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   Motta di Scais / Monte Motta, dalla Val Vedello, 11/03/2017
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Onicer  Fedora      
Gita  Motta di Scais / Monte Motta, dalla Val Vedello
Regione  Lombardia
Partenza  Vedello  (1030 m)
Quota arrivo  2416 m
Dislivello  1400 m
Difficoltà  OS
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  Motta di Scais / Monte Motta (2416m), dalla Val Vedello
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La Val Vedello è famosa per i tanti bellissimi itinerari che offre, prevalentemente su esposizioni nord o nord-ovest. La Motta di Scais credo sia l’unico tra questi esposto a sud-est, e che offre un colpo d’occhio spaziale su tutti gli altri itinerari. Oggi puntavamo a trovare neve primaverile in pieno sud, ovviamente con gita nuova per tutti (tranne per Giò che l’aveva salita qualche anno fa). Immaginavamo di trovarci soli su questo percorso, ma incredibilmente siamo soli in tutta la valle! Per il percorso, rimando all’itinerario collegato. Da circa q. 1300 m la neve sulla stradina è da battere (20 cm) e anche lungo i pendii meridionali della montagna, visto che già al mattino presto era un po’ smollata.Pendenze che non mollano mai, sempre sui 30-35°. Solo in un breve tratto (il più ripido, circa 40°) togliamo gli sci, poi in vetta sci ai piedi. Il gran caldo di oggi ci ha fatto soffrire parecchio oggi. L'ambiente e il panorama sui “gitoni” tutti in fila di fronte a noi sono commoventi. Discesa: primi 100m su neve un po’ troppo smollata, ma nessun problema. Poi migliora sensibilmente, con un bel fondo portante e il giusto remollo sopra e più si scende più diventa spettacolare. Sciamo benissimo anche lungo tutta la lunga stradina fino a Vedello, visto che la crosticina del mattino è smollata. La fontana di Agneda è la nostra salvezza... Breve sosta e poi giù fino all’auto su stradina piuttosto ghiacciata ma almeno si arriva sci ai piedi alla macchina. Nonostante la magra stagione, l’innevamento in questa valle è buono e appena si sistemano i versanti nord, le classiche gite primaverili saranno pronte. Giornatona con Lidia, Patrizio, Giò Rovedatti e Leo.
FOTO 1: Pendenze che non mollano mai! Dietro di noi, i valloni di salita alla Cima Soliva e al Cavrin.
FOTO 2: Parte alta della discesa, con il tratto più ripido dell’itinerario che porta ai pendii finali. Noi siamo saliti lungo la traccia rossa.
FOTO 3: Bellissima discesa anche nei pendii della parte bassa poco prima della stradina. Sullo sfondo, a dx, il Pizzo del Salto.
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