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Diavolo di Tenda, via Baroni-Cobelli-Pellegrini (cresta Sud) | |
Zona | Lombardia - Orobie | ||||
Partenza | Carona (Bg) | ||||
Quota partenza | 1110 m | ||||
Quota arrivo | 2914 m | ||||
Dislivello | 1840 m | ||||
Difficoltà | F | ||||
Rifugio di appoggio | Calvi | ||||
Attrezzatura consigliata | da escursioni su rocce; utile un cordino per i più insicuri | ||||
Orario indicativo | 06.30 ore (solo salita) | ||||
Periodo consigliato | Giugno fino ad innevamento | ||||
Descrizione | Da Carona si raggiunge facilmente il rif. Calvi,per la strada carrozzabile(n°210);dal rifugio prendere il sentiero n°225(sentiero delle Orobie) in direzione del rif. Brunone, circondare il lago, e passare, in lieve salita in un boschetto,per poi arrivare alle baite del Poris(attenzione al terreno acquitrinoso).
Risalire poi il “sentierucolo” che si inerpica sui pendii erbosi, alle falde del monte Grabiasca,e che in circa un’ora conduce,sempre molto ripido, al pianoro di Valsecca, proprio sotto l’omonimo passo. dal pianoro si continua seguendo il sentiero delle Orobie sino all’ ultimo ripido strappo sotto l’ evidente passo Valsecca, che si raggiunge in breve(passo Valsecca, mt 2463). Dal valico si piega a sinistra e si inizia a risalire la cresta su terreno facile, ma infido, aggirando le elevazioni secondarie, sino a raggiungere un breve ripiano con il cippo in memoria del dott. Gregis. Dal ripiano si attacca la cresta ripida e rocciosa, risalendo uno stretto canalino, che corre parallelo al filo dello spigolo, sul versante brembano; al suo termine, si prosegue, senza un percorso obbligato per cenge e canaletti restando però sempre nei pressi dello spigolo. Infine, poco sotto la vetta, si risale una fascia di facili placche ben appigliate e si raggiunge la vetta(Il Diavolino, mt 2810; croce in ferro. Difficoltà di ascesa di circa II°-, in alcuni punti assai esposta). Dalla vetta ci si abbassa a destra dell’ affilato filo di cresta, sul versante N del Diavolino, discendendolo con molta prudenza per tracce di passaggio e strette cenge, prestando particolare attenzione alle placche ricoperte dal minuto ghiaietto che le rende scivolose, fino a riprendere il filo di cresta non appena questo si fa meno ripido; si aggira poi un torrioncino sulla sinistra(passaggio esposto) e si ritorna in cresta subito dopo di esso presso un poco marcato intaglio. Da questo si scende un poco sul versante Brembano(sinistra) e, sfruttando una stretta cengetta si arriva presso il caratteristico spuntone roccioso(ben visibile con un binocolo anche dalla valle) che ci separa dalla forcella del Diavolino. Il modo migliore per superare l’ ostacolo è scavalcare lo spuntone(alto circa 1.80m) direttamente(passaggio molto divertente e un poco esposto-I°), giungendo quindi all’ intaglio(senza nome-secondo alcuni:forcella del Diavolino) alla base della cresta Sud del Diavolo. Si attacca il breve canale-camino subito sopra la bocchetta(II°), proseguendo poi nei sempre nei pressi del filo di cresta, aggirando solo i tratti dove essa si presenta molto dentellata; lungo la salita si incontrano facili passaggi II° superabili senza troppe difficoltà, essendo la roccia incredibilmente solida e dura. E' possibile aggirare tutte queste difficoltà seguendo una specie di traccia a sinistra della cresta, ma su terreno molto infido e friabile(che potrebbe creare addirittura più problemi del filo di cresta, oltre a risultare molto meno divertente), per questo sconsiglio di evitare il passaggio sopradescritto e di tenersi sempre molto vicini allo spigolo. La vetta del Diavolo si raggiunge in circa 1.00h dal Diavolino |
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Valutazione itinerario | Ottimo | ||||
Commento | bella salita semplice e propedeutica!D'inverno diviene ben più tecnica, ma di certo non meno entusiasmante! | ||||
Itinerario visto | 5248 volte | ||||
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