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Dal Salina traveranta per creste al Pradella alle Cime Valsanguigno e al Farno, 03/07/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | njek |
Gita | Dal Salina traveranta per creste al Pradella alle Cime Valsanguigno e al Farno |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valgoglio (975 m) |
Quota arrivo | 2619 m |
Dislivello | 2120 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Rif GainPace |
Attrezzatura consigliata | nessuna |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Con Paolo, questa mattina siamo partiti dalla centrale in Valgoglio risalendo la Valsanguigno.
Poco oltre il Rif. Gian Pace, invece di seguire il sentiero per la Valsanguigno, abbiamo preso a destra verso l’ingresso di una vecchia miniera e superato un torrentello abbiamo risalito un bel sentierino nel bosco, la difficoltà, per chi non ha una guida come Paolo che conosce questo percorso, sta nel capire il momento in cui tirar su nel bosco e con un ultimo tratto nel prato raggiungere il sentiero CAI che porta verso il lago Nero….lo si raggiunge poco prima di “intercettare” la dorsale della Corna Rossa. Raggiunto il sentiero abbiamo seguito il percorso che trovate in On-Ice per il Pizzo Salina. Dalla cima del Salina siamo scesi per la cresta N-O, un poco “tecnica” e un filo aerea ma non difficile, solo negli gli ultimi metri prima della sella ci siamo spostati sul versante Valsanguigno per evitare l’ultimo saltello. Dalla sella abbiam risalito facilmente la costa erbosa che porta al “dente” (q. 2480m circa) che s’affaccia sul laghetto Zelt di Salina (molto bella questa cimetta a mo di torrione, soprattutto questa primavera). Abbiamo continuato per creste sempre con direzione N-O scendendo alla sella successiva e quindi salendo alla Spalla Sud del Pradella. Questo tratto è tutto da interpretare, vi sono alcune tracce (facilmente di stambecchi) e la salita alla Spalla (q 2528m) penso possa esser valutata F, come del resto la breve ed esposta discesa su cresta che porta a ricongiungersi col percorso (bolli bianchi) verso il Pradella. Risalita anche la cima del Pradella, siamo ridiscesi sul versante del Lago Gelato (da non confondere col lago Zelt di Salina!) e preso il sentiero per l’Aviasco l’abbiamo abbandonato per cavalcare le creste verso la cima di Valsanguigno Orientale. Superati due piccole elevazioni, abbiamo raggiunto la quota senza nome (circa 2560m o poco più) e quindi la Valsanguigno Or (q.2560m) senza “trascurare” il torrione poco a Nord (raggiunto con qualche facile passo solo un poco esposto) . Dalla cima Orientale, discesa diretta alla sella e salita breve e facile alla cima Occidentale (q. 2493m …la cima aguzza a dx del Farno risalendo la Valsanguigno). Intrapresa la discesa lungo la cresta Ovest in direzione del passo Valsanguigno Nord abbiamo appoggiato per un tratto sul versante Nord per aggirare dei saltelli e superato uno spigolo un poco tecnico ed esposto (ma con appigli buonissimi….credo F anche per questo tratto) abbiamo abbandonato la cresta prima di un ultimo tratto difficile…..gia che eravam li siam saliti al Cornetto di Valsanguigno (q. 2445m circa) senza grosse difficoltà un poco più da interpretare la discesa dal lato opposto, abbiam abbandonato la cresta per aggirare la parete verticale visibile dal Farno. Dal passo Valsanguigno Nord siam risaliti al Farno per via diretta ….il versante nord ha ancora parecchia neve (così la classica tracciola per il Farno e come il percorso per il passo Aviasco). Dal Farno discesa diretta al passo Valsanguigno (quello classico che collega con i Gemelli..)…e giù a Valgoglio. Giro moolto….unico neo il ritmo lento a cui son relegato ….a dire il vero non sto molto bene ….ma la voglia c’è ancora! ..e boia chi molla! |
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