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Nadelhorn - via normale, 12/07/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Michi75 |
Regione | Svizzera |
Partenza | Saas Fee (1900 m) |
Quota attacco | 2300 m |
Quota arrivo | 4327 m |
Dislivello della via | 1000 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 40° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | Mischabel Hutte |
Attrezzatura consigliata | NDA + qualche friend medio o cordino se si vuole proteggere i passaggi di arrampicata sull'ultima parte della cresta |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Da Saas Fee conviene prendere il ramo di funivia fino a quota 2300. Fa orario continuato fino alle 16.30, costo del biglietto andata e ritorno 33 euro. Da qui una lunga salita, prima su comodo sentiero poi lunga parte su cresta rocciosa con catene e pioli (e una scala) che portano al rifugio (circa 3.30). Tipico svizzero, molto ordinato e organizzato ma con prezzi folli. Nelle 70 euro della mezza pensione non è compresa nemmeno una bottiglia di acqua, costo aggiuntivo di 10 euro. Conviene quindi affidarsi a quella dei bagni e portarsi dei sali minerali da casa. Noi abbiamo dormito nel locale invernale (tipo mangiatoia). Due orari per la colazione: 2,30 per chi va a fare le cose più toste, noi abbiamo optato per quella della 4. Dal rifugio si risale ancora la cresta rocciosa con corde fisse fino al ghiacciaio (circa 3600 metri di quota). Qui ci si lega (al cospetto della imponente parete nord del Lenzpitze) e si attraversa il ghiacciaio verso Nord, risalendo il pendio più ripido fino al Windjoch (3850 m). Da qui percorrere tutta la cresta nord-est, prima larga, poi via via più sottile, aggirando sulla destra alcuni passi rocciosi (oggi presente ghiaccio vivo, attenzione). Si giunge quindi al torrione sommitale, che oppone tratti di II e sfasciumi. Ci sono due possibilità: la più semplice a mio avviso è quella di tenersi sulla sinistra senza traversare fino alla forcella. L'arrampicata di destra oppone infatti qualche passaggio di placca e di sfasciumi più delicato. In discesa di sicuro tenersi a destra. La vetta è molto aguzza e c'è il serio rischi di affollamento. Discesa per la stessa via di salita.
Considerare 3-4 ore per la vetta. La traccia, bene evidente, attraversa alcuni crepacci ad oggi ancora ben chiusi. Ambiente davvero spettacolare. La parte attrezzata della cresta può diventare delicata in caso di maltempo. Calcolare bene i tempi per riprendere la funivia al ritorno. Dal rifugio servono ancora 2,30 ore in discesa! Nel complesso vetta da non sottovalutare, richiede esperienza ed allenamento. Grande giornata di felicità con Ivan, Mapi e Nicola. FOTO 1 - Tratto attrezzato verso il rifugio FOTO 2 - Arrampicata verso la vetta FOTO 3 - la cresta nord est in dicesa |
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