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Gran Becca du Mont (o Bec de l'Ane), per il Vallone di San Grato e il Col de la Sachere, 07/05/2022 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Gran Becca du Mont (o Bec de l'Ane), per il Vallone di San Grato e il Col de la Sachere |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Bonne (bivio per Grand Alpe ) (1930 m) |
Quota arrivo | 3213 m |
Dislivello | 1300 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Esposizione in discesa | Nord-Est |
Itinerari collegati | Gran Becca du Mont (o Bec de l'Ane) (3213m), per il Vallone di San Grato e il Col de la Sachere |
Neve prevalente | Marcia |
Altra neve | Variabile |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Disl. 1300m - Diff. BSA+
QUI la descriz. tecnica http://www.on-ice.it/onice/onice_view_itinerario.php?type=1&id=506 Con Lidia, Fabio Vassalli, Andrea Cortinovis, Andrea Nava Ci abbiamo creduto e siamo stati premiati, sia dal meteo più che discreto che da una bella montagna forse poco conosciuta ma sicuramente meno frequentata del più vicino e famoso Ormelune, come altre gite della Valgrisenche. 30' di spallaggio lungo la stradina e poi inizio la tracciatura sempre più faticosa in neve che, non essendoci stato rigelo notturno, è già marciotta. Ma sopra il Lago di San Grato diventa via via un po' più portante. Da poco sopra il Col de la Sachère, proseguiamo sci ai piedi fino a circa q. 3050m; poi le pendenze ripide e la neve a tratti ventata, ci obbligano a lasciare gli sci. Li avremmo portati volentieri fin verso l'anticima per poi scendere sci ai piedi; ma avremmo fatto una fatica immane in neve da tracciare (e qui bravo Fabio che mi dà il cambio in questa parte finale) e inoltre le condizioni non erano sicuramente il top. Chi si accontenta gode e infatti raggiungiamo la vetta, contentissimi! E per di più con meteo buono trovandoci sul confine francese. Sciata che, nel primissimo tratto, è su neve portante, poi un po' umida ma bella da sciare. Poco prima del lago troviamo neve più bagnata e lenta, poi più pesante ma mai sfondosa. Anziché tornare dalla stradina fatta all'andata, scendiamo nel fondovalle e con un po' di "racchettage" raggiungiamo le tracce di discesa dell'Ormelune, scivolando via, quindi, più veloci. Togliamo gli sci che inizia a piovigginare... Meglio di così! Partecipanti: Fedora, Lidia, Fabio V., Andrea C., Andrea N. FOTO 1: Risalendo i ripidi pendii sopra il Col de la Sachère, con il Rutor alle spalle. FOTO 2: Lungo la cresta finale, nei pressi dell'anticima. FOTO 3: In discesa sotto il Col de la Sachère nel vallone di San Grato. |
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