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PIZ MORTERATSCH, 18/09/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Alpe |
Regione | Svizzera |
Partenza | Park Morteratsch (1850 m) |
Quota attacco | 2495 m |
Quota arrivo | 3751 m |
Dislivello della via | 1900 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 30° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | Rif. Boval |
Attrezzatura consigliata | corda 30 m, 1 piccozza, imbrago, cordini e moschettoni |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | La silhuette della cresta Biancograt al Bernina è probabilmente la più famosa e fotografata delle Alpi. L'ondulata linea nevosa fa da spartiacque tra il vedret de Tscheirva e il vedret Morteratsch in uno degli scenari glaciali più affascinanti delle Alpi e la prospettiva perfetta si ha proprio dalla vetta del Piz Morteratsch a 3751m. E' una montagna minore rispetto ai colossi del gruppo, ma la relativa facilità di ascesa e la panoramicissima vetta ne fanno una montagna molto apprezzata e frequentata. L'accesso più classico è quello dalla chamanna Boval che sorge in favorevole posizione sulle sponde della morena del Ghiacciaio del Morteratsch. La salita al rifugio è un bellissimo trekking di 2 ore con scorci glaciali indimenticabili. Ma bisogna affrettarsi perchè non dureranno ancora molto. Non è vero che "la montagna sarà sempre li" purtroppo non è più vero. Tanto bello il panorama, tanto scadente e deludente la cena, con brodino, insalata ed un piatto di spaghetti, il tutto servito senza tovaglioli, senza bicchieri, senza acqua. La colazione è stata la peggiore sino ad ora sperimentata con una sola fetta di pane vecchio e marmellatine in plastica. Il tutto a 65 € mezza pensione per soci CAI. Per il resto il rifugio è ben tenuto, organizzato e tranquillo senza il caos che ultimamemnte si trova nei posti più blasonati. La salita è varia e dopo aver percorso un tratto di sentiero ed una pietraia, attacchiamo un nuovo tratto attrezzato con scalette e pioli che risale una fascia rocciosa evitando il vecchio percorso con roccia instabile. Segue una parete ed un traverso roccioso (passaggi di II) che porta alla forcella Boval dove mettiamo piede su ghiacciaio. Qui si congiunge la via che risale dalla Tschierva. Risaliamo ora la calotta glaciale e con ampio semicerchio guadagniamo la vetta. La Biancograt ci appare d'improvviso sotto un sole di settembre: i colori sono più caldi, le ombre più lunghe, l'atmosfera che si respira è più rilassata e malinconica, finalmente è autunno! |
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