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Cime dei Forni, in traversata da est a ovest | |
Zona | Lombardia - Ortles Cevedale | |
Partenza | Albergo dei Forni | |
Quota partenza | 2170 m | |
Quota arrivo | 3247 m | |
Dislivello | 1200 m | |
Difficoltà | F | |
Rifugio di appoggio | Rifugio Pizzini | |
Attrezzatura consigliata | Da escursionismo. Ramponi a inizio stagione | |
Orario indicativo | 6 - 7 ore per l'intero giro | |
Periodo consigliato | Giugno - Settembre | |
Descrizione | Dall'Albergo dei Forni, si raggiunge il rifugio Pizzini su comoda strada sterrata. Si imbocca il sentiero che sale al Passo Zebrù (3001 m) e lo si raggiunge senza nessuna difficoltà.
Attraverso camminamenti e trincee risalenti alla prima guerra mondiale, si percorre la cresta spartiacque tra l'alta Valfurva e la Val Zebrù giungendo al Passo Zebrù meridionale (3011 m). Da qui, ci si abbassa leggermente e, in traverso, si risale la cresta di sfasciumi e rocce rotte che conduce in vetta alla Cima Orientale dei Forni (3247 m). Da questa vetta, si percorre la facile cresta superando in successione la Cima Centrale e quella Occidentale. Volendo si può proseguire fino alla Cima della Manzina ma il nostro itinerario scende nel vallone in cui si trova il Lago della Manzina. Non vi sono tracce di sentiero ma si può passare in diversi punti puntando al Lago superiore della Manzina. Seguendo il corso del torrente, si giunge al Lago della Manzina dal quale, su comodo sentiero, si scende alle Baite Pradaccio di Sopra. Tramite sentiero pianeggiante, si ritorna all'auto. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Gita molto interessante dal punto di vista panoramico e storico. Richiede capacità di orientamento e di muoversi su terreni accidentati e privi di riferimenti (segnaletica, ometti ecc ecc).
Foto 1: il maestoso Gran Zebrù Foto 2: le trincee lungo la cresta che separa i due Passi dello Zebrù Foto 3: il Lago della Manzina |
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Itinerario visto | 4079 volte | |
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