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Grignone - dalla Val Cugnoletta, 13/07/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Michi75 |
Gita | Grignone - dalla Val Cugnoletta |
Regione | Lombardia |
Partenza | Primaluna (520 m) |
Quota arrivo | 2409 m |
Dislivello | 1900 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Bogani e Riva |
Attrezzatura consigliata | Nessuna |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Bella variante per salire in cima al Grignone, molto meno conosciuta di quelle tradizionali ma lunga e faticosa. Per farla in escursionistica, come noi oggi, è doveroso aspettare che neve e ghiaccio se ne siano andati dal versante.
Il suo punto di partenza è il Ponte di Primaluna, sul torrente Pioverna, nell’omonimo comune della Valsassina. Oltrepassato il centro, dopo circa 300 metri, si prende una via che scende a sinistra, che porta ai campi da tennis e si lascia l'auto prima del ponte. Partiamo da qui poco prima delle 7 e siamo veloci, più delle nuvole che si addensano salendo dalla valle. Ci sono ancora ampi spazi di sole, anche se temiamo la doccia al ritorno. La scaletta metallica e le catene non destano preoccupazioni e arriviamo al passo del Zapel con un cielo ancora in parte azzurro e 3 camosci che scappano, intimoriti dalla nostra presenza. Da qui percorriamo la via del nevaio e arriviamo in cresta che sta già tuonando rumorosamente. Abbiamo impiegato solo 4 ore, quando tocchiamo la croce di vetta. Ma è troppo rischioso temporeggiare al Brioschi. Discendiamo per la via della Ganda, dove a metà ci sorprende il primo temporale. Alla Bogani un piattone di polenta taragna e una birra sono quanto di più si possa desiderare. Da qui torniamo verso il Cainallo e prendiamo dopo poco il bivio a destra (segnalato) per la valle dei Molini. Un bel sentiero ci riporta a Prato San Pietro, ma non prima di aver fatto la seconda doccia della giornata. Da qui per la pista ciclabile e sotto il sole torniamo a Primaluna. Abbiamo percorso 19,6 Km per chiudere questo bellissimo giro e passare una stupenda giornata insieme. Attenzione: scendendo la Valle dei Mulini, in alcuni punti l'acqua ha dilavato tratti di sentiero, scoprendo le rocce e rendendo delicato il passaggio. Il bivio per prendere il sentiero dei Faggi non è segnalato in nessun modo, meglio non considerare questa opzione e fare la ciclabile. FOTO 1 - Sui tratti di catene FOTO 2 - Sul nevaio FOTO 3 - Soddisfazioni |
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