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   Via Ottoz-Pyramide du Tacul (monte Bianco), 04/07/2020
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Onicer  merenderos   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Courmayeur-Punta Helbronner (3466m)
Quota attacco  3200 m
Quota arrivo  3468 m
Dislivello  270 m
Difficoltà  D+ / V ( IV+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rifugio Torino
Attrezzatura consigliata  n.d.alta quota + arrampicata. Dadi e friends indispensabili
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bella via dalle difficoltà accessibili che corre su uno dei satelliti del monte Bianco. La via è sempre su ottimo granito. Necessaria serie completa di dadi e friends perché in via si trova ben poco. Soste in ordine.
Da Courmayer si prende la skyway per punta Helbronner (52 euro A+R e posti limitati causa Covid). Usciti dal rifugio Torino si va verso il Col de Flambeaux. Si scende verso il pianoro sottostante, e attualmente si può attraversare con attenzione il ghiacciaio in linea retta puntando alla pyramide du Tacul. Attualmente i crepi si superano in sicurezza. Attraversata una grossa slavina si sale qualche metro. Qui si supera un grosso crepaccio su buon ponte di neve e si arriva alla parete. La via attacca in prossimità di grossi e facili gradoni. Esistono diversi percorsi e interpretazioni della via.
L1: Salire per facili gradoni dietritici fino ad arrivare ad un grande terrazzo. Portarsi sulla destra dove si trova una sosta con anello di calata (30m, III+, 1 ch)
L2: Salire verso sinistra superando un passaggio verticale e puntando ad un cordino. Rinviarlo e poi obliquare verso destra fino ad una sosta a spit. Restare un paio di metri sotto questa e proseguire obliquando verso destra su facili lame appoggiate arrivando alla sosta (45m, IV)
L3: Dalla sosta salire verso lo spigolo di destra. Salire la larga fessura con passo faticoso e poi la successiva placchetta delicata. Continuare in verticale fino alla sosta (30m, IV+)
L4: Salire qualche metro obliquando verso sinistra fino a trovare una fessura verticale che si segue fino al suo termine. Da qui due passi a sinistra fino alla sosta (30m, IV+)
Da S2 è possibile salire dritti fino ad un cordino e poi continuare ancora in verticale per lame e fessure fino alla S4 (40m, V-)
L5: Salire in verticale per fessure fino alla sosta(40m, IV)
L6: Salire obliquando verso destra e poi in verticale per fessure fino a puntare l’evidente tettino (presente cordino per azzerare). Risalirlo e poi continuare per rocce più semplici. Arrivati sullo spigolo destro della parete salire la placca sulla sinistra fino alla sosta (45m, V, 2ch)
L7: Dalla sosta scendere qualche metro la placca appena salita stando contro la parete. Salire in verticale dove la roccia è più rotta. Doppiare lo spigolo verso destra e poi risalire la successiva placca compatta. Continuare poi in verticale su roccia più semplice fino alla sosta (40m, IV+, 2ch)
L8: Salire con percorso non obbligato seguendo una delle tante fessure. Sulla sinistra dopo una trentina di metri s’incontra una sosta. Qui ci si può fermare oppure proseguire per altri 10 m e sostare su spuntone (50m, III+)
L9: Superare una fessura verticale e poi continuare in verticale fino a raggiungere l’ultima sosta su due spit con anello di calata. Da qui con qualche metro ancora si arriva sulla punta di vetta (55m, III+)
DISCESA: Esistono diverse linee di calata. Di seguito quella da noi seguita:
Dalla S9 alla S8 (15m). Da S8 si scende e si trova una sosta a spit con catena sulla destra faccia a monte. Ci si può fermare qui oppure scendere ancora una decina di metri sullo spigolo dove si trova una sosta a spit con cordone viola. Da una di queste due si scende lungo la verticale placca solcata da fessure verticali fino a trovare la sosta. Da qui ci si cala fino ad una zona gradinata dove si trova una sosta sulla sinistra (faccia a monte).Da qui calandosi si ritorna sulla via di salita dove s’incontrano diverse soste che con calate più o meno lunghe che portano all’attacco.
Foto 1: L'attacco visto da S1
Foto 2: L5
Foto 3: L7
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Immagini             

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