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Luca Signorelli
Registrato: 11/08/07 20:21 Messaggi: 12
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Inviato: Sab Nov 12, 2011 12:01 am Oggetto: |
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Se ascoltate un consiglio, tutta la storia sull'eroismo, la bella morte, il coraggio e gli altri eterni dilemmi me la eviterei. Innanzi tutto per rispetto nei confronti di Charlotte e magari dei suoi figli, che di rimanere orfani tutta sta voglia secondo me non ce l'avevano. Ma anche e sopratutto per due altri motivi
1) Non era una cordata di due amici o due "colleghi" che se ne andavano per i fatti loro e rischiando del loro, ma una cordata guida-cliente legata sicuramente da amicizia ed altro, ma principalmente da un impegno professionale. E l'impegno professionale di una brava guida è riportare a casa il cliente vivo - poi viene il resto.
2) I tanto odiati, vituperati, sbeffeggiati e detestati (in Italia)i "alpinisti eroici" (che poi l'eroismo se lo trovavano cucito addosso da certa stampa esattamente come adesso certa stampa cuce addosso l'anti-eroismo da patatine Pai, la parola "estremo" ad ogni paragrafo) in realtà erano ottimi pianificatori e cauti esecutori, e riuscivano a fare molto di più, anche in termini di sopravvivenza, con molto meno (leggi, tecnologia antidiluviana). Insomma, l'elemento umano 'sti benedetti "eroi" ce lo mettevano, eccome. Poi hanno avuto la sfiga in Italia che c'era il CAI che li ha fatti odiare ad una generazione che poi ha incominciato a scrivere (oltre che ha scalare), e come sempre si fa in Italia, ha buttato via il bambino con l'acqua calda. Fine dello sfogo
Sulla storia dell'incidente del Linceuil (a proposito, non era a "poche decine di metri" dalla Sloveni, e sulla Sloveni c'era gente - non la coda - ma è sempre una signora via) le cose più giuste le ha dette Guido Azzalea, il presidente delle guide valdostane, ieri sulla Stampa (pagina 27), ribadendo, in tono pacato, che forse è il caso di fare un passo indietro e rivedere questo modello di rapporto guida/cliente sulle vie difficili, perché la tecnologia magari è aumentata, ma le montagne non sono diventate più piccole (sto parafrasando, andatevi a leggere l'intervista)
E quindi, se volete capire cosa è successo, leggete fra le righe e capirete. Io dico solo che se uno come Guido, che non è un vecchio nostalgico, e neppure uno che da aria ai denti senza motivo, sostiene che è ora di rivedere qualcosa, forse in questa storia qualcosa di veramente storto è andato, al di fuori della classica "sfiga inevitabile". Senza fare dei misteri strani, andatevi a leggere la cronaca dell'incidente, è tutto li. E forse - come mi ha fatto notare qualche altra guida ieri - bisogna capire a 360 gradi un certo modello di "vendita" dell'alpinismo (anche dai giornali e anche su Internet) |
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shottolo
Registrato: 12/02/07 22:53 Messaggi: 511
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Inviato: Lun Nov 14, 2011 9:39 am Oggetto: |
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espo ha scritto: | lasciamo stare va. |
visto che continui a far finta di non capire direi che hai trovato la soluzione migliore alla discussione: "lasciamo stare" |
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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Lun Nov 14, 2011 10:05 am Oggetto: |
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dài, non è un contesto in cui si sostengono tesi con applicazioni e conseguenze finali pratiche per cui valga la pena spingersi fino al personale.
A me alla fine interessano di più gli argomenti diversi / contrari rispetto ai miei. Quello che penso io, lo so già. _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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