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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Dic 25, 2012 9:34 pm Oggetto: |
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airborne ha scritto: |
riperto: trovi uno top gamma alpinista con anche in parallelo altissimi risultati in un'altra disciplina?
ammesso che ci sia è più che un'eccezione. ma è normale e giusto così
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penso che nessuno in nessun campo sia al top di gamma in 2 attività. è praticamente impossibile. neanche nell'alpinismo d'oggi abbiamo persone al top di gamma in tutte o anche solo in 2 discipline.
quanti esseri umani ci sono e quanti nobel. quanti alpinisti e quanti nobel.... dai è un discorso che non sta in piedi. quasi al livello di quello di montagna tv  _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Dic 25, 2012 9:49 pm Oggetto: |
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airborne ha scritto: | il soccorso alpino forse è un argomento a parte, e forse è la cosa migliore che sia uscita dall'alpinismo alla fine ma comuqnue qui da noi, tolte le guide che hanno anche altri interessi, è pochissimo composto da arrampicatori
papa? giovanni paolo II faceva qualche sciatina, un po' esagerato definirlo alpinista.
il re era quello di norvegia con manolo, giusto? beh, prima di tutto come re è discutibile che avesse ruoli importanti, e poi bisogna andare a vedere quanto fosse davvero appassionato o semplice turista facoltoso. idem buzzati
guido rossa è stata una brava persona, però forse un'eccezione come mentalità generale
messner e gli "industriali" hanno iniziato a fare qualcosa terminata l'attività sportiva di sicuro le eccezioni non mancano (ad esempio il barba era un medico con i controcazzi), ma sono più rare man mano che si alza il "grado". come è fisiologio che sia  |
il re era alberto 1 del belgio e ha un'attività per i tempi che era di alto livello. già... non in orobie forse tu hai fatto di meno oggi .....
Re Alberto I° del Belgio – (1875 – 1934)
Appassionato alpinista (la sua attività iniziò nel 1906 sull’Adamello), Alberto salì alcune delle grandi vette alpine (Cervino, Eiger, Monte Rosa); si dedicò però soprattutto all’arrampicata su roccia e fu per molte stagioni nel Kaisergebirge e nelle Dolomiti, dove percorse i più difficili itinerari dell’epoca, accompagnato dalle migliori guide.
Nel 1907 con Antonio Dimai e Agostino Verzi salì la Tofana di Rozes (parete Sud), la via Jori a Punta Fiames, la Cima Grande e la Piccola di Lavaredo, il Sass Maor e la Cima della Madonna; nel 1911, con gli stessi e Angelo Dibona, la Torre Winkler. Nel dopoguerra riprese l’attività alpinistica; fu nel gruppo del Brenta nel 1926 e 1929. Effettuò anche diverse scalate senza guida insieme al conte Aldo Bonacossa. Dal 1931 arrampicò soprattutto con Hans Steger e Paula Wiesinger (via Preuss alla Piccolissima di Lavaredo, 1931; via Preuss al Crozzon di Brenta, 1932; via Preuss al Campanile Basso e le Tre Torri del Vaiolet, 1933).
Nella Guida delle Dolomiti orientali di Antonio Berti sono indicate tutte le scalate effettuate dal Re in quell’area. Re Alberto morì precipitando durante una scalata solitaria di allenamento nelle Ardenne. Al suo nome è dedicato un rifugio nella conca del Gartl (Catinaccio), ai piedi delle Torri del Vajolet.
il papa si chiamava ratti e non woitila non era bravo come il re però.....
Ratti fu pure un appassionato alpinista, scalò diverse vette delle Alpi e fu il primo - il 31 luglio 1889 - a raggiungere la cima del Monte Rosa dalla parete orientale; il 7 agosto 1889 scala il Monte Cervino, e a fine luglio 1890 il Monte Bianco, aprendo la via successivamente chiamata "Via Ratti - Grasselli". Papa Ratti fu un assiduo e appassionato frequentatore del gruppo delle Grigne e per molti anni, a cavallo dei due secoli, fu ospite della parrocchia di Esino Lario, base logistica delle sue escursioni. Le ultime scalate del futuro Papa risalgono al 1913. Per l'intero periodo Ratti fu membro, collaboratore e redattore di articoli per il Club Alpino Italiano. Lo stesso Ratti disse dell'alpinismo che "non fosse cosa da scavezzacolli, ma al contrario tutto e solo questione di prudenza, e di un po' di coraggio, di forza e di costanza, di sentimento della natura e delle sue più riposte bellezze"[13]. Appena eletto Papa, l'Alpine Club di Londra cooptò Pio XI come proprio socio, motivando tale invito con le tre ascensioni alle più alte cime alpine (l'invito fu declinato, pur con il ringraziamento del Papa).
Ratti, nel 1899, ebbe un colloquio con il famoso esploratore Luigi d'Aosta Duca degli Abruzzi per partecipare alla spedizione al Polo Nord che il Duca stava organizzando. Ratti non venne preso, si dice, perché un sacerdote, per quanto eccellente alpinista, avrebbe intimidito gli altri compagni di viaggio, rudi uomini di mare e montagna.
va beh son discorsi da bar  _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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airborne
Registrato: 07/08/08 19:43 Messaggi: 1370 Residenza: Bergamo- Trento
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Inviato: Mar Dic 25, 2012 9:51 pm Oggetto: |
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Era la mia posizione E appunto perché ci si può essere al top in una sola cosa si puo discutere se sia "giusto" farlo in un campo "inutile" come l'alpinismo
(Per me sì comunque, basta esserne consapevoli) _________________ Audaces fortuna iuvat
Kiss! (Keep It Simple, Stupid!) |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Dic 25, 2012 9:55 pm Oggetto: |
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airborne ha scritto: | Era la mia posizione E appunto perché ci si può essere al top in una sola cosa si puo discutere se sia "giusto" farlo in un campo "inutile" come l'alpinismo
(Per me sì comunque, basta esserne consapevoli) |
nn capisco perchè continui a dire che è inutile.
il fatto che sia "la conquista dell'inutile" non vuol dire che sia inutile. ma solo che non porti a casa materialmente nulla. _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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airborne
Registrato: 07/08/08 19:43 Messaggi: 1370 Residenza: Bergamo- Trento
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Inviato: Mar Dic 25, 2012 9:57 pm Oggetto: |
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Di sicuro ho fatto meno
Ratti non lo conoscevo, danke. Però mi basta leggere la data per capire che l`ambiente e l`alpinismo erano diversi (per essere banali: quanti giorni passava in montagna?) Ma è un discorso complesso, forse di solo interesse storiografico, e anche se fosse interessante per la discussione ho mangiato troppo per affrontarlo
Edit (smettila di scrivere mentre lo faccio io! )
Inutile è appunto tra virgolette. È un'attività che non porta immediati vantaggi alla società (come ad esempio è la medicina), e i vantaggi che comunque in maniera indiretta crea (es. esplorazione e conoscenze generiche, he inutili non sono mai. Manovre e materiali che poi trovano sbocchi in altri campi. Ecc...) non sono cercati e voluti dagli alpinisti. Capisci che c'è differenza con altre possibili passioni, maggiormente influenti sul "benessere" collettivo
Ma lo si può dire dell'alpinismo come di tantissime altre attività, e per fortuna: l`uomo è arrivato dove sta grazie ad attività futili e rischi stupidi  _________________ Audaces fortuna iuvat
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Dic 25, 2012 10:33 pm Oggetto: |
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airborne ha scritto: |
È un'attività che non porta immediati vantaggi alla società (come ad esempio è la medicina), |
guardati l'attimo fuggente airbone ..........
Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi Leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.
Professor John Keating (Robin Williams)
dal film "L'attimo fuggente" di Peter Weir
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/film/l/l-attimo-fuggente-(1989)/citazione-23342?f=w:508> _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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airborne
Registrato: 07/08/08 19:43 Messaggi: 1370 Residenza: Bergamo- Trento
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Inviato: Mer Dic 26, 2012 11:30 am Oggetto: |
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visto, visto
Matt Groening ha scritto: |
ha rovinato un'intera generazione d'insegnanti |
guarda espo, studio storia (borderline tra ricerca scientifica e pura attività sfiziosa), scrivo per una rivista che parla di musica e sono circondato da umanisti/artisti vari. certe discussioni ormai le ho fatte in tutte le salse
ad esempio ieri sono andato a sentirmi un bel concerto. non potrei vivere senza musica dal vivo, e ritengo giusto che chi c'investe un sacco di tempo e professionalità sia retribuito. e se bravo lo possa trasformare in un lavoro (non solo i musicisti quindi, anche i fonici ad esempio). sopporto un po' meno l'eccessiva reverenza che gli artisti pensano gli sia sempre dovuta in quanto tali ok, puoi essere bravo, magari bravissimo, e questo te lo riconosco. ma il mondo non ruota intorno a te, e soprattutto non sei tu a tenerlo in piedi. e vale per gli artisti come potrebbe valere per altri
ad esempio gli studi umanistici sono importanti, ma (cosa che in italia non si sembra capire) il tutto s'appoggia a fabiomaz e orzobimbo che investono il loro denaro, tempo e ingegno per fare tubi d'acciao
senza i primi saremmo grigi e fermi come il centro di milano. senza i secondi non ci saremmo, punto. se tutti vogliono fare i poeti o laurearsi in scienze dei beni culturali ( ) e nessuno l'imprenditore qualcosa non va
poi stiamo cadendo davvero nelle chiacchere da bar. nel senso che serve essere di persona per capirsi su queste cose. anche il solo uso dei termini non è comune (per esempio ho scritto "storiografico" con cui ci lavoro quotidianamente. per l'80% degli onicer probabilmente ha un altro significato). parlando in 2 minuti ci s'intende, tramite brevi post sul forum si finisce invece a girare a vuoto dicendo tutti e due quasi la stessa cosa, ma non capendosi
comunque i perchè della vita vanno chiesti al rosso saggio, diceva un vecio (no, non il drugo)
e ribadisco: si vuole discutere dell'alpinismo? si vuole dare un giudizio morale? ok, ma almeno bisogna conoscere quello di cui si sta parlando
gli alpinisti senza cibo non si trovano nemmeno nei peggiori racconti di twight  _________________ Audaces fortuna iuvat
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mer Dic 26, 2012 1:05 pm Oggetto: |
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sono esorcismi air.
modi che la maggior parte delle persone si crea per dimostrare (a se stessi) che è capitato a lui, che non aveva la merendina nello zaino, ma non a me che ho il paninazzo con il lardo (di arnad ovvio) ...
è un modo per sopravvivere e continuare a fare _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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airborne
Registrato: 07/08/08 19:43 Messaggi: 1370 Residenza: Bergamo- Trento
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Inviato: Mer Dic 26, 2012 3:33 pm Oggetto: |
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Sarebbero esorcismi se scritti da una persona che in montagna ci va! Così è solo un articolo "pancista" di nessuna utilità, senso e buongusto. E quindi dannoso. Che contrasta fra l`altro con l` editoriale scritto appena 3 giorni prima in cui chiedeva "analisi obbiettive" _________________ Audaces fortuna iuvat
Kiss! (Keep It Simple, Stupid!) |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Mer Dic 26, 2012 9:36 pm Oggetto: |
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Secondo me la Sottocornola sbaglia, se punta ai clic della casalinga di Voghera. Essa, la casalinga, pare sia invece interessata ai siti di incontri in cui si tromba senza tante storie. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Gio Dic 27, 2012 9:40 am Oggetto: |
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Kliff 62 ha scritto: |
sanno che la prevenzione e la valutazione dei rischi possa permetterci alla sera di ritornare a casa dai nostri cari.
Non voglio fare l'elenco degli amici che ho avuto " sfortunati " sono molti , troppi.
Troppe sono le vedove e gli orfani causati da valutazioni prese alla leggera in modo arrogante sprezzanti dei pericoli pensando di essere tutti dei Messner.
A CASA ABBIAMO DELLE RESPONSABILITà che non vanno assolutamente messe in gioco per una gita in montagna.
SAPER VALUTARE I RISCHI anche se il rischio zero in montagna non esiste , sul lavoro si chiama RISCHIO RESIDUO che già miete le sue vittime.
Non sentirete più parlare di Kliff 62 , ne di quì ne di la .
Mi sono sfogato , scusatemi.
Buone feste a tutti , anche a chi non c'è più.. |
Ciao,
la frase che ho evidenziato in grassetto non la riesco ad applicare nella pratica.
Sarà forse perchè mi viene spesso buttato addosso il discorso di responsabilità contro attività in montagna o meno.
Se guardi tanti incidenti occorsi anche a gente molto forte e prudente a tradirli è stata la scivolata camminando, lo spostamento facile, la ferrata di discesa. Insomma la sfiga nel momento in cui abbassi la tensione un attimo.
Ma adesso tu dimmi chi tiene la tensione alta da quando scende dall'auto a quanto ritorna al parcheggio.
Tu hai ragione quando dici che bisogna fare di tutto per ridurre il rischio in montagna. Ma, forse sono io che vedo "troppi" pericoli, se metti su un piatto della bilancia le responsabilità, e se hai una famiglia si moltiplicano, e guardi le cose da un punto di vista che non considera la passione individuale, in montagna non ci devi andare.
Andarci significa invece accettare una parte di tale rischio, più o meno grossa a secondo delle motivazioni individuali e, soprattutto, della passione.
E questo senza nessuna aspirazione superoministica o senza nessuna certezza nella buona sorte. Anzi.
Per Ale.
Non è vero quello che dici sugli alpinisti. Proprio perchè ci vogliono delle doti particolari per essere un alpinista forte o fortissimo è molto probabile che quelle doti ti portino ad eccellere anche in altri campi.
Un grande, e non dirmi che per i suoi tempi non fu il top:
Moriz Von Kuffner
Oh Ale! Prima di ripetere le vie è bellissimo conoscere chi era l'apritore. _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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airborne
Registrato: 07/08/08 19:43 Messaggi: 1370 Residenza: Bergamo- Trento
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Inviato: Gio Dic 27, 2012 10:28 am Oggetto: |
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sì, ma ripeto: guarda le date. era un altro mondo, e un altro modo di andare in montagna
(sarebbero da analizzare di più le vite delle guide ) _________________ Audaces fortuna iuvat
Kiss! (Keep It Simple, Stupid!) |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Gio Dic 27, 2012 12:32 pm Oggetto: |
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fabiomaz ha scritto: |
la frase che ho evidenziato in grassetto non la riesco ad applicare nella pratica
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Esempio pratico relativo ai giorni 23-24 dicembre.
C'è un rialzo termico di 10-15 gradi.
Invece di fare l'esperto e cercare un a cascata che abbia il minore impatto relativamente all'evento meteo, stare direttamente a casa o fare altra attività.
Vedo che il web è pieno di report in stile "cascata salibile, ma al limite" oppure "troppo caldo" oppure "slavine, ma fuori tiro".
Sono (moderatamente) convinto che nella maggioranza dei casi il margine c'era tutto, ma in queste giornate se ci si mette la sfiga parti già a metà dell'opera.
Nel dubbio i cagasotto sono stati a casa e forse noi esperti e/o iper-entusiasti abbiamo qualcosa da imparare. _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Gio Dic 27, 2012 1:31 pm Oggetto: |
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Sono contraddizioni irrisolvibili. Tutti hanno scritto in questo topic cose incontestabili, eppure tendono a collidere tra loro. Probabilmente il discorso filerebbe molto più liscio se abbandonassimo DEL TUTTO quella componente etica (i valori, i giudizi) che continuano a INQUINARE il discorso.
Non esiste un altro contesto sportivo in cui si chiacchieri tanto come nell'alpinismo. Comunque la si giri, qualunque aspetto si vada ad analizzare, secondo me si chiacchiera tanto perchè si gira attorno a qualcosa di non detto, per non dirlo chiaro e tondo. Fabio Palma, uno molto più intelligente della media, l'ha detto: "bisogna avere il coraggio di dire che l'alpinismo è un'attività intrinsecamente immorale".
Bona, lui l'ha detto io l'ho riportato e tutti continuiamo ad andare in montagna. Ma non è che siamo degli insensibili e dei senzadio. Molti di noi piangono materialmente, ogni volta che UN ALTRO ANCORA ci lascia le penne.
Come diceva Fabiomaz forse nel topic dei tre dispersi, cominciano a essere tanti, quelli che lui a trent'anni ha conosciuto e poi sono morti in montagna. Vedrai a 50!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ti renderai conto che saranno diventati molti più del 50%!!! Basta! io ai funerali non ci vado più! è diventato un rito assurdo andarci, piangere sinceramente come tutti, mentre pensi a quello che stai per andare a fare ancora in montagna. Come tutti, con l'aggravante della ottusitá di quelli che si fermano sui gradini della chiesa a parlare di vie, a 20 metri dalla bara e dai parenti.
Quindi qualcosa che non va ci dev'essere, rispetto ai discorsi etici e anche a quelli pratici sulla sicurezza. È aggiungo anche: rispetto a certi assunti socioantropologici molto consolatori...per non dire paranazisti.
Io per adesso non ci sto andando perchè non posso ma se potessi ci andrei, come ci sono andato tante volte anche col rischio 3: assumendomi il rischio con una leggerezza che mi fa pensare che allora la vita non vale proprio un cazzo, in termini assoluti. Così come certe volte slegato ecc.
Ma sono solo io, a comportarmi così scandalosamente? a me sembra di essere in tanta compagnia, compresi quelli che contaminano questo discorso puramente ed egoisticamente estetico con giudizi di valore su quello che fanno, sui monti sacri, e perfino sulla supposta superioritá morale di chi va pei monti. Non la metterei in questi termini, perchè altrimenti dovrei concludere pensando a un'inferiorità morale. Che giá mi prude il dito sul grilletto in questo senso, di fronte a certe polemiche e al gossip dietro le quinte. Mi limito a dire che, oltre un certo livello e rispetto a un certo modo di andare in montagna, a me non viene in mente la passione sana ma la tossicodipendenza. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Gio Dic 27, 2012 3:20 pm Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: |
Nel dubbio i cagasotto sono stati a casa e forse noi esperti e/o iper-entusiasti abbiamo qualcosa da imparare. |
io rientro nella prima categoria
o meglio sono andato in mtb
però mi faccio tante domande anche quando sto a casa.
e in bici ho rischiato di ammazzarmi su una lastraccia
 _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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