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Pizzo Porola, da Agneda, 04/05/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | fabiomaz |
Gita | Pizzo Porola, da Agneda |
Regione | Lombardia |
Partenza | Agneda (1228 m) |
Quota arrivo | 2981 m |
Dislivello | 1800 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | Pizzo Porola (2981m), per la vedretta di Porola |
Neve prevalente | Crostosa |
Altra neve | Crostosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Partiamo da Agneda alle 5.00 sci in spalla, lasciata la macchina al parcheggio prima dell'area picnic. La neve continua si incontra alle baite di Caronno ma visto l'ottimo rigelo e grip procediamo sci in spalla fino alla Mambretti, che raggiungiamo per le 7.00. Quì incontriamo un numeroso gruppo del CAI Nembro che si prepara a partire con la nostra stessa meta. Poco prima è partito un altro gruppo di 3 persone sempre diretti al Porola.
Noi iniziamo a giocare di strategia e ci fermiamo ad alimentarci e riposarci un po' mentre i battistrada ci preparano la traccia. Facciamo il traverso discendente sempre sci in spalla (consigliato) e mettiamo gli sci sulla vedretta. Risaliamo lentamente il serpentone che ci precede avendo cura di raggiungere il drappello dei 3 battipista proprio ai piedi della rampa finale. Fino a qui dapprima neve rigelata poi crosta delicata ma portante, almeno per gli sci e in salita. La rampa finale invece ci costringe a una discreta nuotata in 60-70 cm di fresca sotto una leggera crosta. Ci diamo qualche cambio in battitura e raggiungiamo la cresta abbastanza agevolmente. Lasciamo gli sci appena sotto la cornice scavando dei terrazzini nella neve fonda e, poco dopo le 10.00, raggiungiamo la campana di vetta. Splendido panorama su Coca e Redorta da un angolatura per me nuova. Scorgiamo tracce in uscita dal centrale di Scais e forse sulla ovest di Coca. Discesa dalla vetta su pendenze interessanti, complicata dalle condizioni della neve, leggera crosta con adesi sopra 2-3 cm di neve mista grandine, a volte portante a volte no, ad ogni inversione una sorpresa: tengo o sfondo?! Bravissimo Davide a scendere anche lui sci ai piedi. Pendenze sui 50° nei primissimi metri, poi 45° per una ventina di metri, poi si abbatte velocemente. Sotto sciata delicata, sempre a causa della crosta, fino a 2600, poi bel firn fino alle baite di Caronno. Con qualche togli e metti e un paio di acrobazie nel bosco si scende sci ai piedi fino al lago di Scais. NB: in discesa abbiamo trovato la GIACCA ROSSA che avevano perso la sera prima. L'abbiamo LASCIATA APPESA AI PALETTI IN FERRO DELL'EX RIFUGIO AL LAGO DI SCAIS. Con Davide Fourfingers. Bellissima gita, per i miei personali gusti, completa e con cima nuova. foto 1: nei pressi delle baite di Caronno, la meta e looooooontana. foto 2: in vista della parete finale. foto 3: le belle cime di Caronno con il couloir a Y, forse era tracciato anche in discesa. Interessante... |
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