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Vigevano-Bereguardo (Ticino), 01/10/2022 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Zeno |
Regione | Lombardia |
Partenza | Vigevano (116 m) |
Quota massima | 116 m |
Dislivello | 50 m |
Sviluppo | 50 km |
Tipologia | XC - Cross Country |
Difficoltà | I / S0 ( S1 ) |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni Salita | Ottime |
Condizioni Discesa | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Nell’agosto del 2021 abbiamo disceso in canoa con 17 amici gli ultimi 250 km del fiume Drava fino alla confluenza con il Danubio. L’idea di questo grandioso viaggio ci era stata suggerita da Valentina dell’Associazione Italiana Canoa Canadese. Lei non c’era ancora stata ma era molto attratta da questo fiume che poi ha disceso a sua volta nel maggio 2022. Sabato sera, in occasione di un raduno di canoisti, ha presentato questo viaggio e ci ha invitato a partecipare alla serata.
Insieme a Bruno, Hanna e Lorenzo decidiamo di andare ed aggiungiamo un giro in bici attorno al Ticino per riempire il pomeriggio. Partiamo dalla bellissima centrale elettrica di Vigevano e scendiamo verso sud lungo la sponda destra idrografica del fiume. All’inizio abbiamo un po’ di problemi di orientamento ma poi, su consiglio dei “locals”, imbocchiamo il sentiero E1 che è ottimamente segnalato e conduce fino a Bereguardo. Il percorso è entusiasmante, specie per noi non abituati alla mountain bike. Sembra davvero di fare qualcosa di difficile visto che spesso la traccia è larga giusto 20 cm. In realtà il fondo è ottimo e si procede bene. Ogni tanto si apre qualche scorcio sul meraviglioso Ticino. Arriviamo al ponte di barche di Bereguardo che attraversiamo e presso cui sostiamo per cenare sulla riva del fiume. Il ritorno avviene per l’ottima ciclabile che affianca il Naviglio di Bereguardo. Quando la pista si alza su qualche ponte, dalla dorata campagna nella luce del tramontosi emergono davanti a noi le Grigne ed alle nostre spalle gli Appennini. A Morimondo ci fermiamo per visitare l’abbazia cistercense e, ormai con il buio, rientriamo a Vigevano. Qui ci intrufoliamo alla cena dei canoisti che ci danno un caloroso benvenuto e poi ascoltiamo i racconti della Drava contenti di ricordare dei posti così selvaggi e particolari. Quando la passione per l’arrampicata divampa, è dura decidere di stare lontano dai monti per un fine settimana ma - col senno di poi - ne vale la pena. Mòla mia, leù! |
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