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Monte Bianco , Via normale per il rif. Gonella | |
Zona | Valle d'Aosta - Monte Bianco | |||
Partenza | Val Veny (Courmayeur) (1660 m) | |||
Quota attacco | 3071 m | |||
Quota arrivo | 4810 m | |||
Dislivello | 3200 m | |||
Difficoltà | PD ( pendenza 45° / I in roccia ) | |||
Esposizione in salita | Varia | |||
Rifugio di appoggio | Rifugio Gonella, capanna Vallot | |||
Attrezzatura consigliata | Nda alta quota. Corda da 30 m sufficiente (60m se si scende dai tre monti) | |||
Orario indicativo | 7-8 ore | |||
Periodo consigliato | Giugno - luglio | |||
Descrizione | La più lunga delle vie normali al Bianco. Tecnicamente non difficile ma fisicamente molto impegnativa soprattutto tornando per la via di salita.
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Valutazione itinerario | Eccezionale | |||
Commento | GENERALE
Arrivati a Courmayeur si prende la strada che porta in Val Veny e la si percorre fino alla sbarra poco dopo La Visaille che impedisce l’accesso al fondovalle (1.700 mt circa). DESCRIZIONE Giorno 1: val Veny - rif. Gonella Lasciata l’auto si prosegue su strada prima asfaltata poi sterrata fino al lago di Combal(1.970 mt). Tenere la destra e giunti al bar prendere il sentiero sulla sinistra (quello sulla destra porta comunque al ghiacciaio) ben segnalato e dopo pochi minuti ci si trova su una cresta che costeggia la destra orografica del ghiacciaio del Miage. Seguendo poi il filo morenico si arriva verso il suo termine e si scende sulla lingua del ghiacciaio del Miage coperto interamente da detriti morenici ma del tutto vivo, da qui si prosegue seguendo centralmente rispetto al ghiacciaio evidenti ometti e bolli gialli, i quali dopo circa 5 km, su minima pendenza ci fanno arrivare al termine del tratto morenico, da qui alla nostra destra si può vedere l’imponente ghiacciaio del Dôme e la bastionata rocciosa alla sua sinistra che sorregge il rifugio; a questo punto s’inizia a calpestare il ghiacciaio vero e proprio che solitamente non necessita l’utilizzo di ramponi e picca. Questo è tipicamente più crepacciato sulla destra ortografica perciò conviene fare un ampio giro verso sinistra per raggiungere la spalla rocciosa dove parte il sentiero. Esso è attrezzato in parecchi punti con catene e scalette, che agevolano il passaggio, fino al rifugio (circa 5 ore dall'auto) Giorno 2: rif. Gonella - monte Bianco Dal rifugio si percorre un breve sentiero pietroso, che dà accesso al ghiacciaio del Dôme che di per se non dovrebbe presentare grosse difficoltà se non fosse per i grossi crepacci che richiedono particolare attenzione, soprattutto a stagione inoltrata. In un paio d' ore ci troviamo di fronte alla parte terminale del ghiacciaio del Dôme che a seconda dell'innevamento può presentarsi su neve con pendenza di 45° o su roccia (breve passaggio di I/II, poi sfasciumi) fino al col des Aiguilles Grises. Si prosegue verso destra per cresta nevosa (qualche roccetta possibile) passando dal Piton des Italiens (4.002 mt) e da quota 4154 fino al Dôme du Goûter dove s’incrocia la via normale francese che parte dal rifugio Gouter. Dopo una leggera discesa si risale un tratto più ripido fino al Bivacco Vallot (4.362 mt), posto d’emergenza molto utile in caso di mal tempo (dotato di qualche coperta). Da qui, spostandosi verso destra in direzione sud con una pendenza prossima ai 40°, si arriva in poco tempo sulla cresta de Bosses, che seguita per tutta la sua estensione conduce in cima. DISCESA Seguendo lo stesso itinerario di salita o da una delle altre normali. Possibile se in condizioni la discesa dalla via dei Tre Monti e da qui all'aiguille su midi o al Torino. Scendendo dal Gouter programmare il rientro a Courmayeur. |
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Itinerario visto | 18110 volte | |||
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