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   Cervino, il sogno dei sogni, 08/10/2023
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Onicer  Beps65   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Cervinia (2000m)
Quota attacco  3835 m
Quota arrivo  4478 m
Dislivello  650 m
Difficoltà  AD / III+ ( III obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  Capanna Carrel
Attrezzatura consigliata  NDA
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Il Sogno dei Sogni, la Montagna delle Montagne, il Viaggio dei Viaggi, questo ho sempre pensato del Cervino! Ma anche la fine di un lungo viaggio condiviso.
Mercoledì sera sono da mia figlia, arriva un messaggio da Pier: “Ciao Beppe, ti faccio una proposta indecente. Ti va di venire con me, Pietro e Gerry sul Cervino sabato e domenica? 😅”
Lo faccio leggere a Giuly, con un grande sorriso ed un entusiasmo superiore al mio dice: ”Papi, è il tuo sogno di sempre, non farti scappare questa occasione!”
Il Cervino non era solo un sogno mio, ma anche “Suo”, le emozioni e le paure condivise nelle centinaia di gite insieme, eravamo preparati, se arrivava Lei, arrivavo anch’io e viceversa, nessuno arrivava primo.
Sabato mattina siamo a Cervinia, le paure come sempre quando mi trovo davanti alla Montagna svaniscono completamente, le emozioni no, sono un turbinio, lo zaino è pesante, il luogo è incredibile, cazzarola, stiamo davvero tentando il Cervino! Pier e Gerry conoscono tutto della salita, grazie alle informazioni dell’amica Sara che ci è stata una settimana fa, sono tranquillo anch’io, so cosa troveremo alla Carrel e pressappoco domani sulla via di salita. Arriviamo senza difficoltà su quel nido d’aquila, (a parte il passaggio del Cheminèe e il ghiaccio superiore), è presto ed abbiamo tutto il tempo per rilassarci e godere della vista, il freddo però arriva intenso, alle 20 siamo tutti a letto, incredibilmente dormo come un ghiro quasi 8 ore.
Vengo svegliato dalle frontali, guardo l’ora, le 3, ma noi abbiamo la sveglia alle 4.15!? Mi riaddormento, alle 4 mi rendo conto di essere l’unico rimasto a letto, un ultimo controllo, c’è tutto, caramelle in tasca, il gufo e la coccinella, accendo il cellulare, da casa messaggi incoraggianti, mia figlia mi rassicura che è tornata a casa e mi augura buon viaggio!
Usciamo dalla Carrel, sono pronto al buio, al freddo, invece è incredibile, la luna rischiara il cielo, una stellata inimmaginabile, niente vento, la corda della sveglia sembra illuminata a giorno dalle altre frontali. Eccoci qui Beppe, ultima possibilità di dare forfait, dopo soli dieci minuti sono stanco come se avessi camminato un giorno, poi tutto si stabilizza, sono emozionato ma tranquillo, saliamo sempre più nel buio, ci perdiamo un attimo, poi su, arriviamo alla Gran Corde, sbuchiamo in cresta, un vento gelido, ghiaccio, buio, poche protezioni, cerchiamo di evitare i pezzi ghiacciati, non sempre è facile, forse era meglio mettere i ramponi, saliamo, comincia a schiarire, in lontananza per la prima volta in vita mia vedo la croce, è lassù, mettiamo i ramponi e finalmente le cose vanno meglio, abbiamo presa ovunque e ci avviciniamo rapidamente, superiamo il Pic Tindall, ora è giorno fatto, il meteo è perfetto, solo un po' di vento gelido, davanti a noi la testa del Cervino, con i suoi canaponi e “lei” la famosa scala Giordan, la raggiungiamo, c’è pace, salgono i miei compagni, io per ultimo, mi godo questo istante. Siamo ben oltre i 4300m, passata la famosa scala, tutto diventa più facile, vedo la neve, avanzo convinto di trovarmi la croce davanti, invece c’è Gerry, sta guardando in basso e allora capisco! Faccio due passi fino a toccare la neve, chiudo gli occhi un istante: ”Evi ci sei? Sei qui con me? Dai Andiamo!” inizio a piangere, con le lacrime agli occhi vedo la Croce più bella del mondo, quel luogo tanto sognato, è li a pochi metri, Evi, Raffy sono qui con me!❤
Oggi non ho raggiunto nulla, lo hanno fatto Loro, è grazie a quelle due ragazze dagli occhi Verdi se il Sogno dei Sogni si sta avverando. Un famoso pensiero recita: “Il paradiso non è la meta ma il Viaggio” un altro: “solo gli Spiriti dell’aria sanno cosa troverò dietro le montagne”. So che viaggiando tra le montagne, gli spiriti dell’aria un giorno mi riporteranno di nuovo a Loro. E sarà Bellissimo.
Sento un urlo, è Pier che mi chiama risvegliandomi da quello stato di trance, i miei compagni sono li, davanti alla croce che sorridono.
Ora è il momento di tornare alla realtà, un momento molto importante, toccata la croce più bella del mondo, le strette di mano, la gioia di essere quassù, Lascio il gufetto e la coccinella che per anni è stata vicina alla foto di Raffy, raccolgo un grande sasso da portare in Guglielmo. È il momento di scendere, di tornare, penso a Giuly che è a casa con ansia e aspetta mie notizie, che da sempre è dalla mia parte nelle scelte, penso: “ora scendo con cautela, torno da te Giuly” ho un dovere più grande del Cervino e di qualsiasi montagna della terra, il dovere di tornare da Lei.

La discesa sarà altrettanto lunga e delicata, ma c’è una splendida giornata, facciamo le cose con calma ed arriviamo alla Carrel, una pausa e giù a Cervinia affamati come lupi.
Un Grazie grande come la Gran Becca a Pier, Gerry e Pietro, senza di loro questa salita non sarebbe stata possibile, non ora soprattutto. Grandi ragazzi, siete fantastici.
Monte Cervino dalla cresta del Leone. 7/8 ottobre 2023.
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