|
Zucco Pesciola - Via Gasparotto, 19/07/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | k2 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Rifugio Lecco ai Piani di Bobbio (1779m) |
Quota attacco | 1945 m |
Quota arrivo | 2096 m |
Dislivello | 150 m |
Difficoltà | D- / IV+ ( IV+ obbl. ) |
Esposizione | Nord |
Rifugio di appoggio | rifugio Lecco |
Attrezzatura consigliata | normale da alpinismo + qualche dado o friend piccolo/medio per integrare |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | E' stata una bella via. Sette tiri mai banali e poco chiodati (alcuni passaggi più ostici del previsto, difficoltà massima IV+) e tanto freddo soprattutto all'inizio.
Dal rifugio Lecco, inoltrarsi nel vallone dei camosci mantenendo la sinistra e, al bivio delle due strade sterrate, traversarlo verso destra prendendo la sterrata che scende, cercando di individuare i due grossi massi che, sotto a parete, segnano l'attacco della via. Una volta raggiunti i massi (li vedete nella foto qui sopra), Faccia alla parete, ci si sposta verso quello di sinistra e si va a ridosso della parete fino ad incontrare la scritta sbiadita "via comune". Questo attacco è comune, per i primi tre tiri, alla via Diedro Bramani e alla via Gasparotto. E' una parete orientata a nord e, in questi giorni, molto fredda a causa delle perturbazioni passate. Per scaldarsi sono necessari almeno due tiri continuativi .... alla partenza eravamo almeno la quinta cordata in lista e il freddo l'abbiamo preso tutto. Meritano di essere segnalati alcuni passaggi: l'attacco del secondo tiro (una placchetta un pelo strapiombante da fare con decisione .... quella che non ho avuto io), l'umido camino del quinto tiro che si percorre in opposizione utilizzando la schiena contro un pilastro staccato (io ho avuto molta difficoltà perchè non ci stavo con lo zaino) e il bellissimo (il più bello della via) ultimo tiro .... uno spigolo che ha tutto: appigli, appoggi, affilato e sempre più stretto... gratificante al massimo anche perchè conduce alla madonnina di vetta. Attenzione al terzo tiro: in corrispondenza del primo fittone, seguire le tracce di sentiero sulla sinistra e risalire una paretina che porta al pianoro d'erba. La discesa avviene sul ripido sentiero di sfasciumi che, da dietro alla madonnina, scende prima alla Bocchetta di Pesciola e poi, girando a sinistra, conduce in breve alla base della parete. Bella via ... bella domenica alla prossima |
Report visto | 3309 volte |
Immagini | |
Fotoreport | Clicca qui per andare al foto-report |