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gitarelle al Sass pordoi e alla Pietra parcellara, 16/11/2008 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | oscarrampica |
Gita | gitarelle al Sass pordoi e alla Pietra parcellara |
Regione | Emilia Romagna |
Partenza | Brodo (500 m) |
Quota arrivo | 800 m |
Dislivello | 300 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | no |
Attrezzatura consigliata | nde qualche passaggio esposto e di quasi primo grado |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Durante le vacanze dolomitiche del 2008 anche mia moglie Dani decide di parteciapare ad una escursione in auto al Passo Pordoi da dove giriamo per i prati circostanti facendo fotografie ai bimbi che giocano nei prati d’alta quota sorvegliati dalle moli grandiose del Piz Boè del Sassolungo e della Marmolada. Un bel pomeriggio passato tra fiori erbe e giochi e concluso con l’interessante visita ad una mostra sui Lapponi. Il 16 novembre dello stesso anno ci troviamo dopo aver mangiato insieme dai fratelli Gusai con Cristiano dell’Arizona, Filippo e i Vaghetti a tornare in piano. Non so come ma passa la mia proposta di fare un salto su alla Pietra perduca in notturna perché ormai le luci del giorno vanno spegnendosi regalandoci un tramonto luminoso sulla Piana Padana che accende invece le luci artificiali stelle per chi non sa più guardare il cielo. Facciamo un salto tutti insieme alla Rocca sempre bella con la scalinata scavata nella pietra e che permette di accedere alla sua sommità meraviglioso belvedere sulla pianura, e poi appena scesi lancio la bomba: dai che andiamo anche sulla pietra Parcellara. Filippo entusiasta bimbi anche, Cristiano incerto. Prima però dobbiamo telefonare a Stefania la mamma dei gemellini e chiederle il permesso di trascinare i suoi figli su per la montagna al buio. Insistiamo, le passiamo i figli imploranti e alla fine strappiamo il permesso. Anche Cristiano si arrende e poco dopo le 17 ci mettiamo in marcia in mezzo al fango( abbiamo voluto tagliare per prati per provare a risparmiar tempo…) e raggiungiamo il piccolo Oratorio da dove parte il sentierino che cavalca (un poco esposto in alcuni tratti) la cresta e il dorso di questa montagnola di 800 metri. Fotografiamo le ultime strisce di luce in cielo e guidati dalla frontale di Filippo e dal cellulare di Cristiano, guadagniamo la cima alle 18 fra grida di gioia e batti cinque. Una telefonata per tranquillizzare Stefi che ci sta aspettando alla macchina e scendiamo da lei sani e salvi e soprattutto i suoi figli…sporchissimi. Grrrrrrr….
Foto 1 con famiglia e marmolada Foto 2 la Rocca Perduca Foto 3 in cima alla Parcellara al buio |
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