche…
Rimango del parere che angoli come l’Avancorpo del Cornetto andrebbero tutelati, il che non significa tappezzare di fix tutti gli itinerari esistenti ma almeno evitare su alcuni che qualcuno raggiunga molto velocemente i ghiaioni basali a seguito cedimento di una sosta oltre il vetusto…
Benissimo ha fatto il Bibo a richiodare la sua Cicciolina for president che dalla richiodatura ha contato più ripetizioni dei precedenti 30 anni mesi assieme…..
Che poi alcune vie rimangano a futura memoria di quanto fosse folto il pelo sullo stomaco dei climber dell’epoca d’oro del Salarno, è sicuramente giusto; se poi dovesse accadere l’impossibile (conosco l’apritore e so come la pensa in merito…..sono stato quasi sbranato una sera di qualche anno fa al CAI Brescia solo per aver adombrato la vaga possibilità che in futuro l’itinerario potesse essere richiodato….) sono certo che la bellissima linea de Il ritorno dello zio Sam diverrebbe una classica….non affollata (le 3 orette di avvicinamento presumo faranno sempre selezione) ma sicuramente apprezzata anche dai climber del futuro magari meno disposti a sacrificare qualche osso o qualche decimetro quadrato di epidermide rispetto a quelli del passato…..Diversamente ci saranno sempre le vie al Bergsee o al Poncione di Cassino ad attrarre folle (lì si…son proprio folle…ma è più che comprensibile….). Ma si sa, la Svizzera non è un altro stato; è un altro pianeta....e non solo per l'arrampicata..... _________________ _____________________________________________
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Albert Einstein, Come io vedo il mondo |
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VYGER
Registrato: 13/07/13 10:14 Messaggi: 16
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Inviato: Mar Ago 20, 2013 7:09 am Oggetto: |
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amadellico ha scritto: | Non ricordavo che lo stato dell’attrezzatura in via fosse così precario…ma evidentemente il Tempo può più dei riconoscimenti ufficiali, UNESCO compreso... |
Eccettuati i cordoni alle soste, in alcuni casi esposti alle intemperie, non credo sia un problema di tempo.
Se leggi i libretti di istruzione dei vari ch, noterai che le lamette d'acciaio (di solito lunghe non più di 5/6 cm] sono indicate per la sola progressione, e non per protezione. Tengono poco loro.
Inoltre hollow flake e croste di granito tendono ad allargarsi e rompersi come niente, specie sotto sollecitazioni come quelle impartite da attrezzi come ch, nut e fr [che moltiplicano le forze, lavorando in leva].
Non è per fare terrorismo psicologico, eh?
È per arrampicare consapevoli.
Sia su calcare che su granito tengono le protezioni buone - spis compresi - inserite in roccia compatta.
Dopo qualche esperienza negativa, ho imparato a diffidare delle protezioni psicologiche.
Cadere per 20 m con o senza una lastra di roccia al seguito non fa poi questa grande differenza.
O forse sì?
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amadellico
Registrato: 28/08/08 17:49 Messaggi: 43
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Inviato: Mar Ago 20, 2013 10:28 pm Oggetto: |
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….Vyger..….mi hai messo un ornitorinco nell’orecchio…....eppure a me i chiodi a lama da granito sono sempre piaciuti così tanto!! quando suonano bene ti danno l'impressione di poterci proprio volare sopra senza troppi pensieri…mah…sarà che invecchiando incomincio a fidarmi solo dei fix….(da 10 mm possibilmente….)...e certe argomentazioni non fanno che rafforzare questo sentiment.......
Ps: me sa proprio che cambia con flying – flake al seguito….
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VYGER
Registrato: 13/07/13 10:14 Messaggi: 16
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Inviato: Mer Ago 21, 2013 9:54 am Oggetto: |
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amadellico ha scritto: | Eppure a me i chiodi a lama da granito sono sempre piaciuti così tanto!! quando suonano bene ti danno l'impressione di poterci proprio volare sopra senza troppi pensieri…mah |
Stiamo andando OT.
Comunque, se le lame - di acciaio, da granito - sono di 8-10 cm, secondo me tengono anche. Sono le misure inferiori a difettare.
Anche per cunei e chiodi a U, contano le dimensioni -
- : 8-10 cm di corpo del ch in genere garantiscono la tenuta [in fessura; non in buco: ho avuto spiacevoli esperienze con ch a U che, pur facendo din din mentre venivano martellati nel buco, poi se ne sono usciti con uno strappo minimo, alla rottura dei margini del buco].
Chiaro che, poi, se piantandoli, i ch fanno stunfstunf anziché tintin, beh... sai già che cosa aspettarti.
Ecco, su Paparazzo quasi tutti i ch sui tiri fanno stunfstunf mentre li ribatti.
C'è un solo ch, una lametta all'ultimo tiro, che fa tintin.
Ma è corto.
Quindi ho preferito un buon fr in una fessura lì in parte. |
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