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civetta con Aldrin, 22/02/2006 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | oscarrampica |
Gita | civetta con Aldrin |
Regione | Veneto |
Partenza | caprile (1000 m) |
Quota arrivo | 3218 m |
Dislivello | 220 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | coldai |
Attrezzatura consigliata | da ferrata |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Erano tempi in cui Caprile aveva più villeggianti che abitanti. E noi figli dei tanti che a Caprile erano nati o vissuti riempivamo le sere della valle come non si sarebbe mai più visto creando legami o baruffe indimenticabili con gli amici o nemici valligiani. c’era tanto da fare ,serate da vivere fino a notte fonda e tante ragazze che neanche al mare…
la montagna quella vera doveva ancora arrivare, non era certo il primo dei pensieri ma come non alzare gli occhi verso quella parete, come non vederla, come non sognare di salire quella cima confidando sulle difficoltà minori dell’altro versante. Non ci sono prove,mandanti,indizi, sul perché. forse solo, questa frase era già stata usata ma noi certo non la conoscevamo, perché era lì. Sta di fatto ,credo più per vedere che effetto faceva che per la serietà delle intenzioni, che ci alzammo a notte fonda e alle 4 del 9/8/1986 partimmo da Caprile a quota 1000, dopo esser andati a cantare when we will outside outside the Valsugana(libera traduzione del famoso stornello alpino) sotto le finestre di gregorio ( col Nato che si è alzato a smadonnare) e di Valentina( che non si alzò ma si concesse qualche sera più tardi alle attenzioni del suo eroe musico mio compagno). fu la prima vera gita, la prima vera montagna,la prima registrazione di un evento alpino. Partimmo a piedi dal paese raggiungendo per boschi l’attacco della via distante una decina di km. Non so perché mi siano rimaste vaghe tracce nella memoria di quel girare per i boschi oltre Lagusel quando i primi raggi del sole illuminavano finalmente il percorso e la grande parete. dopo il buio fu come svegliarsi e rendere reale,palpabile, l’obiettivo. dopo i ricordi si spengono inghiottiti dal tempo, come Aldrin inghiottito dalla vita e a cui non posso più chieder lumi su quel giorno senz’altro magnifico. la cartolina conservata segnala che transitammo da malga pioda alle 7.45, dal coldai alle 8.30 con pausa di mezz’oretta, che attaccammo la ferrata alle 10 e che alle 12.45 eravamo in cima al Civetta. Poi dalle 13 alle 14 al Torrani e alle 16 nuovamente al Coldai. Alle 18.15 arrivammo stremati ad Alleghe e mi sembra di ricordare che qualcuno venne a prenderci..ma chi? e poi come avvisato? Probabilmente facemmo autostop che a quei tempi lassù era era per noi ragazzi abituale. foto 1 percorsi via ferrata alleghesi e sentiero Tivan foto 2 il rifugio Coldai Foto 3 cartolina della gita |
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