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civetta 92 (via ferrata alleghesi), 31/03/2006 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | oscarrampica |
Gita | civetta 92 (via ferrata alleghesi) |
Regione | Veneto |
Partenza | palafavera (1500 m) |
Quota arrivo | 2220 m |
Dislivello | 1700 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | coldai |
Attrezzatura consigliata | kit ferrata |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Anni del gruppo Handy e delle nuove amicizie cremasche. E allora mi ritrovo a Caprile nell’agosto 92 con l’intenzione di portare Diego e il Lopez sul Civetta. Decidiamo per la ferrata Alleghesi e la mattina dell’1 alle 6.30 parcheggiamo a Palafavera e alle 7.30 siamo a Malga Pioda. Alle 8 sostiamo un poco al rifugio Coldai e alle 9.30 arriviamo all’attacco dove tra tentativi di convincere il lopez a proseguire con noi e preparativi, restiamo circa 1 ora. In effetti il tratto iniziale di questa ferrata è quello più verticale ed esposto e funge veramente da selezione. Risentito ad anni di distanza il mio compagno mi rammenta che nei pressi della cima getterà nel vuoto azzurro un ciondolo,ricordo dell’amata da cui si era appena lasciato. Un taglio al cordone ombelicale, liberarsi di un orpello per raggiungere libero e leggero, la fine della pietra.
Alle 13 io e Diego siamo in cima, saliti io senza imbrago, e lui usandolo poco. Ci fermiamo un’ora abbondante a chiacchierare al sole sul senso della vita con gli occhi che abbracciano da lassù l’infinito. Alle 15 ripartiamo dal Torrani e tre ore dopo siamo al Coldai dopo aver desistito dal passar la notte in tenda al Coldai causa una forte e improvvisa grandinata che ci ha completamente inzuppati e da cui abbiamo cercato riparo quando siamo arrivati nuovamente a Malga Pioda. Il giorno dopo passiamo a salutare Cia e la Gusta: che personaggi irripetibili. Ubriachi riprendiamo la via di casa. foto 1 all'attacco foto 2 in cima foto 3 la parete delle pareti |
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