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Gran Paradiso (senza vetta), 28/03/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Michi75 |
Gita | Gran Paradiso (senza vetta) |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Pont Valsavarenche (1960 m) |
Quota arrivo | 3800 m |
Dislivello | 1850 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Ovest |
Esposizione in discesa | Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Ventata |
Altra neve | Variabile |
Rischio valanghe | 3 - Marcato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Saliti il giorno prima al Rifugio Vittorio Emanuele. La salita nel bosco richiede rampanti obbligatori. Da qui partiamo alle 5,45, data la scarsa disponibilità del rifugista ad anticipare la colazione. Sappiamo che il maltempo è in agguato, ma anche partire di notte non basterà. I 5 cm di neve fresca scesi nel pomeriggio precedente hanno cancellato la traccia, Robi oggi sembra il più determinato a crearne una nuova. Il tratto più ripido della salita (35-40°) richiede rampanti obbligatori o sci in spalla. Da qui, dopo circa 4 ore di salita, arriviamo nei pressi della Becca di Moncorvè, dove avremmo dovuto lasciare gli sci e procedere in cordata e ramponati verso la vetta. Un forte vento e l'arrivo del maltempo ci costringono alla ritirata. Sciata comunque su neve soddisfacente in ambiente spettacolo, su lunghi i tratti ventati. Tornati al rifugio, traversiamo sotto sprazzi di sole il ghiacciaio di Moncorvè fino alla cresta del Ciarforon. Da qui scendiamo nelle nubi di nuovo alla valle del Gran Etret, per evitare gli infidi tratti della salita del giorno precedente. Grazie a Robi che conosce la zona come le sue tasche. Peccato per la vetta, ma siamo soddisfatti della grande esperienza. Mai avevo ancora sciato con uno zaino tanto pesante. Mi hanno accompagnato Maria, Robi e Ale.
FOTO 1 - La salita dal Rifugio Vittorio Emanuele FOTO 2 - Momenti della salita FOTO 3 - Panorama |
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