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   Monte Torena, cresta di Pila, 09/07/2008
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Onicer  Ares88   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (900m)
Quota attacco  2911 m
Quota arrivo  2011 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  PD- / III ( II obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Curò-Barbellino
Attrezzatura consigliata  da escursioni-un cordino per gli incerti se si segue la cresta sempre sul filo
Itinerari collegati  Monte Torena (2911m), cresta Sud Est
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Parto il Martedì con due amici, gli unici pazzi quanto me, da accettare la mia proposta, e mi dirigo con uno zaino da quasi 15chili(corda, vivande, fornelletto, pentolino, grappa), verso il Curò.
Mentre le nebbie vanno e vengono, giungiamo al rifugio(ore17) e dopo una birra risaliamo fino al rif.Barbellino al lago Naturale, ove giungiamo per le 19, con uno dei due soci in cedimento strutturale avanzato.
Nonostante tutto costeggiamo il lago e cominciamo ad innalzarci verso il valico di Pila, dove vogliamo pernottare; tuttavia nel giro di 30minuti l'Isaak non ce la fa proprio più, e allora ci fermiamo a quota 2250, in un pianoro erboso, poco sotto i laghi di Pila.
La serata va allegra tra la pastasciutta e la grappa bollente, ottima con il freddo di quella quota.
Ci corichiamo per le 24.30...il mattino, dopo una notte tutto sommato buona e dormita (merito della grappa) mi alzo con laprima luce (5.00).i soci dormon ancora, così sgattaiolo fuori dalla tenda e prendo lo zaino.
Corda e cordini a tracolla, felpa sulle spalle, racchette e parto veloce poer il passo soprastante che tocco in meno di un ora.
Senza indugio, col sole che si alza, risalgo tutto il ripido pendio-costone che s'innalza verso il Torena, e in 45minuti tocco la sommità dell'antecima Sud-Est del monte Torena, quota 2850. Lascio i bastoncini e fermandomi il meno possibile per non gelare, attacco la cresta. subito all'inizio devo superare un salto di pochi metri sul II° molto esposto, dopo il quale èpercorro la crestina pianeggiante, anche se sempre molto affilata e esposta, fino ad un bocchetto.
Riattacco roccette successive di I° e in breve giungo dinnanzi alla placca finale, che è possibile aggirare su un comodo pendio erboso a lato. Tenendo conto della mia solitudine ero sicuro a lasciar perdere e preferire l'erba; tuttavia osservata con calma e sicurezza la paretina, parto con decisione e senza neanche troppi sforzi raggiungo la sommità del passaggio(III°-), a pochi passi dalla croce.
Toccatala ridiscendo subito(senza macchina fotografica purtroppo) per l'erba naturalmente e poi di nuovo per tutta la cresta, usando la corda per aiutarmi solo nel passaggino esposto all'inizio. Dalla antecima al campo base è questione di un oretta e mezza.
i soci sono svegli, smontiamo le tende e penosamente discendiamo a valbondione.
BELLO!!!
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