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guidoval
Registrato: 27/05/07 22:14 Messaggi: 3563
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Inviato: Mar Mar 15, 2011 10:22 am Oggetto: |
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Comunque qui sopra han detto tutti un mucchio di cose giuste. Anche se a parole è facile fraintendere una spiegazione, l' unica su cui non concordo è il piegarsi in avanti e/o arretrare il bacino.
In generale nello sci e su tutti i terreni, in salita come in discesa, i consigli della nonna che portino a posture innaturali / fuori centralità NON FUNZIONANO o almeno comportano più svantaggi che plus. Tipo il classico arretramento per sciare in nevi profonde.
Non c' è niente da fare: sono TUTTI adattamenti errati per salvarsi in qualche modo quando non si sa risolvere BENE, nel modo giusto, una situazione. Io per primo mi rendo conto di fare un sacco di cazzate.
Dato che la casistica di situazioni di scarsa tenuta delle pelli è vasta, ragionerei al contrario per poi usare la testa di volta in volta sul campo. E cioè: abbiamo a che fare con due elementi, noi ed il terreno su cui noi ci muoviamo.
Noi: siamo soggetti alla forza di gravità, come considerazione preliminare.
E allora sfruttiamola. Capendo che agisce in verticale, e che quindi la pressione sulle pelli e sul terreno sarà massima sotto i piedi, e poco avanti o poco indietro a seconda delle fasi di una camminata regolare e corretta su terreni normalmente inclinati. Quindi in condizioni difficili dovremmo stare particolarmente attenti ad appoggiare nei posti giusti e nel modo giusto la parte di pelle che sta sotto il piede ed immediati dintorni. In generale testa alta e parte superiore del corpo rilassata sono causa ed effetto di posture corrette sempre. Guardacaso quelle naturali. Pensarci sempre ed esercitarsi prima, in condizioni facilitate. Tutto è utile, in ogni momento ci si puó inventare qualcosa per migliorare, anche risalendo piste facili.
Il terreno: accorciando i passi non si esce dall' area in cui "sfruttiamo" la forza di gravità per far sentire alla neve la pressione che fa entrare il pelo nel manto. Magari ogni tanto siamo costretti a fare qualche cosa di diverso, ed è allora che tocca vincere in alta resistenza certe leggi fisiche (pompando di braccia, di gambe, o costringendosi a spezzare innaturalmente la catena biomeccanica). Significa che la scelta del terreno è "sbagliata": in generale traccia troppo ripida o ostacoli naturali obbligatori.
Ma il terreno non possiamo scegliercelo SEMPRE: le casistiche descritte sopra quando ci sono ci sono. Neve slegata su fondo duro e traccia vecchia brutta ghiacciata, magari con una spolveratina di slegata o di brina che fa da cuscinetto a sfere per non farsi mancare nulla...
Sono forse le condizioni peggiori, con le loro graduazioni. Esistono i coltelli e vanno usati, fosse anche solo per salvare le pelli, anche se l' istruttore macho o il fighetto in tutina si premureranno di precisare che loro i coltelli neanche li mettono nello zaino. Comunque bisogna saper salire anche senza, perchè i coltelli non risolvono tutto e certe volte non lavorano neppure o addirittura possono essere dannosi. Allora bisogna pensare a cosa fare, a 'sta neve/ traccia. Tra le decine di opzioni a seconda delle sue caratteristiche: abbassare la traccia (darle meno pendenza) anche uscendo dalla vecchia e ritracciando; trovare di sensibilità una presa di spigolo diminuita che lasci lavorare più pelle; un po' di colpo a comprimere le neve davanti troppo soffice per far lavorare la pelle su una base più consistente; movimento più fluido e continuo che elimini picchi negativi e positivi; appoggiare lo sci sul murettino/convessità anche millimetrica divisorio della traccia e sul suo esterno; grattare un po' dello stesso con la lamina dello sci che avanza per far cadere granulosità che incida una traccia troppo liscia; abbandonare i zig-zag e salire in max pendenza quando il firn è ottimo e la traccia fa schifo; salire a piedi sulla/fuori traccia dura/spolverata; sfruttare appoggi fuori traccia gnocchetti blocchetti di valanga radici sassi col passettino giusto;
ecc ecc ecc; tutti questi e altri che ci si inventa al momento usando gli occhi e la testa. Quello che dicono al corso, gli istruttori, le guide, quelli bravi e gli sconosciuti, il guidoval e gli altri padreterni come lui: ascoltare tutti e poi decidere con la propria testa. Schemi non ce n' è. Solo il CAI li fa e li insegna e infatti si vede, che bei risultati! _________________ Forecast reliability: poor
Bù ma mia cuiù |
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ZioPunzo
Registrato: 11/11/08 13:29 Messaggi: 2518 Residenza: Monte Marenzo (LC) 450mslm
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Inviato: Mar Mar 15, 2011 1:00 pm Oggetto: |
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GUIDOVAL SEI UN GRANDE!!!  _________________ Ho spiegato a mio nipote cos'è il compromesso: se per le vacanze tua madre vuole andare al mare e tuo padre invece in montagna, il compromesso è che si va al mare, ma il papà può portarsi gli sci!!!
[Anonimo] |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mar Mar 15, 2011 1:20 pm Oggetto: |
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guidoval ha scritto: | Schemi non ce n' è. Solo il CAI li fa e li insegna e infatti si vede, che bei risultati! |
Il vantaggio di un corso cai, o di girare con diverse persone è quello da te detto in ultimo, sentire tante voci e farne tesoro per poi usare quella a noi più congeniale, che non deve essere per forza uguale a quella del nostro compagno di gita ... se odi i traversi ghiacciati non prendere sci troppo sciancrati  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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