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   Pizzo Bacone, Via “Mauerläufer”, 14/08/2022
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Onicer  Zeno   
Regione  Svizzera
Partenza  Laghetti del Piz de Pal (2564m)
Quota attacco  2800 m
Quota arrivo  3200 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  TD+ / VI+ ( VI+ obbl. )
Esposizione  Sud-Ovest
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Normale attrezzatura da arrampicata su roccia.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Delle numerose possibilità che la Valle Albigna offre, ci attrae la via “Mauerläufer” sul Pizzo Bacone dato che presenta un tracciato elegante e la possibilità di arrivare su una cima significativa e panoramica. Siamo tuttavia un po’ spaventati dalle difficoltà della parte alta che è interamente da proteggere (la via è stata aperta nel 1991 da E. Kilchor, M. e S. Negrini e richiodata a fix solo per le prime 6 lunghezze).
Di buon mattino smontiamo la tenda e risaliamo senza sentiero verso la parete, camminando su blocchi ed infine sulla cresta di una bella morena laterale. Mentre ci alziamo di quota, guardando verso Ovest, spunta la mole scura del Badile e del Cengalo: resto estasiato e racconto un po’ a Liedewij di queste iconiche montagne.
Giunti all’attacco decidiamo che partirò per primo io: inizio ad arrampicare su una placca molto liscia da traversare verso destra con passi obbligati e delicati (...prima preoccupazione, dopo soddifsfazione). Continua Liedewij salendo un tiro lungo un vago diedro e poi proseguo io per il terzo tiro costituito da una placca fessurata davvero bella da scalare. Nel quarto tiro si passa un tetto con passaggio atletico e nel quinto si fa un espostissimo e delicato traverso per prendere un diedro di roccia magnifica. Dopo un ultimo tiro attrezzato a fix, le difficoltà calano ed il percorso si fa meno obbligato. L’ultimo ostacolo è il penultimo tiro dove si supera una placca rossa verticale posta sopra un tetto con delle piccole fessure che permettono di proteggersi.
Con un’ultima semplice lunghezza che tira Liedewij, arriviamo in cima dove qualche nuvola di passaggio non rovina il panorama grandioso.
La discesa avviene prima disarrampicando per la cresta W e poi in doppia lungo la parte bassa della via. Spendiamo le ultime energie nel reperire le soste di calata e - quando l’ultima corda doppia è recuperata - ci abbracciamo finalmente, davvero contenti per la via appena salita.
Non abbiamo le forze per scendere all’auto e tornare a Bergamo in giornata quindi decidiamo di fermarci a dormire un’altra notte ai Laghi del Piz de Pal e rientrare il giorno successivo.

Grazie Liedewij per queste due salite davvero memorabili.

Foto 1: Liedewij sul primo tiro dopo il traverso in aderenza, sullo sfondo Cengalo e Badile;
Foto 2: Liedewij sul quarto tiro prima del tetto atletico;
Foto 3: Io che fingo tranquillità sul traverso del quinto tiro.

Mòla mia, leù!
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