Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Monte Chierico, 28/01/2009
Inserisci report
Onicer  guidoval      
Gita  Monte Chierico
Regione  Lombardia
Partenza  Foppolo (BG)  (1600 m)
Quota arrivo  2535 m
Dislivello  2300 m
Difficoltà  OS
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Ventata
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Valutazione itinerario riferita alla parte fuori pista del lungo giro su e giù. Primo mattino cielo coperto, partito da Foppolo per un normale tour delle piste e immediati dintorni non a rischio valanghe. Poi il cielo si è aperto bene proprio passando l' arrivo dell' impianto alto di Carona. Saggiata la neve sui primi dossi, sembrava che si potesse arrischiare la salita. Ormai ero lì, ma non è mai la linea migliore. Alzato di qualche zig zag per circa 200 m, ho attraversato alla cresta S dove questa ritorna a salire, ancora a circa 250 m dalla cima. Sconsigliabile per adesso, preferire il dosso più marcato che porta alla cresta ancora in basso nel tratto misto. Poi fino in cima a piedi, ramponi non indispensabili ma consigliati per placche di ghiaccio e neve molto dura qua e là. Discesa per la bellissima pala quasi a sbalzo sulla conca dei Carisoli, accesso ai pendii inferiori all'estremità in basso a destra mai così innevato.
Situazione pendii: su ogni zona di caduta sottovento rispetto ai quadranti meridionali ci sono accumuli variabili tra i pochi cm ed il mezzo metro. La coesione con lo strato su cui appoggiano è davvero debole, provocati piccoli distacchi ogni volta che ci dovevo passare. Pendii S e O lo strato superficiale è meglio compattato e non ha mai staccato neanche sciandoci. Sotto questo strato: boh?... Pendii E: secondo me sono i più a rischio. La parete NNE del Chierico sulla Val Sambuzza ha depositato una valanga di lastroni impressionante sui laghetti sottostanti. La linea di distacco attraversa irregolare tutta la parete tra i 50 ed i 100 m sottocresta e lo spessore del manto staccato varia tra i 50 ed i 200 cm a occhio, a seconda delle zone e di quanti strati si sono spezzati. Sopra è ancora tutta lì pronta. Non è di fondo. Passato anche a vedere da vicino il distacco del Vescovo, pendìo che varia tra NE e E circa. E' di fondo al centro, ma ai bordi superiori aveva cominciato a far scorrere lastroni sui primi strati di neve autunnale, staccando poi anche questi dal fondo erboso dopo pochi metri. Quindi: occhio alla discesa diretta dalla cima del Toro verso la Valcervia, per esempio, effettuata anche di recente e reportata su questo sito. E' tipico che ad un certo punto venga giù tutta insieme. Da lontano si vede molto carica, con una linea che segue la curva di cresta della cima ma non si capisce se è una linea di distacco o la variazione di pendenza dell'accumulo sottocresta. Nel complesso direi situazione delicata. Nessuna traccia alle principali cime dei dintorni. Scusate le foto fatte col telefono.
Report visto  2189 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport