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Pizzo Bernina, Cresta N, Biancograt - Fotoreport, 09/07/2023 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Orobicando |
Regione | Svizzera |
Partenza | Pontresina (1774 m) |
Quota attacco | 3430 m |
Quota arrivo | 4049 m |
Dislivello della via | 1500 m |
Difficoltà | D- ( pendenza 40° / IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Capanna Tschierva |
Attrezzatura consigliata | Nda su ghiacciao,corda da 50, 4 o 5 rinvii, 3 friend misure varie, due o tre dadi. |
Itinerari collegati | Pizzo Bernina (4049m), Cresta N, Biancograt |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | La via è in ottime condizioni. Nonostante l'arrivo del caldo, il cielo sereno favorisce il rigelo notturno.
Dal rifugio Tschierva (praticamente un albergo in quota, ma attenzione al prezzo dell'acqua!) si taglia a mezza costa la morena seguendo la traccia ben segnalata. Verso la fine di questa conviene abbassarsi e andare a prendere il ghiacciaio e dopo poco rimontare delle placchette appoggiate. Da qui si raggiunge la fuorcla prievlusa per ferratina (opzione seguita) o per pendio nevoso. La roccia è di buona qualità, si trova qualche spit/chiodo qua e là ma qualche friend e cordino è necessario. C'è ancora un buon innevamento quindi è possibile evitare di salire sui due gendarmi aggirandoli alla base. A circa un terzo della cresta nevosa che porta al pizzo Bianco c'è una sezione ghiacciata di circa 40m non aggirabile che abbiamo superato agevolmente in conserva protetta (eventualmente possibile fare un tiro). Dal pizzo Bianco inizia la sezione di roccia più articolata ed impegnativa. Per breve cresta rocciosa si raggiunge una sosta per la calata. Si prosegue su ottima roccia con qualche saliscendi (possibili calate) e si vince il gendarme. Con un'altra calata si raggiunge la bella cresta finale di misto (facile) che porta alla cima Svizzera. Sempre per cresta, ora più friabile, abbiamo raggiunto la cima italiana. Poi ci siamo abbassati di qualche metro e abbiamo preso la sosta di calata lungo la via normale che abbiamo seguito fino al rifugio. Abbiamo impiegato 2.45h per arrivare al rifugio tschierva, circa 7 ore per la via sulla quale, a meno di essere primi, è praticamente impossibile non fare code. Circa 2.30h dalla cima Svizzera al rifugio lungo la normale, dove abbiamo trovato ancora più traffico. Abbiamo assistito a diversi interventi del soccorso durante la giornata. Anche se fattibile in due giorni (soprattutto se feriali) dormiremo al Marco e Rosa e completeremo il giro facendo la traversata di Zupò e Belleviste con discesa al Morterasch Un saluto a Monica e Luca, a Yuri e agli altri ragazzi incrociati prima dopo e durante la salita. Con Mirco |
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