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   Ortles - Hintergrat, 08/07/2012
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Onicer  FranciG   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Solda (1850m)  (1850 m)
Quota attacco  2661 m
Quota arrivo  3905 m
Dislivello della via  1300 m
Difficoltà  AD ( pendenza 40° / IV- in roccia )
Esposizione in salita Sud-Est
Rifugio di appoggio  Coston
Attrezzatura consigliata  corda, piccozza e ramponi, qualche rinvio e cordino (friends medio piccoli utili ma non indispensabili)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Dopo tanta indecisione sulla meta da scegliere per il meteo poco chiaro, accettiamo l’invito ad aggregarci all’uscita del corso di ghiaccio della SEM (grazie Antonio!) per salire l’Ortles dalla cresta Hintergrat.
Sabato salita al rifugio Coston.
Domenica partenza alle 3,30 con cielo sereno e splendida stellata; il tempo si guasterà, ahimè, presto. La prima parte della via è piuttosto noiosa e si svolge su sfasciumi instabili, quando si raggiunge finalmente il filo di cresta inizia il divertimento: tratti di arrampicata non difficili ma da non sottovalutare, perchè la roccia è spesso o friabile o unta, alternati a pendii nevosi, un continuo togli e metti i ramponi, allunga e accorcia la conserva, qualche tiro di corda! Molte relazioni consigliano di portare friends medio-piccoli, tuttavia nei tratti di arrampicata più impegnativa si trovano alcuni chiodi e cordoni, per cui non sono indispensabili. Anche il passaggio chiave di IV- in diedro unto si azzera facilmente con i chiodi già presenti.
Un paio di intoppi per via delle tante cordate in via (alla discesa sul lato ovest dopo il primo nevaio e al diedro del passaggio chiave) e in 6 ore siamo in vetta, dove purtroppo la visibilità è nulla e patiamo un gran freddo! Poi inizia la discesa infinita per la via normale, che come via normale è tutt’altro che banale: inizialmente su ghiacciaio avvolti nelle nuvole con visibilità quasi nulla, seguendo la traccia molto evidente, discesa in piolet di un pendio di 45°, poco sotto il bivacco Lombardi una breve doppia, di nuovo su ghiacciaio, poi un altra breve calata, parete verticale da scendere arrampicando attrezzata con catene, altri saliscendi sul filo di cresta che richiedono molta attenzione soprattutto perchè a questo punto si inizia ad essere un po’ stanchi. Alla fine ci mettiamo poco meno di quattro ore ad arrivare al rifugio Payer, soprattutto a causa dell’affollamento che ha creato qualche coda alle calate in doppia oltre a non poche preoccupazioni per i proiettili vaganti! Dal Payer ancora un’ora e mezza di sentiero fino a Solda: in totale siamo stati in giro più di 14 ore!
In cordata con Livio, veloci e sicuri.
Via splendida e di soddisfazione, percorsa, purtroppo, avvolti nelle nuvole; nel complesso weekend estremamente positivo e in ottima compagnia!
Una nota sulla gradazione della via: ho messo AD perché è la gradazione della maggior parte delle relazioni che si trovano, ma è mia opinione (e non solo mia) che visti la lunghezza e l’impegno globale dell’itinerario (anche in discesa) potrebbe essere più giusto un AD+.

Foto1: l’Ortles visto dal rifugio Coston (vetta avvolta nelle nubi)
Foto2: foto di vetta nella nebbia
Foto3: la cresta in discesa verso il Payer

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