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   Grignetta: Torrione del Cinquantenario, 13/09/2009
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Onicer  k2   
Regione  Lombardia
Partenza  Pian dei Resinelli (1293m)
Quota attacco  1650 m
Quota arrivo  1743 m
Dislivello  100 m
Difficoltà  PD+ / IV ( IV obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rosalba
Attrezzatura consigliata  normale da alpinismo, possibile integrare su spuntoni e qualche clessidra
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Non c'è stata una volta che, arrivato al Rosalba, non abbia guardato lassù verso quella piccola campanella, immaginando di farla cantare con un lieve tocco del moschettone. Dopo tanto immaginare, ieri, come in tante altre occasioni ormai, ho esaudito anche questo piccolo desiderio.... il mio "tin" impacciato è stato portatore sano di emozioni fortissime.
Si tratta di una bella e facile via (IV) da non sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda i primi due tiri, in quanto la roccia non è sempre ottima ed è troppo facile scaricare sassi in testa a qualcuno più sotto.
Facile sì, ma siamo riusciti a complicarcela sbagliando l'attacco della normale e infilandoci nel primo tiro della Unicef (V). Il dubbio mi è venuto quando, quasi all'uscita del tiro, si deve affrontare la pancia di un grosso sasso che del III grado, malgrado la mia scarsa abilità, non ha proprio niente. Volendo fare un servizio a tutti quelli che avranno il piacere di salire questa via, dico di prestare attenzione al fatto che l'attacco si trova qualche metro a monte della targa bianca presente alla base e non a valle, dove ci siamo infilati noi.
Il nostro secondo tiro (non so se sia in comune con quello che arriva dall'attacco corretto della normale) non è stato tanto un tratto di arrampicata quanto un trasferimento verso la sosta successiva (salendo si trova sulla sinistra) attraverso un canale di sfasciumi e dal quale è facilissimo scaricare in testa a quelli che sono sotto. Piccolo inciso, andando verso l'attacco abbiamo incontrato un ragazzo che era stato appena colpito da un sasso in faccia .... mai alzare la testa quando qualcuno dall'alto urla "sasso!". Arrivati all'inizio del tiro, ci siamo accorti di quanto sangue avesse perso dalla pozzanghera che colava sul masso. In ogni caso, è stata una storia a lieto fine infatti, dopo medicazione e "cerottazione", l'abbiamo incontrato nuovamente lungo la via.
Dalla sosta al termine del canale, si spacca sulla destra e, seguendo i chiodi, si arriva alla sosta dalla quale parte il traversino che conduce all'ampio terrazzo sotto l'ultimo tiro della via. Questo traversino va percorso al contrario e sempre assicurati, sulla via del ritorno per arrivare ad effettuare la/le doppie di discesa. Come detto, percorso il traversino si giunge al terrazzo presso il quale si può scegliere se attaccare lo spigolo Marimonti (IV+) o continuare con l'ultimo tiro del cinquantenario, quello più tecnico. Dalla sosta si affronta una prima facile placca che porta ad un piccolo terrazzino; è qui che si affronta il passo chiave della via: un'altra bella e breve placchetta con pochi appigli e da passare un po' decisi... poi la meritata scampanellata (solo un piccolo tocco per non irritare le persone al rifugio).
La discesa avviene sulla via di salita. Più precisamente, dalla campanella ci si cala al terrazzino e da qui, come già riferito, si ripercorre il traversino fino alla sosta. A questo punto si può scegliere: 1) effettuare una doppia che, seguendo la linea di salita porta alla sosta sottostante e da lì, con altre doppie, rientrare alla base oppure, 2) buttare la corda nel vuoto (ovvero, con la sosta alle spalle, a sinistra) e tornare un po' sotto gli zaini con un'unica spendida ed emozionante calata di cui la maggior parte, almeno 40 metri, ci fa penzolare nel vuoto .... avete presente quella dal Fungo? questa è ben più lunga e divertente...
ATTENZIONE: la calata ci ha lasciato solo 3 metri di corda sotto la piastrina, quindi può essere compiuta solo con due mezze corde da almeno 60 metri! Noi ci siamo divertiti a farla ma abbiamo corso il serio rischio che, durante il recupero, il nodo si impigliasse da qualche parte ... anzi ci ha provato ma è andata bene.
La doppia ci ha scaricato in prossimità dello zaino, sotto all'attacco della Unicef, e solo in questo momento, avendo visto alcuni zaini qualche metro a monte, ci siamo accorti di dove fosse il vero attacco della via, ben diverso dalla pancia del sasso...
foto 1: campanella di vetta
foto 2: doppi nel vuoto
foto 3: il torrione dal sentiero delle Foppe
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