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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Mer Feb 27, 2008 10:16 pm Oggetto: |
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un paio di uscite in quota, una brava guida, tanto bere e mangiare sempre.
E' bello vedere tanto entusiasmo, bravi bagai!
Speriamo che sia femmina _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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claudiomac
Registrato: 21/02/08 20:40 Messaggi: 68 Residenza: lacustre
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Inviato: Lun Ago 25, 2008 8:16 pm Oggetto: |
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Il tentativo è avvenuto. il 17 agosto abbiamo trovato posto al refuge de gouter (3817). siamo saliti, naturalmente, dal versante francese, da saint gervais la fayet, dove parte le tramvay de le mont blanc che ci ha portati a quota 2372 metri (ore 07,15 partenza del trenino la cui corsa dura un'ora e 10 minuti.) da qui è partita l'avventura che ci ha portati verso il refuge de tete rousse (3167), bellissimo. da qui cominciano le difficoltà, per chi non è alpinista. in realtà la voglia di arrivare ci ha fatto scavalcare i pericoli (sassi che cadono e pendenza). ci si deve aggrappare a cavi d'acciaio, sovente, e l'altitudine comincia a farsi sentire. la concentrazione del dilettante mi ha fatto dimenticare i consigli: bere e mangiare. Si, sono arrivato al refuge de gouter (pessimo, peggiore della capanna gnifetti), ma qui sono cominciati i miei guai. Nausea, mal di testa, vomito. la nausea ti impedisce di mangiare e di prendere anche un'aspirina, che ti farebbe calare il mal di testa. purtroppo ho dovuto salutare i miei amici, alle 02,00 di lunedì, che si avviavano verso la cima del bianco, accompagnati da numerosissime cordate. che delusione. al mattino, dopo esser riuscito ad ingerire un moment, ho intrapreso da solo la discesa, tristemente. sconfitto, perché ho sbagliato qualcosa. Sono salito in fretta, senza preparazione all'altitudine. ho un certo rispetto della sconfitta. il bianco merita rispetto. i bischeri come me non devono pensare di calpestarlo come e quando vogliono. però è mancato poco. o meglio: gli ultimi 1000 metri non sono pochi, anzi. però non ho avuto l'opportunità di provarci. io ed altri ci siamo guardati in faccia, al mattino al goutier, e ci siamo sentiti un po' bischeri. almeno io. però si può fare. sono convinto che si può fare. tante salite mi sembrano di una fatica disumana, specialmente al ritorno. il giorno dopo, però, quando non sento neanche il mal di gamba, penso che le potrei rifare subito. si. a me piace rifare le salite. le vedo sotto un altro aspetto. ci riproverò. devo tessere la mia tela e trovare un gruppo di amici. più siamo e più ci divertiremo. unico impegno: tanti si parte e tanti si arriva.
ciao.[/url] _________________ portami lontano |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Lun Ago 25, 2008 9:11 pm Oggetto: |
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Almeno hai la scusa per tornarci, si dice che sbagliando si impara, ricordati la firma del
Lorenz
Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci!
Alla prossima  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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celaf
Registrato: 05/03/08 09:44 Messaggi: 220
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Inviato: Gio Ago 28, 2008 1:32 pm Oggetto: |
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Mah, se stavi male hai fatto bene. Ho visto guide ferme ad aspettare clienti che si chinavano a vomitare durante la salita. Mi chiedevo se quelle persone si divertivano, stavano bene e quale ricordo avrebbero portato dentro di quell'esperienza. Contrariamente a tanti che dicono che basta essere allenati (corsa etc..) io, per esperienza personale, penso che alla quota ci si debba avvicinare pian piano (ovviamente la reazione all'altitudine è soggettiva). Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. _________________ Sia pur irrazionali, nel lento divenire, certi gesti li compiamo non per apparire ma solo perché siamo |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Gio Ago 28, 2008 3:54 pm Oggetto: |
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claudiomac ha scritto: | Il tentativo è avvenuto. il 17 agosto abbiamo trovato posto al refuge de gouter (3817). siamo saliti, naturalmente, dal versante francese, da saint gervais la fayet, dove parte le tramvay de le mont blanc che ci ha portati a quota 2372 metri (ore 07,15 partenza del trenino la cui corsa dura un'ora e 10 minuti.) da qui è partita l'avventura che ci ha portati verso il refuge de tete rousse (3167), bellissimo. da qui cominciano le difficoltà, per chi non è alpinista. in realtà la voglia di arrivare ci ha fatto scavalcare i pericoli (sassi che cadono e pendenza). ci si deve aggrappare a cavi d'acciaio, sovente, e l'altitudine comincia a farsi sentire. la concentrazione del dilettante mi ha fatto dimenticare i consigli: bere e mangiare. Si, sono arrivato al refuge de gouter (pessimo, peggiore della capanna gnifetti), ma qui sono cominciati i miei guai. Nausea, mal di testa, vomito. la nausea ti impedisce di mangiare e di prendere anche un'aspirina, che ti farebbe calare il mal di testa. purtroppo ho dovuto salutare i miei amici, alle 02,00 di lunedì, che si avviavano verso la cima del bianco, accompagnati da numerosissime cordate. che delusione. al mattino, dopo esser riuscito ad ingerire un moment, ho intrapreso da solo la discesa, tristemente. sconfitto, perché ho sbagliato qualcosa. Sono salito in fretta, senza preparazione all'altitudine. ho un certo rispetto della sconfitta. il bianco merita rispetto. i bischeri come me non devono pensare di calpestarlo come e quando vogliono. però è mancato poco. o meglio: gli ultimi 1000 metri non sono pochi, anzi. però non ho avuto l'opportunità di provarci. io ed altri ci siamo guardati in faccia, al mattino al goutier, e ci siamo sentiti un po' bischeri. almeno io. però si può fare. sono convinto che si può fare. tante salite mi sembrano di una fatica disumana, specialmente al ritorno. il giorno dopo, però, quando non sento neanche il mal di gamba, penso che le potrei rifare subito. si. a me piace rifare le salite. le vedo sotto un altro aspetto. ci riproverò. devo tessere la mia tela e trovare un gruppo di amici. più siamo e più ci divertiremo. unico impegno: tanti si parte e tanti si arriva.
ciao.[/url] |
Claudio, non è il caso di rivedere il tuo approccio alla montagna ?
Vale la pena di fare i dilettanti allo sbaraglio su una montagna come il Monte Bianco ?
Il numero impressionante di incidenti di quest'anno dovrebbe fare riflettere... _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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claudiomac
Registrato: 21/02/08 20:40 Messaggi: 68 Residenza: lacustre
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Inviato: Gio Ago 28, 2008 5:06 pm Oggetto: |
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x lorenzorobico.
non ti do torto. sapevo che non era una passeggiata. ma non sono andato allo sbaraglio. purtroppo volevo salire più lentamente, ma i tempi della compagnia non mi hanno favorito. d'altronde mi ero preso l'impegno di accompagnare un amico che ha così potuto realizzare il suo sogno. non sono totalmente sprovveduto. anzi, vado con i piedi di piombo. quest'anno ho fatto l'adamello e qualche girata di 8/14 ore di cammino, con dislivelli oltre i 2000 metri. il fatto è che non ho voluto prendere niente (diamox) e che, dato che il posto al refuge de goutier è saltato fuori all'ultimo momento, non ero carico psicologicamente né ho potuto fare qualche girata oltre i 3500. al goutier ci sono arrivato benissimo, pur partendo alle due del mattino da iseo. stavo bene ed ero gasato. quando ho visto il trenino du mont blanc, alle ore 07,15, pieno di giovanotti con lo zaino e picozza in spalla, ho pensato anche che ero in buona compagnia. se ci fossero state controindicazioni per la salita, al mattino non sarebbero partiti in ottanta. questo mi aveva rassicurato anche sul percorso. comunque tutto bene. a parte il bruciore della delusione, che non ho mai provato così forte, ho visto che si può fare, allenato naturalmente. e questo è quello che conta. la finestra comunque si è aperta e vedo un altro bellissimo orizzonte. quando passerà la delusione comincerà l'organizzazione del nuovo tentativo, per l'anno prossimo. e chissà. forse sarà la volta buona. è una buona scusa anche per ritornare in adamello, sul rosa e sul cevedale ed altri ancora. si può fare. [/list] _________________ portami lontano |
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claudiomac
Registrato: 21/02/08 20:40 Messaggi: 68 Residenza: lacustre
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Inviato: Gio Ago 28, 2008 6:41 pm Oggetto: |
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celaf ha scritto: | Mah, se stavi male hai fatto bene. Ho visto guide ferme ad aspettare clienti che si chinavano a vomitare durante la salita. Mi chiedevo se quelle persone si divertivano, stavano bene e quale ricordo avrebbero portato dentro di quell'esperienza. Contrariamente a tanti che dicono che basta essere allenati (corsa etc..) io, per esperienza personale, penso che alla quota ci si debba avvicinare pian piano (ovviamente la reazione all'altitudine è soggettiva). Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. |
Si, stavo male, da quando ho messo piedi sul balcone del refuge de goutier (ora 14.00) alle due del mattino quando i miei amici sono partiti. mal di testa e stomaco sottosopra, che non ti permette di ingoiare neanche la saliva. non si può peggiorare il mal di testa. ma il fatto è che ti toglie anche la voglia di andare. le gambe sono tagliate. non ho cenato, né pranzato. l'errore è stato anche quello di non bere e mangiare durante la salita. c'è sempre la voglia di arrivare e riposarsi. ma è un grave errore. arrivare alle 14.00 o alle 16.00 poco cambia se alle 16.00 stai bene perchè ti sei idratato ed hai mangiato, magari al refuge del tete rousse (bellissima vista), dove arrivi verso le 11.00/12.00. hai ragione: Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. d'altronde sul rosa ci sono arrivato benissimo, e senza alcun problema. l'approccio è stato diverso. _________________ portami lontano |
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DURACELL
Registrato: 02/03/08 21:48 Messaggi: 434 Residenza: MN
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Inviato: Gio Ago 28, 2008 7:39 pm Oggetto: |
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claudiomac ha scritto: | celaf ha scritto: | Mah, se stavi male hai fatto bene. Ho visto guide ferme ad aspettare clienti che si chinavano a vomitare durante la salita. Mi chiedevo se quelle persone si divertivano, stavano bene e quale ricordo avrebbero portato dentro di quell'esperienza. Contrariamente a tanti che dicono che basta essere allenati (corsa etc..) io, per esperienza personale, penso che alla quota ci si debba avvicinare pian piano (ovviamente la reazione all'altitudine è soggettiva). Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. |
Si, stavo male, da quando ho messo piedi sul balcone del refuge de goutier (ora 14.00) alle due del mattino quando i miei amici sono partiti. mal di testa e stomaco sottosopra, che non ti permette di ingoiare neanche la saliva. non si può peggiorare il mal di testa. ma il fatto è che ti toglie anche la voglia di andare. le gambe sono tagliate. non ho cenato, né pranzato. l'errore è stato anche quello di non bere e mangiare durante la salita. c'è sempre la voglia di arrivare e riposarsi. ma è un grave errore. arrivare alle 14.00 o alle 16.00 poco cambia se alle 16.00 stai bene perchè ti sei idratato ed hai mangiato, magari al refuge del tete rousse (bellissima vista), dove arrivi verso le 11.00/12.00. hai ragione: Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. d'altronde sul rosa ci sono arrivato benissimo, e senza alcun problema. l'approccio è stato diverso. |
1 AULIN, sotto le pezze per qualche ora e la mattina dovresti stare molto meglio! Molte volte funziona...  |
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claudiomac
Registrato: 21/02/08 20:40 Messaggi: 68 Residenza: lacustre
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Inviato: Gio Ago 28, 2008 8:45 pm Oggetto: |
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DURACELL ha scritto: | claudiomac ha scritto: | celaf ha scritto: | Mah, se stavi male hai fatto bene. Ho visto guide ferme ad aspettare clienti che si chinavano a vomitare durante la salita. Mi chiedevo se quelle persone si divertivano, stavano bene e quale ricordo avrebbero portato dentro di quell'esperienza. Contrariamente a tanti che dicono che basta essere allenati (corsa etc..) io, per esperienza personale, penso che alla quota ci si debba avvicinare pian piano (ovviamente la reazione all'altitudine è soggettiva). Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. |
Si, stavo male, da quando ho messo piedi sul balcone del refuge de goutier (ora 14.00) alle due del mattino quando i miei amici sono partiti. mal di testa e stomaco sottosopra, che non ti permette di ingoiare neanche la saliva. non si può peggiorare il mal di testa. ma il fatto è che ti toglie anche la voglia di andare. le gambe sono tagliate. non ho cenato, né pranzato. l'errore è stato anche quello di non bere e mangiare durante la salita. c'è sempre la voglia di arrivare e riposarsi. ma è un grave errore. arrivare alle 14.00 o alle 16.00 poco cambia se alle 16.00 stai bene perchè ti sei idratato ed hai mangiato, magari al refuge del tete rousse (bellissima vista), dove arrivi verso le 11.00/12.00. hai ragione: Più sei acclimatato, meno soffri e più ti gusti la giornata. Inoltre, diminuiscono i margini di rischio. d'altronde sul rosa ci sono arrivato benissimo, e senza alcun problema. l'approccio è stato diverso. |
1 AULIN, sotto le pezze per qualche ora e la mattina dovresti stare molto meglio! Molte volte funziona...  |
grazie del consiglio, ma bisogna chiedere allo stomaco. tra parentesi, e per fare due risate: l'unico pericolo che ho corso è stato quando ho finito le borsine in cui vomitare. a quel punto sono dovuto scendere rapidamente dalla branda (secondo piano) e scappare di fuori di corsa. e lì scivolai, rischiando di passare sotto la ringhiera che separa il rifugio dallo strapiombo che guarda il refuge de tete rousse. la prossima volta mi porto dei sandali chiodati.  _________________ portami lontano |
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