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   PIETRA QUADRA, via Calegari invernale, 12/02/2022
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Onicer  fabiomaz   
Regione  Lombardia
Partenza  Branzi (fraz.Gardata)  (850 m)
Quota attacco  2000 m
Quota arrivo  2350 m
Dislivello della via  350 m
Difficoltà  D+ ( pendenza 70° / IV in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  Rif.Tre Pizzi
Attrezzatura consigliata  N.D.A. alpinismo invernale, chiodi a lama.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Quando un po' di anni fa ad opera della forte cordata Zanetti-Cividini era partita la riscoperta in versione invernale della nord del Becco e la Calegati-Rho era diventata un'ambita meta per cordate affiatate, io vagheggiavo di andare a fare la "prima" invernale della più negletta Calegari al Pietra Quadra.
Così nel 2012, con il socio Peggy, in due giorni di estate andammo a percorrere le due vie in sequenza, prima al Becco e poi alla Pietra, trovando la seconda leggermente più difficile ma molto adatta a una ripetizione invernale.
Poi l'idea andò nel cassetto, anche perchè l'accesso invernale a quel frigorifero lungo un chilometro che è la nord della Pietra, in inverni nevosi risulta faticoso e complicato.

In questo "non inverno" dalla strada di Foppolo che settimanalmente mi trovo a percorrere, la nord del Pietra Quadra è lì, come un dettaglio incongruo, unica parete dalle caratteristiche invernali in mezzo a tante vetta spoglie.
E così, con un po' più di maturità, la consapevolezza che sulle nostre montagne non esistono prime, ma la stessa voglia di avventura di allora, l'idea della Calegari è tornata a galla.
Poi il contatto che il team di Marco Serafini, anche loro interessati alla nord della Pietra ma per un itinerario nuovo, ha dato la spinta finale.

Il risultato è stato sorprendentemente soddisfacente. Una bella salita, varia e ingaggiosa, senza mai diventare troppo difficile, come piace a me.

Due lunghi e divertentissimi tiri in una goulotte nevosa, a tratti non più larga di 30 cm, e interrotta da brevi salti di misto, portano alla base della bellissima placca compatta di conglomerato rosso. Uno spuntone offre un ottimo punto di sosta che dà la necessaria fiducia per affrontare un singolo passo delicato di decisione ed equilibrio, per poi proseguire su terreno più facile traversando per cengia verso sinistra.
Si sosta ai piedi del grande diedro rosso (lasciato un chiodo per eventuali ripetitori). Un vecchio chiodo conferma la correttezza della direzione. Si scala su ottima roccia fino alla delicata uscita in traverso verso sinistra (proteggibile su spuntone in alto a destra) che prevede un curioso cambio piede sulla punta dei ramponi e un passo in sbilanciamento.

A questo punto un'altro breve tiro porta ai piedi di placche compatte. Qui, rispetto alla salita estiva del 2012, abbiamo cambiato qualcosa. Seguendo la relazione originale ci siamo portati sullo spigolo che abbiamo seguito fedelmente fino ad uscire nel punto più alto della cresta, alternando tratti di misto a paretine rocciose, nonchè un breve ma sorprendente diedro di "moss climbing" in cui si affondano con gusto le picche in toppe di muschio gelate.
Riguardando le foto della salita estiva avremmo invece dovuto affrontare le placche compatte a destra dello spigolo, continuando su terreno solo roccioso. Ma in un'ottica invernale forse è più logico ed elegante seguire lo spigolo su misto.

Usciti in vetta, invece di seguire la cresta verso est come da programmi, ci siamo diretti verso ovest, complicandoci parecchio la vita e levandoci di impaccio con una lunga doppia di 60 metri esatti (lasciato cordino di calata con maglia rapida). Si consiglia di procedere verso est.

Giunti alla base della parete sud, riuniti con gli amici reduci dalla loro nuova via (un bellissimo diedro ghiacciato sulla sinistra della loro via Menhir) siamo scesi a Roncobello.

Giornata memorabile con Davide Fourfingers e il sempre sorridente Simone.

Foto 1: la porzione di parete con le due linee. In giallo la Calegari, in rosso la via di Marco&soci
Foto 2: momenti vari della salita
Foto 3: altri momenti
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