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   Zinalrothorn, per la cresta SE - Fotoreport, 13/07/2018
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Onicer  Orobicando   
Regione  Svizzera
Partenza  Zermatt (1608)  (1608 m)
Quota attacco  3198 m
Quota arrivo  4221 m
Dislivello della via  1020 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 45° / IV- in roccia )
Esposizione in salita Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rothornhutte (3198)
Attrezzatura consigliata  N.d.a - Corda da 60m per le doppie, 2 o 3 friends medio-piccoli, cordini, rinvii. Utile una picca tecnica per la presenza di ghiaccio vivo
Itinerari collegati  Zinalrothorn (4221m), Via Normale per la cresta SE
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Partiamo alle 4 dal rifugio e saliamo verso destra viso a monte il Rothorngletscher in direzione del camino detto Wasserloch (III) che dovrebbe segnare l’inizio della via.

Fare molta attenzione durante la salita perché questo camino è poco evidente ed è facile superarlo; noi infatti siamo andati oltre arrivando di fronte a un grosso spigolo, sulla sinistra c’è un pendio detritico sormontato da un nevaio raggiungibile passando un muretto di misto (80° - 3 m); non avendo poi trovato tracce di passaggio siamo riscesi disarrampicando (cordone con maglia in loco segno forse dei tanti errori di salita). Dopo aver perso circa 1.30 ore grazie alla luce del sole individuiamo il passaggio (salendo abbiamo capito che non conveniva calarsi ma piuttosto attraversare il nevaio sommitale e ricongiungersi più in alto alla via).

Superato il camino proseguire in diagonale su terreno che alterna facili rocce a blocchi, cenge e traversi nevosi; superati i 3 nevai e l’aerea cresta finale si è alla base del corno roccioso che costituisce la cima: inizia qui la via vera e propria.

Superata una prima balza rocciosa (II - sosta un po’ nascosta), inizia il lungo traverso che taglia la base della parete tramite un susseguirsi di cenge, passaggi di misto (facile, trovato vetrato e ghiaccio vivo) e un paio di passi d’arrampicata (II/III), salire poi lo stretto canale (45° - colata di ghiaccio, aggirabile su roccia) che porta alla forcella detta Gabel.
Salire il risalto sopra la forcella poi traversare a sinistra e salire obliquando su bellissime placche e lame (2 spit III/forse IV un passo) fino a una sosta (2 ch oppure fittone).
Percorrere la cresta di misto fino a un gendarme, aggirarlo a sx e raggiungere l’anticima (Kanzel) a sua volta da aggirare a dx per cengia vertiginosa, disarrampicare per alcuni metri (esposto) poi per rocce facili raggiungere la cima.

Discesa per la via di salita; numerose doppie (circa 15) da 20/30 m permettono di superare i tratti più esposti senza disarrampicare

Con Waldemar e Robi (in 3 i tempi di salita e discesa si son dilatati ma è andata bene lo stesso); un saluto a Marco socio di Robi che purtroppo ha rinunciato alla cima.
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