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Monte Disgrazia canale Schenatti (in giornata), 24/06/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Piana di Predarossa (1955 m) |
Quota attacco | 3200 m |
Quota arrivo | 3678 m |
Dislivello della via | 400 m |
Difficoltà | AD ( pendenza 50° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Ovest |
Rifugio di appoggio | Ponti |
Attrezzatura consigliata | NDA, due piccozze. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Un'altra sveglia notturna, oggi finalmente tentiamo il Disgrazia, questa stupenda piramide che vedo ogni volta da lontano quando sulle Orobie il cielo è terso. Poco prima delle 5 ci incamminiamo dalla piana di Preda Rossa direzione rifugio Ponti, le temperature sono alte ed un pochino ci preoccupano, l’idea è tentare la salita dal canale Schenatti, decideremo una volta sul ghiacciaio in base alle condizioni. Ore 6.15 siamo al rifugio, ci fermiamo per un break caffè (sconsigliato, davvero pessimo!), un buon sentiero ci conduce ai piedi del ghiacciaio, la neve tiene anche se lasciamo un solco profondo, saliamo tenendo la sinistra e con ampio giro ci portiamo alla base del canale, notiamo che è interrotto per una decina di metri, questo sarà il punto chiave, rocce marciotte due passaggini di II grado ed un saltino con ghiaccio sottile, ora la neve è inconsistente e saliamo a naso prestando la massima attenzione fino a raggiungere la cresta. Da qui bellissimo, decidiamo di togliere i ramponi e su ottimo granito raggiungiamo la vetta! Mezz’ora di relax e spuntino, la discesa dalla via normale è tutt’altro che banale, l’ottima roccia è alternata a lastre ghiacciate e delicate, seguiamo i rari ometti e più spesso le ramponate lasciate sul granito, con cautela seguiamo fedelmente la cresta individuando man mano il passaggio migliore fino a vedere le tracce che salgono dal ghiacciaio, un ultimo canalino delicato da fare in discesa faccia a monte e siamo fuori dalle difficoltà! La neve tiene e ci permette una veloce discesa, una volta sulla morena ripercorriamo il tragitto dell’andata fino alla piana.
Grazie ai miei compagni di oggi, Ciso, Gimmi, Claudio, Giuseppe e Ivan. Foto 1 – Ultimi metri dello Schenatti. Foto 2 – Ultimi metri dello Schenatti Foto 3 - Cresta verso la vetta. |
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