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Cima Terre Fredde, 25/04/2024 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Domonice |
Gita | Cima Terre Fredde |
Regione | Lombardia |
Partenza | Rifugio Bazena (SS del Crocedomini) (1799 m) |
Quota arrivo | 2644 m |
Dislivello | 1520 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | Monte Frerone (2673m), dal rifugio Bazena per il versante sud |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farina pesante |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Classico giro bazenino. La Val di Braone si conferma essere un buon serbatoio di polvere e ormai meta classica di molti scialpinisti che ne hanno compreso le potenzialità :-). Il dazio da pagare è sempre il ritorno in Val Fredda, con molti traversi e alcune scalette da fare ma si sa, anche questo fa parte del gioco. Saliti da Bazena verso la Val Cadino via Passo di Valfredda, tagliato su lato Braone alla base della cima Terre Fredde raggiunta poi per il dossone nord-ovest. Discesa nella valletta che porta direttamente al rifugio Gheza, oggi aperto e frequentato dai soci del Cai Darfo e Lovere. Breve sosta e risalita al colletto del Farinass dove incontro il Sambinelli team anche loro a termine delle loro salite e in procinto della discesa che condividiamo nella prima parte. Fin qui gran sole e abbastanza caldo, poi arrivano le nuvole e la neve a larghe falde. Spettacolo. L'ultimo tratto sotto il Passo dell'Asino lo facciamo con visibilità scarsa ma nessun problema. Arrivo a Bazena sci ai piedi. Bella giornata in compagnia di Paglia, Gimidar, Ermes, Martino, Francesco e Giacomino Cordamolla che intanto che ci aspettava ha fatto su e giù da tutti i pendii della zona :-)
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