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   Rifugio Chiavenna , 10/04/2022
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Rifugio Chiavenna
Regione  Lombardia
Partenza  Fraciscio loc. Le Soste (SO)  (1422 m)
Quota arrivo  2300 m
Dislivello  1040 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Chiavenna (chiuso)
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Discreto
Commento L’idea, per oggi, è quella di andare al Rifugio Chiavenna e poi, eventualmente, tentare la salita al soprastante Lago Nero. Sappiamo che il periodo non è appropriato per questo genere di escursioni, ma decidiamo di tentare comunque e nel caso di non fattibilità, girare semplicemente i tacchi.
Arrivati in località Le Soste, sopra Fraciscio, prendiamo la strada sterrata che più avanti diventa un sentiero e guadagna quota rapidamente tramite zig zag.
Avvicinatici nei pressi del torrente Angeloga, un paio di tratti con ghiaccio e neve dura ci costringono a qualche peripezia sulle rocce per poterli superare senza calzare i ramponi.
Arrivati nella piana dell’Alpe Angeloga dove si trova il Rifugio Chiavenna, il nostro sguardo si poggia più in alto, verso il ripido sentiero che sale
piuttosto diretto al Lago Nero.
Dopo qualche titubanza dettata dal fatto di vedere tracce di neve nella parte alta, decidiamo comunque di tentare l’ascesa.
Saliamo piuttosto spediti, complice il fatto che il primo tratto è privo di neve, data l’esposizione a sud del pendio.
Arriviamo non troppo lontani dalla sella che permette di accedere all’area dei laghi soprastanti, ma una lingua di neve appoggiata su un pendio molto ripido ci sbarra il sentiero. Potremmo anche tentare di attraversarla, ma i rischi da correre sarebbero eccessivi e così facciamo dietro front.
A questo punto ci giochiamo anche la seconda possibilità per raggiungere i laghi, tramite un più lungo sentiero che effettuando un semicerchio in senso antiorario passa per la valle che scende dal Pizzo Peloso. Scendiamo perciò per intercettarlo senza tornare al Rifugio Chiavenna, in modo da fare meno strada.
Arrivati sotto le pendici del Pizzo Peloso, l’inclinazione crescente del pendio ci induce a calzare i ramponi.
Il sentiero prosegue ora verso sinistra, tagliando i ripidi pendii.
Avanzando, rimaniamo un po’ sorpresi da ciò che vediamo di fronte. Ci eravamo infatti convinti che le difficoltà sarebbero state di breve durata e che il prosieguo verso il Lago Nero, tramite questo sentiero, sarebbe stato abbastanza tranquillo. Invece, notiamo come proseguendo dovremmo tribolare ancora a lungo tra pendii ripidi e neve un po’ inconsistente. La cosa ci scoraggia al tal punto da decidere di abbandonare del tutto l’idea di salire al Lago. In queste condizioni non ne varrebbe la pena.
Senza troppi rimpianti torniamo perciò definitivamente al Rifugio Chiavenna e da lì, tramite il sentiero di salita, al punto di partenza.
La giornata è stata comunque bella e soddisfacente. Ci ha permesso di ammirare in tutta la sua imponenza il vicino Pizzo Stella, che vorremmo salire d’estate.

Foto 1: Pizzo Stella
Foto 2: in salita con i ramponi verso il Lago Nero
Foto 3: ci siamo fermati qui
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