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Aiguille du Chardonnet, goulotte Escarra , 28/11/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | guidoval |
Regione | Francia |
Partenza | Le Tour (1480 m) |
Quota attacco | 3400 m |
Quota arrivo | 3824 m |
Dislivello della via | 400 m |
Difficoltà | D ( pendenza 80° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Albert 1er 2706 |
Attrezzatura consigliata | Nda |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | La goulotte è in molto buone condizioni per salirla; meno da vedersi, tutto un po' secco e ghiaccio vecchio. L' avvicinamento è un' autostrada pur aggirando qualche buco, solo bisogna tenere gli occhi un po' aperti per capire qualche ponticello poco evidente. Ancora legna nel rifugio ma se continua così do 4 giorni alla scorta attuale. Meglio portarsi il gas, dall' auto in su niente acqua.
Assalto di una decina di cordate alle 3 goulottes anche domenica su lunedì, che avevamo scelto con MicheleAlebardi, Vale e Marco (v. report Bettembourg) per non beccarci il traffico della domenica -oltre 20 cordate secondo lo Stambek. Adesso il resoconto perchè la voce già gira e non c' è motivo di essere omertosi. Alla terminale Michi e io giriamo per l' Escarra, una sola cordata appena partita mentre sulle altre c' era gente già alta. Carina, divertente, veloce, tiri allungati. Sull' unico tiro ripido mi becco una scarica del primo francese: avambraccio rotto e ginocchio come un melone, e per fortuna ero due. Autosoccorso calato dal Michi, preparazione professionale veloce e pulita per la discesa in elicottero. Allora: grazie di cuore e bravissimi al Michi e ai francesi, dall'equipe in alto fino alle infermiere di Sallanches. Soprattutto per la cordialità e la partecipazione personale di ognuno, ben oltre la serietà professionale. Un po' meno ai due dell' altra cordata lenti e demolitori, ma se loro non dovevano partire di fretta per ri-infilarsi tra noi due io son stato un vero coglione a partire nel budellone dietro di lui. E sì che lo so, e infatti quando ho visto il ghiaccio arrivare mi son detto mi sta bene. E bigolo anche giù sul ghiacciaio a non girare a sinistra e andare alla Gabarrou, ma non ero sicuro fosse di lì... Adesso 2 mesi di gesso per il braccio, per il ginocchio non si capisce bene. La morale la sappiamo tutti. Ieri sera lunedì salivano ancora diverse cordate al rifugio: non per invidia ma restando così le cose non mi sento di consigliare la Chardonnet. |
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