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Gran Zebrù, Pasquale, discesa N, 25/04/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | guidoval |
Gita | Gran Zebrù, Pasquale, discesa N |
Regione | Lombardia |
Partenza | parcheggio dei Forni (2160 m) |
Quota arrivo | 3851 m |
Dislivello | 2500 m |
Difficoltà | OSA+ |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Con Giulia. Cielo sereno, -4°C al parcheggio alle 7, arietta molto fresca fino al primo pomeriggio. Dalla dighetta sopra il parcheggio, dopo un paio di metti e togli, copertura continua di neve trasformata fino a sotto il colle della Bottiglia che oggi si raggiunge facilmente sci ai piedi su traccia perfetta. Da lì in poi la neve nuova caduta in settimana è rimasta farinosa o, sul pendìo E sopra il colle, ha crostato leggermente a tratti. Almeno mezzo metro più di Pasqua e non affiora più ghiaccio. Dal colle ottima e redditizia traccia gradinata che si può salire senza ramponi. Chi ha provato a continuare con le pelli ha rinunciato quasi subito, neve a bassa coesione fuori dai gradini. Discesa: si parte bene dalla croce con gli sci ma attenzione a qualche roccetta affiorante nei primi metri. Ci siamo poi diretti verso il ghiacciaio di Cedec con bella sciata rilassante sugli spazi vastissimi non ancora tracciati. Paziente risalita con soleggiamento da protezione 100 fino al colle in neve polverosa , e poi farinosa compatta dal colle alla cima del Pasquale. Discesa della N per il canale della via Pirovano. Occhio: NON è così pacifico e tutto in neve come sembra. Prima di tutto, la calotta sommitale versante N è a lastroni di neve ventata e irregolare, direi almeno 3 marcato. Il tratto ripido 60° è coperto da poca neve soffice, che gli sci spazzano completamente fino al ghiaccio, ma ce se ne accorge appena prima e lo si può aggirare qualche metro a dx (100m circa, med.50° max 55° ma esposto sulle prime rocce di dx del canale). Il vero problema è appena sotto: altri 50 m 50° obbligati di ghiaccio di cascata nascosto da pochi cm di neve soffice, e adesso neanche da quella. Risolti fortunosamente e senza conseguenze con uno slittamento a precipizio quasi fuori controllo, cercando un po' di diagonale per far lavorare gli sci fino alla sponda dx, finalmente in neve! Neanche il tempo per spaventarsi davvero...quasi. Sotto, invece, la pendenza cala nettamente sui 45° e poi 40° e si scia rilassati in tanta neve soffice e profonda ma in frequente smottamento anche di masse importanti, 4 forte. Dalla base del canale in giù firn immacolato top of the year, 1 debole.
Foto: in salita con Cevedale e Pasquale alle spalle, a piedi sul pendìo E del G.Z., le curve condotte con gli stuzzicadenti da gara nella superneve di metà N. |
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