|
Cima di Jazzi, 16/07/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Federico |
Regione | Piemonte |
Partenza | Pecetto (1300 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3800 m |
Dislivello della via | 800 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 45° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Rif. Sella |
Attrezzatura consigliata | Da Alpinismo, non necessario tanto materiale per roccia |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Itinerario effettuato in giornata nonostante il notevole dislivello (2400 m).
Per rendere l’idea della resa e della ripidezza dell’itinerario basti pensare che sono solo 9 Km da Pecetto fino alla cima. Dalla frazione Pecetto di Macugnaga raggiungere l'ex rifugio Eugenio Sella (m.3029) incamminandosi dal parcheggio della seguendo la pista da sci che costeggia in parte la traiettoria della seggiovia. In corrispondenza di un bivio si devia a destra attraversando il torrente. Il sentiero si fa più ripido e, attraversato un ponticello in una gola, raggiungiamo i prati soprastanti dove ulteriori cartelli segnalano la direzione per il rifugio. Il percorso continua verso destra su evidente sentiero fino a raggiungere la morena. Si prosegue sul sentiero passando al di sotto dell'impressionante "triangolo" della cima di Jazzi, fino a raggiungere un nevaio (più o meno abbondante a seconda della stagione ( 2750 m)( sopra in alto si vede un asta graduata gialla e nera che indica la posizione di un gasex). Lo si attraversa in diagonale verso destra sino a raggiungere uno sperone roccioso dalla parte opposta (ometti). Si risale integralmente lo sperone seguendo la traccia e in poco si raggiunge il rifugio Eugenio Sella (dislivello m.1667). Dal rifugio Sella si sale direttamente a destra per ripide rocce rotte per un centinaio di metri (I) raggiungendo un dosso al margine del ghiacciaio soprastante. Noi aabbiamo risalito più velocemente il canale di neve (max 50°) posto a sinistra del rifugio (faccia a monte). Da qui si risale integralmente verso sinistra tutto il ripido nevaio che fiancheggia a destra una costola rocciosa. Giungi al colle con evidente GAS EX ci si dirige verso destra in direzione della costola. Da qui risalire integralmente la costola superando il passaggio obbligato del caminetto (II+) e più sopra per sfasciumi e rocce rotte fino a giungere alla base di una paretina (è il passo Jacchini) con catena attrezzata. Oppure è possibile risalire integralmente il ripido canale nevoso a destra della costola rocciosa fino al suo termine, dove è evidente la catena. Si risale la ripida placca iniziale (catena) fino a raggiungere due cenge che si seguono verso sinistra per una trentina di metri (qualche spit con cordone per le soste). Si supera un canalino ben appigliato (II) e si prosegue leggermente verso destra fino a una placca (II/III, cordone). Si traversa a sinistra tutta la placca (II). Da qui ancora verso sinistra fino ad un terrazzo (II), dal quale si raggiunge la spalletta nevosa del passo del Nuovo Weissor (m.3498. Dai pressi della sella si procede verso ovest su ghiacciaio pianeggiante e in leggera discesa, lasciandosi sulla sinistra la zona di seracchi. Si piega poi leggermente a sinistra e con percorso non obbligato si risale tutto il dosso nord/ovest fino alla cima. Partecipanti: Francesca ed io Foto 1: il percorso sul ghiacciaio da 3200 sopra il rif. Sella Foto 2: il percorso dal passo Jacchini Foto 3: il percorso dal passo del Nuovo Weissor |
Report visto | 2565 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |