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Piz Griatschouls, da Zuoz, 16/03/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | 4su13 |
Gita | Piz Griatschouls, da Zuoz |
Regione | Svizzera |
Partenza | Zuoz (1700 m) |
Quota arrivo | 2972 m |
Dislivello | 1495 m |
Difficoltà | MSA |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Esposizione in discesa | Sud-Est |
Itinerari collegati | Piz Griatschouls (2972m), da Zuoz |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | - un caffè al banco -
partenza sci ai piedi dal parcheggio, freddo (-15°C) e più tardi anche vento; poca neve fino a 1900 m, poi ben innevato fino a togliere gli sci per l'ultimo strappo prima della cima scialpinistica. Discesa su neve trasformata per niente remollata fino alla macchina - menù completo, bevande incluse - "questo giro" si espatria: Engadina. Parcheggiato appena fuori Zuoz alle 9.15, sfidiamo eroicamente i -15°C esterni e calziamo gli sci, quando ecco che ci passa accanto una giovane nativa che fa tranquillamente jogging...! Ancora un po' straniti per l'algida apparizione, risaliamo i prati a monte della strada (portatevi subito a Est del torrente, non risalitelo ad Ovest come ho fatto io: ponti in alto non ce ne sono più, e dovete guadare se c'è poca neve...) e ci districhiamo tra le poche chiazze nevose rimaste per concatenare una traccia di salita continua. Sopra 1900 m la situazione migliora e - incredibilmente - inizia a fare caldo: il sole marzolino fa il suo lavoro,non c'è una bava di vento...ci si spoglia anche della calzamaglia, con un pernacchione alla meteo svizzera che dava gelo per oggi. ...ILLUSI... Dopo neppure un'ora ecco che le racchette skitrab regolabili iniziano a fischiare da tutti i fori...il vento fa capolino, e ci fa di colpo sentire tutti i gradi sottozero evocati dalle previsioni del tempo! Saliamo in neve trasformata sempre più dura (segni di rampant sulla traccia, ma ce la si fa anche senza) fino alla base dell'ultimo strappo prima della cima scialpinistica, che raggiungiamo a piedi (due ragazzi si son portati su gli sci in spalla, ma a mio parere non ne valeva la pena). Un pezzetto ancora in cresta, poi non ci fidiamo a continuare e ci fermiamo - finchè il gelo e il vento ce lo permettono - a riempirci gli occhi di un panorama a 360° davvero stupendo. Tornati agli sci (e rifatta la cima per scattare qualche foto), non facciamo in tempo a goderci un centinaio di metri di dislivello a serpentina che la neve torna ad essere marmorea, e tale resta fino alla macchina. Peccato, avesse remollato anche solo un po' sarebbe stata una discesa godibilissima; la location e il sole (e la compagnia) hanno comunque fatto guadagnare un bell'8 all'uscita! foto 1: percorso, vista dalla partenza e salita foto 2: vista dal rifugio/bivacco q. 2400 m foto 3: a piedi fino alla cima |
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