Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Alta Via dell'Adamello [N°1], 05/08/2007
Inserisci report
Onicer  Ares88   
Gita  Alta Via dell'Adamello [N°1]
Regione  Lombardia
Partenza  Crocedomini  (1800 m)
Quota arrivo  2915 m
Dislivello  5000 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  vari
Attrezzatura consigliata  da escursioni
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Siam partiti dal passo di Crocedomini(1800m) in tarda mattinata, con un cielo nebbioso ed in 2.00ore circa abbiam raggiunto il bel rifugio Tita Secchi, sotto le precipiti pareti del castello roccioso Cornone di Blumone(2845m).
Dal rifugio seguiamo sempre il ben segnato sentiero n°1 che ci porta in un ulteriore ora e mezza abbastanza faticosa al passo di Blumone, base per la facile Normale al Cornone.
Dal passo seguiamo i segnali per il rifugio Maria e Franco(ex rifugio Brescia); questo ci porta prima in leggera discesa, poi risalita altrettanto tranquilla, al passo del Listino, con bella vista sul Carè Alto.
Dal valico inizia una traversata assai lunga e noiosa che ci porta ad un ulteriore bocchetta; da questa discendiamo ripidamente e poi iniziamo una risalita piuttosto faticosa(buon pro che il sole era coperto…) su rocce che ci porta ai piedi di una parete erbo-rocciosa attrezzata con catene.
Risaliamo il tutto e in breve siam alla nebbiosa bocchetta di Brescia, circondata da costruzioni militari.
Un’ulteriore breve discesa su roccioni ci conduce al rifugio Maria e Franco al Dernal(m2500circa).
Il giorno seguente ci mettiamo in marcia verso le 8.00, percorrendo velocemente la prima parte del percorso in discesa fino al passo di Campo, da cui inizia una traversa che ci porta ad un breve tratto attrezzato(divertente e facilissimo), al termine del quale ci troviamo sotto il passo di Aviolo(prima vista sul biancheggiante Adamello).
Una breve traversa in discesa ci conduce al passo d’Ignaga(bella vista sul Coca, Redorta, Diavolo ed altre cime Orobiche…), da cui inizia un percorso esposto ma facile(tutto attrezzato comunque) lungo l’affilata cresta Sud-Ovest della cima Foppa.
In seguito abbandoniamo il filo e per ripida discesa giungiamo al traverso finale per il bellissimo e lussuoso(?!) rifugio CAI di Lissone, gestito dal simpatico Domenico(guida alpina molto pratica del luogo).
Dopo una bella serata ed un incantevole tramonto, il mattino partiamo per la tappa più dura di tutto il trekking, che ci porterà al rif. Gnutti.
Prima parte pianeggiante lungo la bellissima vallata glaciale dell’Adamè, allegramente accompagnati dal tortuoso torrente Poia; poi in vista della coreografica testata, costituita dallo svelto Corno d’Adamè, pieghiamo a sinistra, a iniziamo la faticosa ma redditizia salita, che ci porta in 1.30ore al passo di Poia, stretto tra le due omonime cime(resisto alla tentazione dettata dall’ ”…io vado in cima…”,visto che il tempo stringe…).
La ripida discesa successiva ci porta in poco tempo al Rifugio Prudenzini, quasi fatiscente(“NO COMMENT” sulla gestione del suddetto…), da cui inizia la dura salita per il passo Miller.
Raggiunto il valico sotto la bella piramide della cima Prudenzini, discendiamo di corsa dal ripido versante opposto e giungiamo abbastanza stanchi al Gnutti(pure qui plauso ai simpatici gestori).
Dopo allegra serata a letto…il giorno successivo è umido e piovoso,oltre che gelido; tuttavia partiamo comunque e raggiungiamo sotto l’acqua battente in rifugio Topolini, sotto il massiccio Corno Baitone.
Con la pioggia ora intermittente risaliamo le dure e scivolose pietraie soprastanti e raggiungiamo il “tetto” del trekking, ovverosia il passo del Premassone(m2900circa).
Dinnanzi a noi il bellissimo Adamello(imbiancato di fresco), che da qui offre il suo versante migliore, con il mitico Spigolo Nord; la discesa dal passo Premessone, prima lungo cengie, poi pietraie(attrezzate ove necessario) fino al la Diga del Pantano d’Avio è veloce, così come è veloce la pur penosa(ma ultima) risalita verso il passo del Lunedì, da cui in corsa raggiungiamo il comodissimo Albergo(?!-era ora…) Garibaldi.
Dopo una cena e una dormita(finalmente su di un letto vero e proprio…) il giorno dopo, con calma e tranquillità, raggiungiamo Temù sotto un cielo piovigginoso dapprima, piovoso dappoi….
Giro spettacolare, con tante cime attraenti…e che meriteranno una salita….
Report visto  2238 volte
Immagini             

[ Nessuna immagine disponibile ]
Fotoreport