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Monte Torena, da Carona, 13/03/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | LorenzOrobico |
Gita | Monte Torena, da Carona |
Regione | Lombardia |
Partenza | Carona (Valtellina) (1160 m) |
Quota arrivo | 2911 m |
Dislivello | 1751 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | Monte Torena (2911m), da Carona |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Oggi giornata di totale isolamento in Val Caronella. Partito alle prime luci da Carona entro nella valle senza fretta, tutto il tratto fino alle malghe alte è da considerarsi avvicinamento per la gita che prende forma man mano che si sale. 250cm sui tetti a 1850m. Nel vallone sotto il Passo del Serio c'era una bella traccia di salita che si ferma però nella conca sotto il passo. Tolti gli sci procedo con picca e ramponi lungo il canale fin sotto la cornice. Si sprofonda a tratti e devo cercare le zone di crosta ventata più portanti, non sempre ci riesco e quindi sprofondo fino al ginocchio. Più che una cornice è una gigantesca e impressionante meringa alta 8-10m. La aggiro a sinistra senza troppi problemi, a parte la sensazione di essere nel ventre di una balena. Dal colle si rimettono gli sci e coi rampant per ripidi e levigati pendii si raggiunge l'anticima. Da qui nuovamente picca e ramponi per guadagnare la vetta massima per cresta (foto 1) con una leggera perdita di quota, questo tratto è esposto al sole e con cornici, la neve è solo a tratti portante, meglio fare attenzione.
Tornato agli sci scendo su fantastica farina pressata diritto al colle. Per evitare il meringone mi sposto sul fianco destro orografico, ripidissimo ma con stupenda neve farinosa. La balena di neve è lì che mi osserva (foto 2). La pendenza è inizialmente eccessiva per fare una curva, faccio 30m in derapata controllata con la piccozza piantata nella neve fino alla becca. Finalmente supero le roccette che creavano il rigonfiamento ed entro nel pendio laterale al canale principale. Qui c'è una polvere strepitosa e posso godermi la sciata, la pendenza non si fa più sentire ed è solo una gioia immensa. Arrivato alla conca posso lasciarmi andare su pendii a pendenze normali. Anche qui cercando sempre il pieno nord ripido si trova neve farinosa di primissima qualità, farina lavorata da 3 settimane di alta pressione, poco profonda e senza alcun legame, si lascia sciare senza alcuno sforzo (foto 3). Continuo fino a quando la pendenza cala e immediatamente la neve cambia per effetto del sole dei giorni scorsi, cerco a destra un po' di firn, ma è ancora troppo acerbo, mi godo comunque ampi curvoni su crosta più o meno portante e sono di nuovo alle baite stracariche di neve. Ora è solo ordinaria amministrazione e per boschetti e stradine torno a quelle 4 case deserte di Carona. Itinerario veramente entusiasmante nella parte alta. La discesa in sci dal Passo del Serio richiede buona tecnica e attenzione, ma è in condizioni superlative. |
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