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Monte Brento/parete est, Via L'aspettativa dei mondi superiori, 19/02/2024 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Orobicando |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Dro (200m) |
Quota attacco | 650 m |
Quota arrivo | 1350 m |
Dislivello | 700 m |
Difficoltà | TD+ / VII- ( VI+ obbl. ) |
Esposizione | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Nda, serie completa di friend fino a 3BD, dadi, cordini da abbandono in caso di calate. |
Itinerari collegati | Monte Brento/parete est (1350m), Via L'aspettativa dei mondi superiori |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Descrizione dettagliata dei tiri nell'itinerario associato.
L'ondata di caldo ha forse dato il colpo di grazia alle cascate, di sicuro ha interrotto una stagione a iniziata a fatica. Poca voglia di sciare, ancora meno di andare a cercare ghiaccio. Arriva quindi la proposta dell'amico per una viona su roccia, le giornate sono ancora corte e non tocco la roccia da mesi ma la sfida mi attira. Venerdì sera dopo cena siamo in partenza per arco... Partiamo col buio in modo da attaccare alle prime luci dell alba. Sbagliamo l'avvicinamento in un paio di punti ma alla fine ci arriviamo. Alle 7.45 attacchiamo il primo tiro su cui la roccia è gelata, non certo incoraggiante! I tiri successivi si susseguono su difficoltà più contenute, fino ad arrivare alla cengia mediana dopo la quale la parete verticalizza. Qui il livello aumenta leggermente ma le difficoltà restano abbastanza omogenee. Tra i tanti tiri, L11 ha il grado più alto ma non lo definirei il tiro chiave perché ha solo un paio di passi duri facilmente azzerabili. I tiri 12 e 14 offrono una bella arrampicata divertente, forse i tiri più belli della via. Il camino della L15 è davvero ostico da arrampicare, troppo stretto per stare alla interno con lo zaino e troppo liscio per passare all esterno in libera. Una gran legnata la L18, forse il tiro chiave. Diedro fessurato strapiombante molto ben protetto, ma davvero liscio, non gli darei solo un VI+. Sarà che eravamo alla frutta, le mani iniziavano a non tenere e che alcuni passaggi erano umidi ma l'ho dovuto fare tutto in artificiale a friend (A1 della relazione originale ci sta). Vertiginosa e spettacolare l'ultima sosta, appesa nel vuoto con 700 m sotto le chiappe. Alle 18.03 siamo fuori dopo circa 10 ore di cavalcata, tempo 10 min e viene buio. Scriviamo la prima dedica del 2024 sul libro di via e iniziamo il rientro. Procediamo con le frontali nel bosco per tracce, traversando in leggera salita. Si trovano dei bolli qui e là, superare una parete rocciosa (tenerla sulla sx) poi una successiva fascia di rocce a balze fino a che il bosco si fa meno ripido e più rado. Qui salire a sinistra ed incrociare la mulattiera che scende lungamente a Lundo. Inizia qui la ricerca dei vari autostop per tornare all'auto grazie ai quali faremo incontri interessanti. Un amico di Grill, l'apritore della via che abita proprio a Lundo, e un folto gruppo di scialpinisti bellunesi che vedendoci affamati, non solo ci riportano alla macchina ma ci offrono birra e uova al tegamino. Con Mirco. Foto al foto report sotto |
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