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Corno del Bondone mt.2795, 13/10/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | piccolo giò |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (BG) fraz. Grumetti (980m) |
Quota attacco | 2720 m |
Quota arrivo | 2795 m |
Dislivello | 75 m |
Difficoltà | PD / III ( II obbl. ) |
Esposizione | Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Curò |
Attrezzatura consigliata | n.d.a. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento |
Al giorno d’oggi è semplice scegliere un tragitto per un’escursione e quant’altro, basta accendere il computer e si parte… In O.T. ho trovato interessanti escursioni (oltre che ‘interessanti’ e squisite persone) e a volte mi rifaccio a queste, tenuto conto delle mie capacità naturalmente, e per questa uscita mi son appropriato dei report di Pier e Ivan. Parto dopo più di un anno di distanza da Valbondione in direzione del Rifugio Curò, la giornata è mite e assolata e questo fa ben sperare, breve stop e riparto in direzione del Lago della Malgina, lungo la panoramica i miei occhi scorgono con ‘innocente’ timore in lontananza. la meta. Giunto al Lago altra ‘fermata’ e poi riparto seguendo il sentiero n.335 che passa basso sulla sponda destra del Lago fino alla sua fine, poi una lunga impennata finale, ripidissima, che porta attraversando un vallone inizialmente di erba per poi diventare un’immensa pietraia, seguendo i molteplici segnavia cai o all’occasione anche ometti su fino al Passo Bondone. Che ‘stracada’, tolgo immediatamente lo zaino e mi corico 10 minuti godendomi ogni attimo di questo benessere, poi saturo riprendo il cammino verso la vicina Cima della Malgina. Rientrato di nuovo al Passo, sistemo la palina con le indicazioni caduta malamente sotto le rocce e la fisso con delle pietre. Ora non mi resta che salire verso la meta che mi ero prefissato, un arcigno spigolo si staglia verso l’alto e inizialmente incute anche timore, poi ancora alleggerito dello zaino provo a salirne una decina di metri per ‘tastare’ fisicamente le difficoltà. Bon, visto quel che volevo vedere, riscendo mi ‘vesto’ di tutto punto e riparto. Lo spigolo di una ventina di metri che bisogna superare per arrivare in vetta è l’ostacolo più difficile della gita, le difficoltà non sono esagerate ma l’esposizione quella si, bisogna fidarsi delle proprie capacità e raccomandarsi alla fortuna (quella sempre). Rimonto lo spigolo, quasi fuori preparo già la doppia che mi consentirà di scendere più tranquillo e proseguo lungo la cresta, che alterna tratti camminabili ad altri di breve e facile arrampicata. Anche stavolta sono avvolto da nuvole sottili e basse che vanno e vengono velocemente, ma per fortuna non daranno fastidio alcuno, resto sulla stretta cuspide ad assaporare ogni emozione ed a regalarmi scorci di panorami a me inediti, poi ritorno sui miei passi e con attenzione scendo di nuovo al Passo Bondone , lasciandomi alle spalle tensioni e paure. Ripongo con cura tutta l’attrezzatura nello zaino, ripercorro a ritroso il viaggio effettuato al mattino e con esso il felice ricordo di questa nuova avventura. Partecipanti: giovanni (piccolo giò) Foto 1 – Lago della Malgina Foto 2 – dallo spigolo a sx la cresta che porta in vetta Foto 3 – Corno del Bondone mt.2795 |
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