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Monte Venturosa - Cresta Est, 25/04/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | calimero |
Regione | Lombardia |
Partenza | Strada tra Pianca e Cespedosio (950 m) |
Quota attacco | 1750 m |
Quota arrivo | 1999 m |
Dislivello della via | 250 m |
Difficoltà | F ( pendenza 40° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | Picozza e ramponi |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo la piacevole pausa sui monti svizzeri dei Grigioni, torniamo a calcare le nostre montagne e dopo parecchio tempo torniamo in Val Brembana.
Più precisamente, in un angolo veramente spettacolare della Val Taleggio. Oggi facciamo nostro un itinerario percorso tempo fa dagli amici brembani on-icers Matu87 e Ma.ca ( grazie ragazzi, birra offerta alla prima occasione..!! ), ossia la salita al Monte Venturosa per la bella e selvaggia cresta est. Partiamo alle 7,30 dal parcheggio sulla strada tra Pianca e Cespedosio, all'altezza del cartello che indica la normale al monte Venturosa. Procediamo lungo il sentiero canonico ( che qui, più che sentiero, è ancora carrereccia ) fino ad incrociare la prima baita all'altezza della quale lasciamo la normale che sale al Passo di Grialeggio per proseguire lungo la traccia alla nostra dx. Arriviamo ai piedi del vallone-canalone ( valanghivo, tracce evidenti al centro ) che risaliamo faticosamente , tenendoci a dx del corpo slavinato , su pendio ripido per lo più su erba infida e qualche roccetta. Al termine della salita, arriviamo in cresta. L'ambiente è veramente selvaggio ed eccezionale in un contesto a tratti quasi dolomitico, unica compagnia un camoscio che ci guarda curioso dalla cima di un torrione roccioso. La cresta è ornata da impressionanti cornici che danno sul versante che guarda Cassiglio. A questo punto, calzati i ramponi e picca alla mano iniziamo a percorrere la cresta. Subito un pendio ( 40° ) di neve comunque molle che alternato a roccette ( max II ) ci porta ad un traverso un poco delicato e ad un saltino roccioso che, superatolo, conduce ad uno zucco dal quale, discendendolo con attenzione , giungiamo all'ultimo tratto di cresta che immette sul pendio finale . Risalitolo, eccoci con soddisfazione sulla vetta del Venturosa. Rapida sosta, e poi discesa dalla normale del passo di Grialeggio ( Baita del Giacom ancora sepolta dalla neve ..) verso la meritata e sospirata birra gelata. Ottimo itinerario alpinistico in ambiente selvaggio, poco frequentato ( da questo versante ) e spettacolare. Nessuno ( a parte l 'amico camoscio..) incontrato sul percorso di salita. Via che probabilmente sarebbe stato meglio affrontare due-tre settimane fa, con più freddo ( oggi in alcuni punti la neve molle rendeva + complicata la progressione ... ). Forse l'ultimo weekend utile per poterla percorrere prevalentemente in neve. Partecipanti : Calimero e Saldeg Foto 1 In cresta Foto 2 la cresta prima della vetta Foto 3 sulla vetta del Venturosa |
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