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Mi togliete una curiosità?:P Ma come mai molti
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Autore Messaggio
snap



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Residenza: Bergamo

MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 11:15 am    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
snap ha scritto:

forse è meglio che con le ragazze il sabato sera ti dai da fare un po' di più! Twisted Evil

airborne alcuni punti della tua discussione li condivido: ma quanto sei arrogante e presuntuoso?

ma vai a scalare va, visto che pari essere uno dei pochi che sa cos'è l'alpinismo!


...e invece questo mi pare solo un attacco personale (anche se non gratuito) che non ha a che fare con la domanda del topic. Assolutamente da non bannare ci mancherebbe!!! così uno che legge si fa anche un' idea di come attribuire supponenza, e altro, di qua e di là, il che è già MOLTO più in topic.
Secondo me.


potrà sembrare certo. io rispetto la tua personale opinione.
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Drugo Lebowsky



Registrato: 24/11/07 18:31
Messaggi: 1062

MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 11:18 am    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
...
comunque preferisco una discussione con qualche eccesso al solito bene bravi bis da libroquore, che qui dentro ferma ogni sviluppo degli argomenti.
...



OOOH LA'!!!

ineccepibile! Cool Cool Cool
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Arterio Lupin



Registrato: 26/02/08 19:40
Messaggi: 624

MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 11:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Buongiorno a tutti,

mi intrometto brevemente, richiamato più che altro dalla battutine del Guido...

Non è che ci sia una grande analisi sui gruppi umani da fare nell'ambito di questo topic....

Cioè, volendo, con un po' di contorcimenti, potremmo anche estrapolare succosi sillogismi e piacevoli elucubrazioni sullo specchiarsi delle problematiche di sviluppo sociale nei sodalizi aventi come fulcro l'ambiente alpino... Sarebbero meravigliose attività onanistiche a livello cerebrale.

Credo che tutti gli interventi siano degni di attenta lettura e che, nel contempo, nessuno fotografi al realtà attuale nella sua completezza.

Ho visto più di un intervento critico basato su singole esperienze di singoli personaggi legati a singoli ambiti. Inoppugnabili, tutti.

Il problema, secondo me, risiede nella "continuità" dello spirito del sodalizio e nella sua capacità di evolversi mantenendo la continuità di cui sopra.

Ovvero continuare a studiare, far conoscere ed apprezzare l'ambiente montano, fornendo anche le basi per poterlo frequentare, riuscendo a far proprie le "novità" senza vederle regolarmente come l'acqua santa per il demonio. E' un problema che colpisce, comunque, qualsiasi sodalizio. Il solo fatto che se ne parli e che ci sia ancora gente disposta a lottare per vederlo migliorar,e comunque, è un ottimo termometro per la sopravvivenza dello stesso.

Tornando a bomba... La presa in giro del caianesimo non è contro il CAI, ma contro gli atteggiamenti di alcune persone che vedono il sodalizio come unico e solo depositario della conoscenza e dell'essenza dell'Alpe. Tali atteggiamenti si riflettono talora in un pomposo pressapochismo o in un volersi rifugiare nei bei tempi andati.

Per quanto riguarda le scuole, per le varie discipline, ogni sezione o pool di sezioni fa una storia a sé. Non credo una generalizzazione sia possibile.

Apprezzo molto di quanto ho letto, anche se talora i toni sembrano quasi violenti e tali da arrivare ad infastidire... Ritengo anche che le varie "Scuole", oltre a seguire i Regolamenti alla lettera, dovrebbero anche dotarsi di veri insegnanti... E non sempre chi "sale" bene sa anche insegnare. Come al solito in medio stat virtus...
Nessuno pretende che da un corso AR1 tutti escano sapendosi muovere sul 6b da primo piazzando al meglio le protezioni. Un corso dà le basi, così come una laurea non garantisce il saper fare un mestiere, ma ti garantisce (o dovrebbe garantire) le basi per poterlo esercitare dopo adeguata pratica.

Il CAI non è Dio in terra e non è l'unico sodalizio in grado di avviare alla montagna le persone. Resta però uno dei capisaldi e, cajanesimo di alcuni personaggi a parte, per il momento è insostituibile.

La discussione che si è sviluppata qui, dal perché ci si scaglia o meno contro il CAI, ha presentato una serie di "dubbi" che andrebbe suddivisa in dubbi e sottodubbi da analizzarsi singolarmente, non facendo di ogni erba un fascio. Quello che si è ottenuto è una serie di testimonianze di proprie esperienze (tutte degne di nota e rispetto, proprio perché personali), una sorta di dichiarazione di intenti, m ail vero dibattito sul CAI e sulla montagna è un qualcosa che già da anni gira, che è ben più variegato e complesso e, soprattutto, che andrebbe affrontato evitando conflitti personalistici e campanilismi locali (peraltro da tener presenti per la comprensione degli interventi di questo topic).

Discuterne f abene, ma a questo punto sarebbe meglio dividere la questione "CAI o non CAI? Questo è il dilemma" in sottoquestioni, punti e tematiche... Continuando così mi sembra di leggere, mutatis mutandis, le esperienze oratoriali di molti di noi... Chi c'è stato bene, chi no, zuffe, insulti, attacchi ad alzo zero... Improduttivi.

Considerato lo spessore id molti di voi, un confronto sano e organizzato potrebbe essere utile e valido. Al momento attuale, più che un incontro di idee sembra solo uno scontro, nemmeno troppo velato.

Un saluto carissimo a tutti
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Drugo Lebowsky



Registrato: 24/11/07 18:31
Messaggi: 1062

MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 11:34 am    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
...
ma i tanto disprezzati tizi con il piumino firmato e suv che vanno sulle piste hanno più consapevolezza (poi magari sciano da schifo, ma almeno ce l'hanno) di che cosa sia Sciare rispetto agli scialp con station wagon e pile della sezione. ma loro si sentono di sicuro moralmente superiori (basta vedere anche le polemiche sulle tutine..). loro fanno la cosa giusta! e rispettano la montagna Rolling Eyes


Surprised Surprised Surprised

Laughing Laughing Laughing

cazzo! Shocked ... sto diventando gayo! .... mi piaci airborne Cool Cool Cool Laughing

cazzo che topico che mi sono perso! Laughing Laughing Laughing

Rolling Eyes apperò! Confused
io mica scio Crying or Very sad ... io scendo e basta! Rolling Eyes ma allora forse dovrei incazzarmi con airborne??? Rolling Eyes NAAAAA!!! Mr. Green Mr. Green Mr. Green che almeno io so che scendo e che sciare è un'altra cosa Twisted Evil
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Drugo Lebowsky



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 11:43 am    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:

...
Non è obbligatorio fare il volontario. Non è necessariamente vero che tutto ciò che è volontariato sia buono giusto e corretto.
....


cazzo
sto prorio diventando gayo!!! Laughing Laughing Laughing
porcatroia!
è ora che qualcuno lo dica! Twisted Evil

guidoval ha scritto:

...
Ah, volevo evitarlo come vorrei evitare di parlare di me stesso. Ma dato che qui dentro la logica imperante è che il diritto di critica appartiene solo a chi si smazza...be', io ho già dato, e in tempi non sospetti. E cioè quando non c' erano patacche ed ero nei miei anni migliori non adesso che son vecchio, stanco e cattivo.


te xi un fià vècio anca ti, ah?? Cool Cool Cool

eh! Rolling Eyes
erano anni... Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes

e quello che fa sfiga è che quando ti smazzi, sbaruffi, -nel tuo piccolo- ti impegni per cambiar qualcosa... poi t'accorgi che chi si impegna come te, è concorde con le tue idee... come si trova una "carèga" sotto al culo e, per carità, anche una responsabilità, ... ecco che si mette ad operare come i "vecchi" che criticava assieme a te.

questa è la mia esperienza di un tempo.
mi è bastata ed amici come prima.
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 1:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
Emanuele78 ha scritto:
Se comunque si voglino i fenomeni, a Chamonix c'è (o c'era?) una scuola di alpinismo da cui sono usciti tutti i fenomeni degli ultimi decenni, mi pare in pochissimi sono qui a raccontarcela, però...


e qua anche più che banale Rolling Eyes i caiani non muoiono? Rolling Eyes sono brutti discorsi da fare. stupidi!



Tu scrivevi questo nel tuo primo messaggio... e poi osannavi le guide...

airborne ha scritto:

Per non parlare dei famosi corsi di scialp che restano sotto le valanghe..



La discussione e` aperta, ma pensare prima di scrivere non farebbe male.
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leo



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 1:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sarà che sto in un cai strano, loro fan di tutto per appoggiare le mie idee di giovine ( Cool Cool ), le poche volte che faccio il capogita mi danno più che una mano, anzi, "rompono" per farne sempre di più Shocked Shocked ... ma il tempo e la voglia hanno un limite Confused

Si vede allora che sono stato fortunato Idea
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Emanuele78



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 2:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

leo ha scritto:
Sarà che sto in un cai strano, loro fan di tutto per appoggiare le mie idee di giovine ( Cool Cool ), le poche volte che faccio il capogita mi danno più che una mano, anzi, "rompono" per farne sempre di più Shocked Shocked ... ma il tempo e la voglia hanno un limite Confused

Si vede allora che sono stato fortunato Idea


Mi sa che anche io appartengo alla tua categoria, di fortunati o strani Laughing collaboro da due anni, viene spesso ascoltata prima la mia voce di giovane (e degli altri giovani presenti) e si chiede sempre più il mio impegno in varie cose. Oh gente, va a fortuna a sto punto. Po le guide sicuramente hanno un livello di preparazione in più, ma anche li sulla carta, sul singolo non ci metto lam ano sul fuoco. guide che arrivano al 6a e poi basta e istruttori CAI che ripetono la Cassin al McKinley o fanno vie in Groenlandia...forse nessuno dei due ambienti è immune da difetti e non sarei nemmeno troppo sicuro che l'ambiente guida non si senta deposatario della verità, anzi...mi pare spesso una cosa data per assodata. Per cui il mio punto di vista è che laddove si aprono le possibilità portare avanti l'aria dei giovani che fa sempre bene, ma nel rispetto anche di quanti hanno comunque 30/40 anni di conoscenze attive alle spalle.

Per i sentieri segnalati, riferisco e vediamo come procedere. Ma non è che il CAI non ci metta nelle possibilità di operare, semplicemente se sei volontario devi riuscire a conciliare lavoro famiglia altro e volontariato, su sette giorni ne rimangono liberi quanti? Quest'anno si è fatta la zona del Calvi, laghi del Cardeto, Cernello, Rif. Longo, zona Vivione Campelli, Tagliaferri, Coca, Curò. Si sarebbe dovuto tornare nella zona della Bassa Valseriana, ma il maltempo ci ha sempre bloccati. Alcuni sentieri sopra Roncobello so che sono in studio per la primavera, ad esempio, poi c'è da monitorare sempre tutto il sentiero delle Orobie...da rendere omogenea la segnaletica con le norme standardizzate per tutte le Alpi, collaborare coi vari enti che gestiscono altri sentieri (es. Parco dei Colli) per far si che anch'essi usino le norme CAI per la segnaletica ecc...poi aggiornare il sito dei sentieri, con le tracce GPS, le relazioni corrette, incrementare lo stesso sito e coprire tutte le Orobie e non solo l'alta valle... un po' di roba Laughing
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 2:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

jaelle ha scritto:

diciamo che airbone tutti i torti non li ha...poi come detto da altri, dipende da sezione a sezione...e da persona a persona! ci sono istruttori competenti, preparati che sanni ispirare gli allievi...e ci sono quelli che ti fanno scappare la voglia di andare per monti! Rolling Eyes di questi ultimi, ne è piena la sezione in ci sono iscritta.... come credo il 99%, ci pago il bollino che un'assicurazione privata non posso permettermela, ma in sezione, dopo un assidua frequentazione anni fa...ecco...non mi ci vedono più! e i risultati delle politiche cai di atteggiamenti di superiorità, si vedono.... basta avere tempo! si sa che se si semina m...a, mica si raccolgono violette! Rolling Eyes
il cosa fare per risolvere la situazione, onestamente non lo so.... sicuramente bisognerebbe togliere tante cariatidi boriose che non mollano il "cadreghino".... Rolling Eyes che cosa vogliano farci non si sa.... manco fosse un seggiolo del parlamento... Rolling Eyes ma questo minimo di potere, si vede che aiuta il loro ego... Rolling Eyes
cmq, non farei di tutte le erbe un fascio....ci sono persone preparate e ignoranti anche in questo ambito! ci sono ovunque.....vuoi che non siano qui? a farsi vedere con la pataccona sulla giacca? Evil or Very Mad


Mi interesserebbe molto una cosa.

Ti sei trovata male al CAI come persone, ma pensi che ti siano state insegnate nozioni interessanti e adeguate al tuo livello di allieva oppure no ?

Se no, hai mai considerato di fare un corso con una Guida Alpina in alternativa ?
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LorenzOrobico



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 2:52 pm    Oggetto: Rispondi citando

airborne ha scritto:
di base una guida alpina è più selezionata e preparata di un istruttore cai


Parli di banalita` e poi esci con queste pillole di saggezza ?
E` lapalissiano che una guida sia tecnicamente piu` preparata.
E` anche un professionista pagato per portare la gente in montagna.
E se gli istruttori CAI avessero la stessa preparazione delle guide alpine, allora non ci sarebbe bisogno delle guide alpine.

Istruttori CAI e Guide Alpine hanno scopi diversi.
I primi sono autorizzati a fare corsi di introduzione alla montagna entro limiti di difficolta` ben definiti e circoscritti (direi media difficolta`). Le seconde possono predere un cliente e portarlo sulla Walker o in Himalaya.

Poi possiamo discutere se ognuno nel suo ambito fa bene o male.

Io ritengo che in entrambe le categorie ci siano un po' di persone che sono entrate in categoria anni fa quando le maglie erano molto larghe. Una volta (20 anni fa non nel medioevo) molte guide non sapevano neanche sciare e conosco guide che non hanno mai salito una cascata di ghiaccio. Tra i vecchi istruttori CAI molti hanno superato il limite della decenza. Ho visto istruttori CAI non star dietro ad allievi che salgono a 300m/ora con gli sci...

Ritengo anche che con le selezioni attuali sia le Guide Alpine che gli Istruttori CAI (Nazionali e Regionali) siano in grado di svolgere con sicurezza il loro ambito di attivita`, ognuno con il suo grado di simpatia ed entusiasmo.

Per quanto riguarda la capacita` di insegnare la montagna, aspetto che non ha diretta relazione con la capacita` di andare in montagna (la seconda cosa non implica la prima), questa e` una cosa difficile, molto difficile e ancora piu` difficile da valutare in una selezione.

Sicuro se volessi perfezionarmi ad esempio nelle cascate farei una telefonata ad una delle migliori Guide Alpine nel campo, questo e` ovvio. Tuttavia non abolirei per questo le scuole CAI che possono essere utili ad altri. Non frequento la Chiesa, ma non pretendo che le chiese vengano abolite...

Piuttosto di dichiararsi PRO o CONTRO il CAI sarebbe meglio comprendere insieme lo stato delle cose e tirarne fuori qualche considerazione utile.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 4:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:


Piuttosto di dichiararsi PRO o CONTRO il CAI sarebbe meglio comprendere insieme lo stato delle cose e tirarne fuori qualche considerazione utile.


A me pare che, generalizzando, il discorso dell'avvinazzato alto brembano (airborne) sull'insegnamento tecnico sia corretto.
Il CAI non insegna la tecnica di arrampicata (su roccia, ghiaccio, specchi...o quantaltro). Ti porta in montagna e ti spiega come metterti in sicurezza.
Le guide invece ti spiegano come arrampicare. E' naturale. Studiano e si preparano continuamente per insegnare la tecnica.
La cosa è molto differente. Non so insegnare ad arrampicare ma a sciare sì. E la prima cosa quando trovi uno che è stato "messo sugli sci" senza infarinatura tecnica è smontare tutto quello che ha "appreso". Una gran fatica.

La soluzione alla questione per me dovrebbe venire da un rinnovato rapporto tra CAI e guide. Dove il primo dovrebbe puntare sulla sua natura di punto di aggregazione e organizzatore di gite e eventi, delegando alle GUIDE gli aspetti più tecnici.
Ma ripeto, dai discorsi fatti con guide e caianoni mi pare che si sia lontani da una soluzione di questo genere.

Invece di fare corsi con ISA, INA, ecc. non si potrebbero semplicemente organizzare gite per principianti con accompagnamento? E organizzare corsi TECNICi con le guide.
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 4:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Arterio Lupin ha scritto:
Buongiorno a tutti,



Un saluto carissimo a tutti


........

già lo sai cosa sto pensando vero???
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Arterio Lupin



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 4:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ecco, siamo alla frutta...

Mi trovo a dover sottoscrivere un intervento di fabiomaz...

Peggio di così non mi poteva andare...


Il CAI dovrebbe continuare a fare avviamento all'alpinismo, all'escursionismo e così via.

Avviamento, nozioni basilari e simili.

Poi, in presenza di vere "Scuole", organizzare, come ben dice il (curiosamente ed insolitamente lucido) giovane sopra citato, avviare una sana sinergia con Guide Alpine e altri personaggi di "punta" per il perfezionamento.

Nulla che già non esista, a livello teorico. Il difficile sarà metterlo in pratica od ottimizzarlo.
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Arterio Lupin



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 4:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabiomaz ha scritto:
Arterio Lupin ha scritto:
Buongiorno a tutti,



Un saluto carissimo a tutti


........

già lo sai cosa sto pensando vero???
Laughing Laughing Laughing


Scusa Fabio....

Scusa davvero...

Non ho messo il riassunto per te...

Dai, rileggiti l'intervento precedente e avanzi una birra... Poi ti faccio i disegnini... Promesso!
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guidoval



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MessaggioInviato: Mar Gen 18, 2011 4:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi sembra che con Arterio e Fabiomaz, pertinenti as usual, la discussione si sia rimessa in carreggiata. Magari non proprio in topic, dato che Mangiapolenta si limitava a chiedere come mai il Cai sia diffusamente “antipatico”, e sarebbe bastata qualche battutina.
Invece si è trasformata in qualcos’ altro, prevedibilmente, e va avanti bene o male coinvolgendo molti - non sempre i soliti noti. Si vede che ‘sto benedetto Cai, alla fine, è un riferimento. Vorrei anche vedere che non lo fosse! Per percezione comune, se non proprio per funzione istituzionale, storia, attività, incidenza nel sociale, capillarità delle sezioni.
Il che lo carica di una responsabilità precisa, che non a caso è prevista in diverse letterine che dettagliano l’ articolo 1 dello statuto, e che è quella secondo me più importante e urgente. Cioè quella che definirei “culturale” in senso ampio. Provo a spiegarmi: nello stesso articolo 1 dello statuto che definisce i compiti del Cai, tra le stesse letterine dei commi compaiono ANCHE i corsi di formazione. A me sembra che invece i corsi tecnici abbiano non solo assunto dimensioni preponderanti tra i vari compiti istituzionali, ma addirittura fagocitato tutto il resto. Assorbendo o bloccando risorse soprattutto di tipo intellettuale-ideale.
Scusate se ci ritorno, ma in http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=8970 qualcuno aveva detto che, a fronte di una domanda diffusa, il Cai si era semplicemente adeguato: a sfornare corsi tecnici. Ma questi li può fornire chiunque si organizzi per farlo! Qualunque palestra di città può metter su un muro e un corso tecnico. Ma nessuna palestra come nessuna associazione di amici della montagna dispone delle potenzialità del Cai in termini globali di montagna: storia, esperienza, sviluppo di temi etici e filosofici, inquadramento delle attività nei vari contesti, visioni da proporre e discutere. Che il Cai si adegui semplicemente alla domanda è una gravissima inadempienza statutaria, e secondo me la pecca originale che in questo momento lo relega al ruolo dei carabinieri delle barzellette, per ritornare brevemente in topic. Come istituzione di riferimento, oltretutto così individuata da una legge dello stato, DEVE proporre, non subire e rincorrere. Oltretutto, gerontocratico ed elefantiaco com’ è, non recupererebbe mai il suo ritardo fisiologico di vent’anni sulla realtà. E’ vero che le tendenze nascono dalle persone, massa o elìte che siano, e non è che il Cai debba inventare qualcosa che ancora non c’ è tipo le cascate a testa in giù o coi pattini: per esempio in questo momento secondo me gli aspetti tecnici-sportivi corrono e si diffondono ma mancano fortemente parole che offrano visioni e interpretazioni del contesto.
Dedicandoci più risorse, e invitando più relatori e più professionali ai convegni, giornalisti, amministratori pubblici, operatori turistici, alpinisti d’ elite, intellettuali, scrittori, artisti…si parlerebbe del reale e attuale, e magari i soliti Spiro DPX rimarrebbero più isolati a sostenere che su Maestri al Torre bisogna credere e basta se no crolla tutto, o perderebbero meno tempo mezzo secolo dopo ad escogitare le paroline giuste per non farsi sputtanare del tutto da Bonatti per il K2 (...con Desio sotto un metro di terra, excelsior!).
Minchia, quando apro la Rivista e leggo, devo tornare sempre alla copertina per vedere se le poste mi hanno consegnato un numero del 1972!

Insomma: uno legge sul Corriere l’articolo di Brevini su quanto sia trendy scalare le cascate a Cortina. Allora va al Cai e si iscrive a un corso (“un corso! UN CORSO!!!... VI PREGO VI SCONGIURO se no non riesco a uscire di casa! chissà cosa c’è là fuori??? ditemelo prima! non voglio sorprese!!!- e che sia no limits/vivi la magìa dell’ avventura”). Gli insegnano tutto quanto, cominciando guardacaso dai materiali fino alle temperature del ghiaccio, in teoria meglio che a ingegneria in pratica dipende da dove è capitato…. Fine del corso, eventuale pronti via, cascate in sezione dipende dalla sezione, o col socio. Fine, sotto la prossima infornata (in concorrenza con le guide che dovrebbero vivere di questo). Ma se il Cai ha fatto questo lavoro, benissimo o malissimo ma che semplicemente dovrebbero fare le guide, ha intanto rinunciato completamente a TUTTA quella parte dei suoi compiti istituzionali che NESSUN altro se non il Cai sarebbe in grado di offrire: dirgli in che razza di mondo è colato ‘sto ghiaccio, come mai a qualcuno piace e a qualcuno no, perché non si fa ghiacciare un bel muro in una cella frigo invece di smazzarsi trasferimenti e avvicinamenti, ecc.
In-formare insomma su tutto quello che fa la montagna qualcosa di molto più complesso, vivo e potenzialmente interessante di quel mucchio di sassi che sembrerebbe a prima vista. Questo aspetto culturale- etico- filosofico- quel che volete voi, è solo apparentemente disgiunto dagli aspetti pratici-sportivi, sicurezza compresa. In realtà offre la parte di quella visione globale che poi permette a uno di andare da solo, guardare, usare il proprio cervello e il proprio corpo dopo il manuale e il corso, scegliere, provare, scoprire, sbagliare, rimediare. Cioè l’essenza della cosa, se a uno piace andare in montagna.

Qui dentro siamo tutti vecchi lupi di mare, eh? tutti bravissimi (anzi per qualcuno una razza superiore) ad apprezzare il fatto che la montagna possa non essere SOLO sport, e che sarebbe un peccato e uno spreco andarci a rampegare come scimmie e stop. Chi inizia da zero invece si vede proporre DAL CAI! per prima cosa la lezione sui materiali. Quando dicevo che sono felice di aver iniziato più di 40 anni fa nella sezione coi vecchi, e che si facevano le cose semplici e alla buona, Lorenz mi ha risposto che i tempi sono cambiati e oggi le cose semplici e alla buona sono utopia. Certo, sarei d’accordo se pensassi nel contesto della “sua” logica particolare di ex istruttore che è la logica della didattica tecnica e dei corsi. Invece penso proprio il contrario, e proprio perché i tempi sono questi ribalterei l’approccio: il Cai organizza i corsi e LI AFFIDA ALLE GUIDE, tramite Agai e/o protocolli, intese ecc. Così magari risolve anche quel conflitto guide / istruttori che viene tenuto in latenza dai rispettivi vertici, nonostante una chiarissima e severissima legge quadro dello stato che inquadra le guide come UNICI professionisti formati, esaminati e certificati a garanzia del cittadino che voglia lottare con l’alpe. Così magari fa anche qualcosa per la CTAM, i cui talebani si accorgerebbero che 1000 guide che possano vivere del loro lavoro in montagna fanno molto più per l’ambiente, il turismo sostenibile e contro lo spopolamento che cento dei loro convegni segue buffet. Si libera di questa struttura ipervitaminizzata burocratica sovietica distributrice di patacche, che sta annichilendo tutto il resto. E concentra il suo enorme potenziale nell’ avvicinamento alla montagna nel senso più vasto possibile, tipo alpinismo giovanile sviluppato e avanzato, in versione per tutti. In Brenta una volta sono rimasto a bocca aperta: una guida, evidentemente sobria una volta tanto, stava parlando a un gruppo numeroso sui prati sopra il Brentei. Non è da tutti una vèrve così, passava con naturalezza (perché tutto si tiene) dai personaggi alle loro vie, poi le mostrava sulle pareti ,poi raccontava del passo chiave, dei tentativi, poi delle stagioni, dell’ inverno, del canalone, dell’ estate, del rifugista, del come mai càpita ancora di vedere mucche a 2000 metri invece che solo negli allevamenti a Lodi…uno spettacolo teatrale nell’ambiente del Brenta, tutti attenti e zitti. Insomma di roba ce n’ è da dire, prima del mezzobarcaiuolo.

Hai letto l’ articolo di Brevini, vuoi comprare tutto dal Longoni e cominciare domenica. Ok, sei nel posto giusto: prima, o intanto, abbiamo un sacco di cose interessanti da mostrarti.
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Forecast reliability: poor

Bù ma mia cuiù
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