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Aiguille Verte, per il Couloir Whymper, 17/06/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Regione | Francia |
Partenza | Chamonix (1070 m) |
Quota attacco | 3400 m |
Quota arrivo | 4122 m |
Dislivello della via | 1450 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 55° ) |
Esposizione in salita | Sud |
Rifugio di appoggio | Rif. Couvercle (2687m) |
Attrezzatura consigliata | 2 piccozze, 2 corde da 55m, qualche vite da ghiaccio |
Itinerari collegati | Aiguille Verte (4122m), per il Couloir Whymper |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Una gita che mi resterà nel cuore per tanti motivi: l'impegno fisico, la bellezza di questa montagna, l'ambiente spaziale qual è quello del M. Bianco, l'essere stati soli su tutto l'itinerario, il lunghissimo percorso da fondovalle...
Eh sì, perché ce la siamo fatta tutta a piedi A/R da Chamonix, visto che all'andata il trenino era fuori servizio per un albero caduto sui cavi, e al ritorno... era ormai tardi e abbiamo dovuto sorbirci 3100m di dislivello dalla vetta fino a Chamonix. NB: Il giudizio sulle condizioni è relativo al buon innevamento generale (neve subito dal rifugio) e al Couloir, dove c'è ottima neve per la progressione e niente ghiaccio (viti mai usate). La TERMINALE, invece, non è in buone condizioni ed è molto difficile superarla ora. Con le alte temperature dei prossimi giorni peggiorerà ancora. TEMPISTICHE: 1° giorno: quasi 6h per arrivare al rif. Couvercle da Chamonix (1700m di disl). 2° giorno: partenza all'una, in vetta alle 7,30. Dal rifugio all'attacco del couloir non c'è stato un grandissimo rigelo notturno, ma le vecchie tracce ci aiutano. Superiamo il muretto di 3m strapiombante della terminale, molto impegnativo (neve non sufficientemente ghiacciata), con un "gioco di squadra" tra spinte e tirate di corda riusciamo a passarlo. Bravo Fabio che sale per primo! Il resto del canalone è in ottime condizioni invece, con neve dura ma pochissimo ghiaccio. I nostri polpacci sono stati messi a durissima prova visto che non era gradinato (solo tracce di discesa in doppie) e quindi mai un attimo di riposo per le gambe. La cresta finale vista all'uscita del canale è emozionante... e l'arrivo in vetta ovviamente ancora di più! E' uno spettacolo unico e oggi tutto per noi. Purtroppo, avendo solo 2 corde da 50m in 4, la discesa si rivelerà lunghissima, viste le 15 doppie da fare. Infatti, essendo in 4, è andato via molto più tempo rispetto alla salita. Il rientro al rifugio sarà faticoso perché la neve aveva smollato parecchio e si sfondava, ma le tracce ci hanno aiutato. Sosta rigenerativa e poi la lunghissima discesa a Chamonix, che richiederà ancora quasi 5h. Arriviamo alla macchina alle 21,15, devastati ma con una gran gioia che prevale su dolori e fatiche. Unico neo di questa gita: il rifugio (si gelava letteralmente, a cena col piumino e coperta sulle gambe!) ma soprattutto... il rifugista!! Partecipanti: Fedora, Lidia, Demis e Fabio. FOTO 1: Dal Col de la Grande Rocheuse. FOTO 2: La bellissima cresta Est che porta in vetta. FOTO 3: Tornando dal Whymper. |
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