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Considerazioni sulla sicurezza della montagna invernale
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pasotteo



Registrato: 06/04/08 12:00
Messaggi: 21
Residenza: Brescia

MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 11:16 am    Oggetto: bollettini muti? Rispondi citando

Al di là del fatto che con sta neve sappiamo tutti che è bene far cose tranquille e serene, come mai secondo voi l'Aineva non ha ancora messo nei bollettini il classico numeretto indice del grado di pericolo per la zona Lombardia?

http://www.aineva.it/bolletti/bollettino3_ok.html

http://ita.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolniv.pdf
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Nibi



Registrato: 16/02/07 04:14
Messaggi: 809
Residenza: Morbegno (SO)

MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 11:27 am    Oggetto: Re: bollettini muti? Rispondi citando

pasotteo ha scritto:
Al di là del fatto che con sta neve sappiamo tutti che è bene far cose tranquille e serene, come mai secondo voi l'Aineva non ha ancora messo nei bollettini il classico numeretto indice del grado di pericolo per la zona Lombardia?

http://www.aineva.it/bolletti/bollettino3_ok.html

http://ita.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolniv.pdf


il motivo l'ho scritto qualche messaggio fa'... Wink Wink
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leo



Registrato: 25/02/08 21:43
Messaggi: 6823
Residenza: 3gasio

MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 1:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Scene di vita quotidiana Idea Arrow

fabiomaz ha scritto:
LorenzOrobico ha scritto:
fabiomaz ha scritto:
Noi dalla baita Rigada siamo saliti alla cima degli Omini.
Condizioni di neve molto strane.


Alla fine siete andati fino in cima al Benfit o vi siete fermati appena prima della cresta ?


Abbiam valutato e ci siam fermati come da tuo consiglio.

Dopo di noi però è salito un gruppone e da lì in poi nessuno si è fatto più domande.

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Domonice
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Residenza: Franciacorta

MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 3:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

leo ha scritto:
Scene di vita quotidiana... Idea Arrow

Succede spesso e succederà sempre. Molte volte PER PRUDENZA evito alcuni tratti che poi vengono "arati" senza alcuna conseguenza. Alcune volte mi è capitato di tracciare dove la gente tornava indietro per fantomatici problemi di stabilità. Il confine tra il gesto perfetto e la cazzata colossale spesso è esiguo... ma ricordo PERFETTAMENTE alcuni episodi in cui la mia prudenza non era fuori luogo e la presunzione di altri ha causato danni (Grem, Timogno, Grom). Nel dubbio preferisco sempre fare il cagasotto
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LorenzOrobico



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Residenza: Trescùr (BG)

MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 6:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Dome, fare il cagasotto col sorriso e` un'ottimo atteggiamento per il tema neve e valanghe.
Quella della Grom pero` la devi raccontare assolutamente.

Comunque... al Benfit di sabato e` andata cosi:
- i primi arrivati vedono la cresta finale bella carica e lasciano perdere
- i secondi seguono i primi
- arrivano i terzi e si fermano li a guardare dubbiosi. Solo uno di loro si stacca dal gruppo e con qualche sosta di riflessione, piano piano da solo arriva in cima
- arrivano i quarti: c'e` la traccia fatta e tutti su in massa vicini vicini...

Col senno di poi tenendosi bene in cresta ci poteva stare.
Sempre meglio tenere un 10-15 metri di distanza, in ogni caso...


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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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iurifrenk



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Messaggi: 317
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MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 8:42 pm    Oggetto: Re: bollettini muti? Rispondi citando

pasotteo ha scritto:
Al di là del fatto che con sta neve sappiamo tutti che è bene far cose tranquille e serene, come mai secondo voi l'Aineva non ha ancora messo nei bollettini il classico numeretto indice del grado di pericolo per la zona Lombardia?

http://www.aineva.it/bolletti/bollettino3_ok.html

http://ita.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolniv.pdf


Ho guardato, ora tutti e due i bollettini danno il grado di rischio: 3 Marcato
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guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Mer Dic 01, 2010 10:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

LorenzOrobico ha scritto:

- arrivano i terzi e si fermano li a guardare dubbiosi. Solo uno di loro si stacca dal gruppo e con qualche sosta di riflessione, piano piano da solo arriva in cima
- arrivano i quarti: c'e` la traccia fatta e tutti su in massa vicini vicini...



Ecco.
Tutto giusto e logico, per carità. Non può che funzionare così.
Quando sopra dicevo che andrebbero studiati molto meglio i meccanismi personali di formazione delle decisioni, intendevo che, in questo caso per esempio, bisognerebbe insegnare a valutare il comportamento dei quarti e successivi. Cioè dellla maggior parte delle persone, come naturale.
"c' è la traccia? bona, allora"...sempre ammesso che ci si ponga la domanda Very Happy
Secondo me è più importante e facile (se venisse insegnato specialmente) saper analizzare il proprio comportamento, prima che le caratteristiche del manto.
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Bù ma mia cuiù
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Franz
Event manager


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Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 10:35 am    Oggetto: Rispondi citando

guidoval ha scritto:
LorenzOrobico ha scritto:

- arrivano i terzi e si fermano li a guardare dubbiosi. Solo uno di loro si stacca dal gruppo e con qualche sosta di riflessione, piano piano da solo arriva in cima
- arrivano i quarti: c'e` la traccia fatta e tutti su in massa vicini vicini...

Ecco.
Tutto giusto e logico, per carità. Non può che funzionare così.
Quando sopra dicevo che andrebbero studiati molto meglio i meccanismi personali di formazione delle decisioni, intendevo che, in questo caso per esempio, bisognerebbe insegnare a valutare il comportamento dei quarti e successivi. Cioè dellla maggior parte delle persone, come naturale.
"c' è la traccia? bona, allora"...sempre ammesso che ci si ponga la domanda Very Happy
Secondo me è più importante e facile (se venisse insegnato specialmente) saper analizzare il proprio comportamento, prima che le caratteristiche del manto.

Sono OT, as usual, ma è la stessa identica cosa che succede su ghiacciaio.
Se c'è la traccia..spesso si va ad occhi chiusi! Evil or Very Mad
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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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guidoval



Registrato: 27/05/07 22:14
Messaggi: 3563

MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 2:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:

Sono OT, as usual, ma è la stessa identica cosa che succede su ghiacciaio.
Se c'è la traccia..spesso si va ad occhi chiusi! Evil or Very Mad


infatti penso che in moltissimi campi sia più importante conoscere se stessi per atteggiamenti reazioni risposte che lo specifico che si va ad affrontare.
L' anno scorso su uno Scarpone o Rivista CAI avevano messo un articolo interessantissimo su trappole euristiche & similia (l' unica cosa interessante in un anno e 10kg di carta CAI).
Alla fine della lettura ero più spaventato che su un pendio in movimento.
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robmonti



Registrato: 20/04/07 17:00
Messaggi: 168
Residenza: BERGAMO

MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 2:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Franz ha scritto:

"c' è la traccia? bona, allora"...sempre ammesso che ci si ponga la domanda Very Happy
Secondo me è più importante e facile (se venisse insegnato specialmente) saper analizzare il proprio comportamento, prima che le caratteristiche del manto.
Sono OT, as usual, ma è la stessa identica cosa che succede su ghiacciaio.
Se c'è la traccia..spesso si va ad occhi chiusi! Evil or Very Mad


si può ed è giusto discuterne sempre ma non è poi -di fatto- una situazione in cui tutti ci siamo trovati tutti, e tutti l'abbiamo valutata nello stesso modo? :
a) pendio intonso in polvere a 25° : ma mi fido ?
b) (stesse condizioni) pendio tracciato a 30° : beh ...vado Rolling Eyes


L'ultima modifica di robmonti il Gio Dic 02, 2010 8:17 pm, modificato 2 volte
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nicuz



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MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 5:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

è chiaro che la traccia un qualcosina dice, è errato dire che dovremmo sempre agire ugualmente se il pendio è tracciato o no. il punto è quando è stato tracciato e quanto sono cambiate le condizioni?Chi ci è passato?
magari la temperatura è aumentata, magari è passata una persona e noi andiamo in venticinquemila insieme, magari quello che ha tracciato pesava 50 chili e il mio amico è un energumeno di 120...
poi bhe, di minor gravità ma la traccia altrui potrebbe essere una ravanata o un ripidume assurdo e noi ce la pigliamo, però questo è infinitesimamente meno importante della pellaccia...
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homer_gio



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MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 9:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Beh, il fatto che un pendio sia arato o stra arato, ovviamente non basta a definirlo sicuro con sufficiente sicurezza...figurarsi per la traccia di salita, dove si carica molto meno il pendio. Confused

Ma le cose ovvie, così non sono per molti (fattore ignoranza).
E chi ha esperienza (vissuta/teorica) in certi frangenti si scorda di tutto (fattore emotivo).

Riporto qua sotto il link ad un sito che avevo già addocchiato lo scorso anno, molto interessante in materia di valanghe: report, foto, analisi di incidenti e situazioni. Non proprio un database come qualcuno auspica si faccia, ma sempre utile. Riguardo all'idea del DB, per certi aspetti può apparire un po' macabro, ma è senz'altro molto utile, a patto di aver voglia di analizzare i casi e studiarci sopra un minimo.

http://www.getoffpiste.com/avalanche_accident_comments/
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alelazza



Registrato: 02/12/10 21:42
Messaggi: 1

MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 10:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono il figlio di uno dei tre alpinisti uccisi sabato dalla slavina sul Mortirolo.
Tutti e quattro gli alpinisti coinvolti andavano in montagna da anni.
Tutti e quattro avevano pianificato i percorsi della giornata a tavolino.
Tutti e quattro hanno scelto un percorso alternativo perché lo conoscevano meglio e perché lo ritenevano più sicuro.

Tre di loro sono tornati a casa in una cassa ed uno è tornato distrutto.

Non so dirvi nulla più di questo.

Amo la montagna ma non sono un alpinista come invece lo era mio padre.
So solo che mio padre, con il quale ho da sempre condiviso la passione per la subacquea, era una persona prudente, mai avventata e che spesso ho visto fermarsi laddove non riteneva fossero soddisfatte tutte le condizioni di sicurezza.

Se questa volta invece non è tornato indietro posso solo immaginare si fosse sentito sicuro.
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furbo



Registrato: 17/03/07 19:23
Messaggi: 4145
Residenza: milano

MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 10:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

alelazza ha scritto:
Se questa volta invece non è tornato indietro posso solo immaginare si fosse sentito sicuro.

questa purtroppo è la triste realtà... nessuno è totalemente immune al pericolo.

Condoglianze
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile
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nicuz



Registrato: 16/06/10 16:03
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Residenza: milano

MessaggioInviato: Gio Dic 02, 2010 10:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

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