|
Monte Telenek , 31/07/2022 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Monte Telenek |
Regione | Lombardia |
Partenza | Diga del Lago Belviso (BS) (1400 m) |
Quota arrivo | 2748 m |
Dislivello | 1350 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Fallito il tentativo di salita al Telenek passando dal Monte Nembra qualche anno fa (cresta per noi troppo esposta), stavolta ci riproviamo dalla via normale.
Lasciata l’auto all’area picnic nei pressi della diga di Belviso, ci incamminiamo salendo per il noioso sentiero che porta a incrociare la via che sale dalla Malga Magnolta, sopra l'Aprica. La seguiamo in direzione del Passo del Venerocolo, fino a incrociare il sentiero che sale al Lago di Pisa (qualche passaggio leggermente esposto provvisto di catena). Saliamo piuttosto ripidamente fino al lago, dopodiché puntiamo un canalino erboso che scende poco a destra della cima, seguendo qualche sparuto ometto per raggiungere l’imbocco. Saliamo quindi il canalino con attenzione su pendenze molto sostenute, aiutati dalla presenza di qualche balza tra l’erba e a tratti una parvenza di traccia. Arrivati sulla cresta, voltiamo a sinistra. Per raggiungere la vetta, bisogna superare un tratto dove sono presenti grandi sassi (alcuni un po’ instabili), facendosi guidare (a fatica) dai pochi ometti presenti. Procediamo con cautela fino in cima, facendo poi dietro front per la medesima via (attenzione nel scendere dal canalino), che però abbandoniamo nel tratto Magnolta-Venerocolo, seguendo un sentiero secondario con indicazioni “Lago di Belviso”. Questo sentiero, nella prima parte, è una mezza agonia perché in alcuni tratti spariscono i bolli, o sono molto poco visibili, cosicché è facile sbagliare. La traccia per terra è inoltre labile, segno del fatto che sia poco battuta. Con qualche difficoltà di orientamento scendiamo, fino a trovarci dove il sentiero e le indicazioni diventano più evidenti. Arrivati sulla strada sterrata che costeggia il lago e la diga, chiudiamo un po’ affaticati i conti con l’escursione e la cima che in passato ci aveva respinto. Foto 1: nel tratto provvisto di catene, poco prima dell'incrocio con il sentiero che sale al Lago di Pisa Foto 2: alle prese con i sassi sotto la vetta Foto 3: in cima |
Report visto | 2240 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |