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Monte Frisozzo, 21/06/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Syd |
Regione | Lombardia |
Partenza | Case di val Paghera - Ceto (1222 m) |
Quota attacco | 2700 m |
Quota arrivo | 2898 m |
Dislivello della via | 200 m |
Difficoltà | PD+ ( pendenza 50° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Maria e Franco |
Attrezzatura consigliata | Ramponi piccozza casco |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Inserisco questa lunga gita nell’archivio ghiaccio e misto per le condizioni che si possono riscontrare a inizio stagione.
Dalle case di val Pagherà già è tanta la strada da fare per arrivare al Maria e Franco (chiuso). Il segnavia CAI dice 4,45 h, ma senza correre ci si mette un’ora in meno, per 1300 m d+. Dal rifugio si prende il sentiero per il bivacco Macherio e dopo qualche centinaio di metri si incontrano segni blu, che andrebbero prima visti e poi seguiti...se non fosse per la neve che a tratti li occulta. Comunque occorre stare sotto la bastionata rocciosa della lunga cresta est fin quasi sotto la cima. Si trova quindi una sottile cengia erbosa inclinata verso est che agevolmente porta in cresta. Il versante nord è ancora molto innevato e il pendio piuttosto ripido. L’ultima neve (20 cm buoni e scivolosi su fondo più duro) rende insidiosa la salita e peggio la discesa: ramponi e piccozza devono lavorare bene perchè scivolare è facilissimo e sotto c’è modo di fare tantissima strada. Dal punto di arrivo in cresta si procede diagonalmente lungo il pendio in leggera salita fino a incontrare la parete nord-est apparentemente insuperabile ma che cela un canalino breve girato a sx e chiuso in alto da un grosso masso un pò inquietante. Rimontato con cautela il canale (neve poco affidabile) con un paio di passi delicati verso sx (II) si supera l’ostacolo e si esce sulla parte superiore della cresta, che alterna passaggi facili di roccia, divertenti coi ramponi, e pendii nevosi, fino ad arrivare in vista delle due croci di vetta, che si fanno ancora corteggiare un pò con qualche passaggio divertente. Splendida la vista: tra lago d’Iseo, Orobie e Adamello, il Frisozzo è un grande palcoscenico per lo spettacolo delle montagne! Attenti a ripercorrere gli stessi passaggi (facilissimo perderli: da non affrontare con nebbia!) rientriamo con grande cautela ma supersoddisfatti. Al rientro, senza raggiungere il rifugio, scendiamo diretti sul sentiero per il Macherio e poi caliamo per pascoli direttamente sul lato dx di un laghetto e di lì, per pendii erbosi molto ripidi, sulla sx di un torrente, scendiamo diretti al lago di fondovalle. Gita faticosa (1750 m d+, 18/20 km) ma che merita ogni passo e ogni pena. Ambiente sempre superlativo. Nessuno in giro: gente a piedi e sugli sci verso il Re di Castello. |
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