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   Traversata del Pradella-Cima di Valsanguigno Or (vers N)-Monte dei Frati-Valrossa, 03/04/2015
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Gita  Traversata del Pradella-Cima di Valsanguigno Or (vers N)-Monte dei Frati-Valrossa
Regione  Lombardia
Partenza  Valgoglio, loc. Bortolotti  (1142 m)
Quota arrivo  2619 m
Dislivello  3000 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  Monte Pradella e ritorno dal M. Segnale (2626m), dal versante NE
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Ventata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Sono salito da Bortolotti , con gli sci sul sacco, fino alla casa dei guardiani, poi ho continuato sulla falsariga del sentiero verso la Capanna Lago Nero e oltre fino nei pressi della diga dell’Aviasco.
Voltato a sx in direzione del Pradella ho cominciato a vedere delle tracce (che ho poi scoperto essere quelle di Righetti & Co.). La pala l’ho fatta con i rampanti. Caricati sci e bastoni sullo zaino, con pica e ramponi ho salito l’ultimo tratto di cresta. La zona con il cavo è piuttosto pulita. L’ultimo tratto invece è innevato e gli ultimi metri son parecchio aerei…un'altra storia rispetto a quando passo in estate ….
Ho poi continuato la traversata superando tratti su roccette e tratti di cresta nevosa un poco affilata … devo dire che per dal mio modesto livello alpinistico non è apparsa banale…
Sceso l’ultimo tratto nevoso sul versante Valsanguigno ho messo gli sci (qualche decina di metri di dislivello dalla cima) e sono sceso per il bei pendii al Lago Gelato e oltre verso la Valsanguigno (trasformata un po’ dura ma bella).
Rimesse le pelli son salito a sx del Pradella alla sella che da sul canalino che si percorre in estate (bollato di bianco). Son quindi sceso verso l’Aviasco, canalino non difficile, divertente, neve un po’ ventata ma sciabile.
Rimesse le pelli son salito verso la cresta spartiacque Avisco/Valsanguigno a sx della Cima Orientale di Valsanguigno.
L’ultimo tratto si fa ripido, ma uno strato di neve recente (ventata) mi ha permesso di arrivare a pochi metri dal culmine che ho raggiunto a piedi senza ramponi , che però ho messo per l’ultimo tratto verso la cima (versante Valsanguigno) il pendio è un poco ripido e pure un poco esposto e mi è sembrato prudente metterli.
Questa era una possibilità a cui pensavo da qualche anno, e unita alla salita fatta con Marzio dal versante Valsanguigno apre la possibilità ad una traversata della cima.
La discesa è stata carina, con il primo tratto sostenuto sul pendio sospeso su bella trasformata, la cresta lo scavalatta con gli sci ….in modo poco ortodosso….poi divertente discesa sullo strappo ripido sotto la cresta pur con neve non bellissima. Molto meglio sotto sfruttando i pendii con esposizione orientale che scendono al Lago Aviasco…sciatona!
Rimesse le pelli ho preferito non puntare al Monte dei Frati direttamente per i suoi pendii soleggiati…che spesso ho visto segnati dalle slavine….invece oggi avrei potuto farlo ….son risalito sotto il monte Avisco e ho dovuto fare una veloce spellata-ripellata per portarmi al Passo d’Avisco Occ.
Son salito al Monte dei Frati , con un tratto a piedi su erba e roccete, e da li ho continuato sulla cresta verso il Valrossa (un tratto a piedi per scendere salire ad una bocchettina).
Raggiunta la Quota 2579m ho sceso con bellissima discesa la Valrossa verso la diga del Campelli. Ho svoltato verso i laghetti innominati e lasciandoli a dx con un breve e comodo canaletto sono arrivato nel lago …oggi si poteva anche scendere direttamente tenendo la sx perché l’innevamento per ora è ancora completo.
Rimesse le pelli ho superato il dosso e sono sceso al lago basso (quello naturale) e per la forra con sciata divertente son sceso al Lago del Succotto.
Nuova ripellata e su a sx sono salito alla diga del Cernello e al rifugio, da li al Monte Segnale.
Buona anche la discesa dal Segnale anche se orami siamo davvero agli sgoccioli, c’è da raccordare le zone di neve…sono sceso con gli sci fino a 1500m nella stradina, erano ormai le 13.40 e devo dire che la neve ha tenuto alla grande.
Foto 1 : Il Pradella e il canalino per scendere verso l’Aviasco
Foto 2 : La cima di Valsanguigno vista scendendo dal Pradella
Foto 3 : Il pendio che porta alla cresta spartiacque , versante Avisco, per salire alla Cima di Valsanguigno Orientale.
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