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   Monti Campioncino e Campione, 05/08/2017
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Onicer  Pierpaolo
Regione  Lombardia
Partenza  Schilpario loc. Fondi (BG)  (1243 m)
Quota massima  2174 m
Dislivello  940 m
Sviluppo  18 km
Tipologia  AM - All Mountain
Difficoltà  II / S1 ( S1 )
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni Salita  Buone
Condizioni Discesa  Buone
Valutazione itinerario  Discreto
Commento Visto che la mia prima uscita in montagna su due ruote è stata abbastanza incoraggiante e appagante, decido di dare un prosieguo a tale tipologia di attività e di cimentarmi nuovamente in una salita dall’impegno richiesto contenuto. La metà di oggi in bicicletta è il Rifugio Campione in Val di Scalve, dopodiché l’idea è quella di salire a piedi sul Monte Campioncino ed eventualmente sul vicino Monte Campione. Per far si che la salita non sia eccessivamente breve, anziché partire dal Rifugio Bagozza lascio l’auto in località Fondi/Miniere.
Mi avvio dunque sulla strada asfaltata fortunatamente poco trafficata e, tornante dopo tornante, a fatica arrivo al Rifugio Bagozza. Non potendo essere partito di prima mattina per impegni e trovandoci sotto l’ondata dell’anticiclone subtropicale, durante la salita fa un caldo micidiale che toglie energie (quasi 30 gradi alla partenza).
Dal Rifugio svolto a destra per immettermi sulla strada che conduce ai Campelli. Dopo un primo ripido tratto cementato il fondo diventa sterrato e sconnesso. Si fa quindi una certa fatica negli strappi più in pendenza, ma nonostante questo solo su brevi passaggi sono costretto (dal mio status di novellino più che altro) a scendere dalla bici per portarla a mano.
Con alcune inevitabili soste arrivo al Passo Campelli, per poi raggiungere il Rifugio Campione dopo un ultimo strappo in salita.
Parcheggiato il mezzo al Rifugio, punto ora a piedi l’evidente e vicina cima del Monte Campioncino che raggiungo in circa 15/20 minuti, da cui spazia un ottimo panorama.
Ammirato il paesaggio, decido di proseguire verso il dirimpettaio Monte Campione, ma percorsi pochi passi sono bruscamente stoppato dalla breve ma scoscesa, erbosa ed esposta cresta che scende verso una sella che divide le due montagne. Non ci metto molto tempo a decidere per il dietro front, conscio del fatto che non esiste motivo per prendere rischi così alla leggera. Non mi do però per vinto e osservati i pendii che scendono dal Campioncino in direzione del Rifugio, sono dell’idea che deve esistere un’alternativa più abbordabile e meno rischiosa per raggiungere la sella, ufficiale o ufficiosa che sia.
Scendendo dal Monte Campioncino mi volto quindi più volte a sinistra e individuato a occhio quello che pare un punto di accesso più agevole, taglio a mezza costa il fianco della montagna transitando sopra alcuni pascoli. Sebbene con qualche difficoltà dettata dal dovere camminare su terreno abbastanza ripido composto da erba alta, riesco a raggiungere l’agognata sella.
La cima del Monte Campione è ora vicinissima, ma per raggiungerla bisogna salire su pendio erboso molto ripido, disseminato qua e là di qualche tratto più roccioso. Dalla sella seguo una labile traccia facendo attenzione a non perderla mai di vista, che conduce attraverso balze erbose e rocce che diventano provvidenziali per mantenere un passo più sicuro dove il terreno si inclina notevolmente. Poco sotto la vetta la via da seguire è meno evidente, ma scegliendo con attenzione i passaggi migliori un po’ nascosti nell’erba si giunge in un’area dove le pendenze si addolciscono, fino a giungere sulla docile e larga vetta, dove non esiste ombra di presenza umana.
Per fare ritorno, proseguo sulla cresta che scende in direzione opposta verso il Passo d’Erbigno, che per buona parte è priva di difficoltà, se non per un breve passaggio che è leggermente più esposto. Anziché raggiungere il passo, decido di abbreviare la strada scendendo a zig zag il ripido pendio erboso, sprovvisto di una traccia di sentiero, che punta dritto il sottostante Rifugio Campione, chiudendo quindi un breve giro ad anello alto.
Dopo una doverosa sosta per riprendere energie private anche dal caldo, rimonto in sella alla mia Mountain Bike e intraprendo una piacevole discesa, con numerose ma doverose soste per ammirare lo splendido panorama dei Campelli.
Lasciati i Campelli, per fare ritorno all’auto non rimane che ripercorrere in discesa la strada asfaltata fino ai Fondi. Buona anche la seconda su due ruote!

Foto 1: dalla vetta del Monte Campioncino
Foto 2: visuale verso il Monte Campioncino dalla cresta di discesa del Monte Campione
Foto 3: sempre lui, il Cimon della Bagozza
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